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mercoledì, ottobre 05, 2011

E' un paese per vecchi...


Non so se hanno ragione Matteo Renzi, Pippo Civati o Debora Serracchiani, ma sicuramente, in Italia, si sta respirando un’aria di asfissia totale. Non tanto perché all’opposizione ci sono sempre le solite facce, ormai da vent’anni, quanto le stesse, sono ormai perdenti e riperdenti.
Fossero sessantenni vincenti con un’idea di futuro, potrei capire. Ma ritrovarsi sempre i soliti, “anche basta”.

Dobbiamo dircelo, il senso di umiltà e di dignità, scarseggia anche nel nostro partito. Mancano invece le scelte forti, quelle che il nostro elettorato chiede.
Se perdi, vai a casa. O perlomeno torni a lavorare e a fare politica come tutti noi, volontariamente.
C’è distacco dalla politica? Torni a parlare con la gente, dimezzi i parlamentari, dai l’obbligo soltanto di due mandati.
Che idea abbiamo della disoccupazione? E dei tanti giovani che sono immersi tra contratti a progetto, prestazioni occasionali e lavoro in nero?
Si devono piegare a queste logiche di mercato oppure noi, come primo partito di opposizione, la pensiamo diversamente?

E’ un paese per vecchi, e desolatamente, me ne sto rendendo conto. Vecchi con logiche vecchie.
Molti arroccati e gelosi del proprio angolino di potere, timorosi di perderlo.
Manca totalmente un’iniezione di aria fresca che non si traduce soltanto in persone giovani, ma soprattutto in idee nuove

Mi chiedo sempre  come faccio, al giorno d’oggi, a coinvolgere un giovane che vuole fare politica? Cosa dico, cosa racconto? Quali proposte offre il PD?
La risposta la trovo nei testi di Don Milani più che in un’orazione di D’Alema, la trovo nei discorsi di Nelson Mandela più che in quelli di Beppe Fioroni, la trovo in Don Luigi Ciotti più che in Filippo Penati. 
Lo trovo nell’esempio  più che nei soliti discorsi.


Pietro Marinesi
Consigliere Comunale PD Lastra a Signa e membro della segreteria 



1 commento:

  1. Dice delle cose giuste che condivido. Anche qui da noi occorre rinnovare. L'attuale Sindaco ad esempio, è stato in politica ricoprendo un "ruolo"( prima da assessore e poi due mandati di Sindaco) per la bellezza di una quindicina di anni ed ora invece di pensare al rientro alle dipendenze di Poste Italiane, terminato il mandato di Sindaco, si sta preparando un posticino alla Dirigenza di ATO 3 di cui è già Vicepresidente.
    Ora sta a Voi, nuove generazioni, a cercare di "rimediare" a tutti i danni che sia la destra quanto la sinistra, hanno prodotto in tutti questi anni al nostro povero e disastrato Paese, ma per far ciò, come dice il nostro amico Renzi (che però non possiamo dimenticare che pure lui far parte di questo sistema di governo) occorre un rinnovamento anche culturale.

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