Domenica 4 Marzo
alle ore 17 presso il Circolo di Tripetetolo si terrà il congresso dei GIOVANI
DEMOCRATICI di Lastra a Signa in cui verrà eletto il nuovo segretario!
Programma elettorale di Emanuele Caporaso
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sabato, febbraio 25, 2012
venerdì, febbraio 24, 2012
Assemblea Metropolitana
Assemblea Metropolitana del Partito Democratico di Firenze
Sabato 25 Febbraio 2012,
Sabato 25 Febbraio 2012,
alle ore 9.30,
presso il Cinema-Teatro Aurora
di Scandicci (via San Bartolo in Tuto, 1)
Con
Con
Dario FRANCESCHINI
Aperta a tutti gli iscritti e simpatizzanti.
domenica, febbraio 19, 2012
Non si può chiudere il traffico fuori dal confine comunale
Sicuramente non lo considera tale l'amministrazione ne tanto meno il PD.
Certo è che non può essere neppure semplificato o eccessivamente banalizzato, ma deve necessariamente essere affrontato sotto tutti i suoi aspetti, complessi e molteplici.
Nell’ultimo consiglio Comunale il PDL ha presentato una mozione nella quale invitava:
“l’Amministrazione Comunale a prendere immediati provvedimenti, concordati con il comune di Signa, diretti a ridurre il traffico veicolare in attraversamento del centro abitato, mediante all’attivazione di porte telematiche che abilitino il superamento ai veicoli intestati a persone fisiche e giuridiche:
a) residenti o aventi sede legale nei comuni di Signa e Lastra a Signa
b) che esercitano la loro attività lavorativa, o abbiano sede operativa nei comuni di Signa e Lastra a Signa“
Nonostante i problemi giuridici e pratici sottolineati dall'Assessore Biancalani, il Capogruppo PD Massimo Lari è intervenuto sostenendo che:
“la proposta delle porte telematiche è infattibile e irrealizzabile. E’ impossibile bloccare il traffico ai non residenti. E’ solo una proposta provocatoria ma non realistica. Anche da un punto di vista produttivo per quanto riguarda le attività nel territorio sarebbe una disfatta totale e fuori da ogni logica. Noi abbiamo fatto e dovremmo continuare a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per sollecitare la realizzazione della Bretella, ed anzi abbiamo riaperto uno spiraglio alla realizzazione dell'opera proprio grazie al consiglio congiunto, ma la proposta delle porte telematiche è assurda e irrealizzabile, e come proposta manca totalmente di concretezza e va anche contro l'economia di Lastra a Signa. L'obiettivo è quello di creare una viabilità più scorrevole, e non rinchiuderci in un fortino. Il problema c'è ma la soluzione non può essere questa. Se ogni comune iniziasse a chiudere pezzi di strada per non avere traffico si rischierebbe di restare ognuno confinato nella propria città.”
Il problema della realizzazione di un attraversamento sull’Arno rimane un nodo importante e sul quale continueremo a sollecitare la Regione Toscana perché ci aiuti a trovare una soluzione Sicuramente non siamo soddisfatti dei ritardi con cui ci si appresta a cercare di dare una risposta sul tema della viabilità ai cittadini di Lastra a Signa e crediamo che sia più che mai necessario dare una risposta a problematiche che potevano e dovevano essere già state affrontate in passato.
Certo è che le questioni inerenti la mobilità sono più complesse di come spesso si rappresentano.
Sul tema della Bretella Stagno-Prato, il Partito Democratico di Lastra a Signa intende mantenere alta l’attenzione affinché gli impegni presi dalla Regione Toscana nel corso del Consiglio Comunale congiunto tra i Comuni di Lastra a Signa e Signa alla presenza dell’Assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao, siano mantenuti.
mercoledì, febbraio 01, 2012
Dov'è il taglio agli stipendi ai parlamentari?
I media hanno lanciato la notizia nelle loro prime pagine, finalmente di una volontà della politica di fare sacrifici, adeguandosi al clima di austerità.
Sembra l'ennesima presa in giro!
L’annuncio è stato : i deputati si taglieranno 1.300 euro di stipendio lordo al mese. I 200 deputati che ricoprono ruoli istituzionali (presidente Camera, presidenti commissioni, etc.) si taglieranno lo stipendio, invece, del 10%, pari a 300-400 euro.
Anche se non molto era un primo timidissimo segnale per andare incontro agli italiani.
I 1.300 euro lordi corrispondono per un deputato a 700 euro netti in meno al mese.
In realtà il taglio è solo teorico perché non comporterà alcuna riduzione dello stipendio netto del parlamentare.
Sembra l'ennesima presa in giro!
L’annuncio è stato : i deputati si taglieranno 1.300 euro di stipendio lordo al mese. I 200 deputati che ricoprono ruoli istituzionali (presidente Camera, presidenti commissioni, etc.) si taglieranno lo stipendio, invece, del 10%, pari a 300-400 euro.
Anche se non molto era un primo timidissimo segnale per andare incontro agli italiani.
I 1.300 euro lordi corrispondono per un deputato a 700 euro netti in meno al mese.
In realtà il taglio è solo teorico perché non comporterà alcuna riduzione dello stipendio netto del parlamentare.
Il taglio altro non è che un non aumento di stipendio!
Un vero schiaffo alle famiglie e alle piccole imprese. Un pugno nello stomaco ai cittadini che da mesi invocavano una riduzione drastica dei compensi dei politici ( ai consiglieri comunali qualche taglio è stato fatto).
Da quest’anno, dopo pressioni molto forti della stampa e da parte dell’opinione pubblica, specie dopo l’ultimo massacro della previdenza, i parlamentari hanno dovuto rinunciare al vitalizio a 50 anni , mentre il metodo di calcolo delle loro pensioni è stato tramutato dal retributivo al contributivo, così come è oggi per tutti gli italiani.
Era il minino che potessero fare.. ma qualcuno si è pure lamentato!!!
Il passaggio era stato fatto qualche mese fa, adeguando il funzionamento del trattamento pensionistico dei parlamentari a quello di tutti i cittadini ed eliminando così i vitalizi a cui potere avere accesso a partire dai 60 anni, in caso di due legislature, o dai 65 in caso di una legislatura.
Un vero schiaffo alle famiglie e alle piccole imprese. Un pugno nello stomaco ai cittadini che da mesi invocavano una riduzione drastica dei compensi dei politici ( ai consiglieri comunali qualche taglio è stato fatto).
Da quest’anno, dopo pressioni molto forti della stampa e da parte dell’opinione pubblica, specie dopo l’ultimo massacro della previdenza, i parlamentari hanno dovuto rinunciare al vitalizio a 50 anni , mentre il metodo di calcolo delle loro pensioni è stato tramutato dal retributivo al contributivo, così come è oggi per tutti gli italiani.
Era il minino che potessero fare.. ma qualcuno si è pure lamentato!!!
Il passaggio era stato fatto qualche mese fa, adeguando il funzionamento del trattamento pensionistico dei parlamentari a quello di tutti i cittadini ed eliminando così i vitalizi a cui potere avere accesso a partire dai 60 anni, in caso di due legislature, o dai 65 in caso di una legislatura.
Solo che il nuovo sistema, cambiando regime e prelievi fiscali sulle buste paga dei deputati, avrebbe comportato il mese prossimo delle maggiori entrate per ogni parlamentare pari più o meno a 700 euro netti.
Per evitare l’ennesimo scandalo, che avrebbe comportato un’ulteriore indignazione nell’opinione pubblica, hanno deciso di “fingere” una riduzione dello stipendio, quando, in realtà, il taglio ha come unico effetto di impedire che aumenti la loro retribuzione.
Pertanto, dovremmo ringraziare i deputati per non essersi aumentati lo stipendio, non per esserselo ridotto.
E il risparmio netto, che nel complesso ci sarà, convoglierà in un fondo ad hoc, non andrà cioè a beneficio dei conti pubblici.
Rimarrà comunque a disposizione dei deputati.....
Questa generazione di politici deve andare presto a casa....... non ci resta che sperare in quella successiva!
Pertanto, dovremmo ringraziare i deputati per non essersi aumentati lo stipendio, non per esserselo ridotto.
E il risparmio netto, che nel complesso ci sarà, convoglierà in un fondo ad hoc, non andrà cioè a beneficio dei conti pubblici.
Rimarrà comunque a disposizione dei deputati.....
Questa generazione di politici deve andare presto a casa....... non ci resta che sperare in quella successiva!