Riportiamo di seguito l'introduzione fatta da Giulio Villani all'ultimo incontro dei giovani democratici di Lastra a Signa. I giovani democratici di Lastra non hanno ancora un proprio Blog per cui li ospitiamo volentieri in questo spazio.
Voglio iniziare questo mio discorso introduttivo con un messaggio di speranza per le sfide che ci attendono
nel breve e nel lungo periodo, insieme dobbiamo avere il coraggio di
intraprendere un ciclo riformista di azione, i conservatori, le
destre italiane ed europee hanno giocato le loro carte,ora tocca a
noi. Dobbiamo capovolgere e presentare nel nostro paese e nel resto
d’Europa un modello di politica diametralmente opposto da quello
che abbiamo conosciuto negli ultimi anni con i governi di destra.
Dobbiamo riaccendere la speranza per un’Europa diversa da quella
che abbiamo visto in azione negli ultimi anni,meno egoista meno
autoritaria,che non abbia paura del futuro e delle problematiche che
ha di fronte.
Dopo aver lanciato questo
messaggio,desidero soffermarmi un attimo sulle vicende della politica
italiana. Negli ultimi mesi l’apprezzamento nei confronti
dell’esecutivo presieduto dal Professore Mario Monti è cresciuto
notevolmente (n.d.r questa introduzione è
stata preparata prima della vicenda sull'articolo 18)
, sicuramente questo governo è composto da personalita’ competenti
ed apprezzate sia in Italia che in Europa, questo governo in un
attimo ci ha fatto dimenticare degli atteggiamenti e delle
dichiarazioni di alcuni esponenti del precedente governo,i quali
spesso e volentieri hanno messo in cattiva luce l’immagine
dell’Italia all’estero. Il governo Monti fin dai primi giorni
dal suo insediamento ha dato l’impressione a tutta l’opinione
pubblica nazionale ed internazione di essere preparato e rapido
nell’azione di governo, di avere la forza di prendere decisioni
forti e talvolta impopolari (Riforma sistema previdenziale) cosa che
è mancata invece al governo Berlusconi, infatti l’agenda politica
italiana degli ultimi anni si è imbarbarita notevolmente,l’azione
politica era lontana dalle esigenze dei cittadini italiani; di
conseguenza settimana dopo settimana mese dopo mese, la credibilita’
del governo Berlusconi stava scendendo inesorabilmente portando
L’Italia verso il baratro. La politica italiana,ed in particolar
modo tutta l’aria del centrosinistra non deve stare a guardare anzi
deve compattarsi, deve tornare a bussare alle porte di ogni casa
italiana,deve avere il coraggio di orientare l’Italia verso un
disegno riformista, penso che questo è un paese giovane, pero’
nella sua giovane innocenza porta con se ancora troppi luoghi
comuni, troppa diseguaglianza,troppa precarieta’,troppe
ingiustizie,la costante certezza che non cambi mai niente,per cui
tutto rimane sempre come prima.Dal mio punto di vista, in passato
abbiamo avuto un ‘occasione politica per poter colmare queste
falle,quell’occasione si è chiamata ULIVO,quella coalizione nata
a meta’ degli anni 90’ fu in grado di mettere insieme in
un‘unica coalizione le principali culture riformiste: la
socialdemocratica,la cattolica-democratica e la liberal-democratica.
Sulla carta questa coalizione aveva tutte le caratteristiche per
poter portare l’Italia fuori dal pantano,purtroppo dopo la
vittoria alle elezioni politiche del 1996,la stagione dell’Ulivo
non decollo’ nella maniera in cui tutti noi ci saremmo aspettati
,fu un occasione persa; anche se non vanno dimenticati alcuni ottimi
risultati quali l’ingresso nella moneta unica,la riduzione
dell’inflazione,la spinta alla crescita economica.
Guardando a
quella esperienza pero’ non dobbiamo piangergi addosso,l’attuale
segretario del Partito Democratico Pierlugi Bersani in passato ha
dichiarato di volere ricostruire il cantiere dell’ULIVO. Il
segretario in questa sua volonta’ politica ha tutto il mio appoggio
e penso di tanti altri militanti,in quanto a distanza di molti anni
dobbiamo fare tesoro di quello che di buono ci ha lasciato
quell’esperienza,stando attenti a non ricommettere gli errori di un
tempo anche perchè ,lasciare nuovamente l’Italia in mano alla
destra che abbiamo conosciuto negli ultimi anni sarebbe qualcosa di
imperdonabile alla luce dei disastri che hanno commesso da un punto
di vista economico,culturale e sociale.In questo momento di forte
scoramento tra la politica e la societa’ italiana,la speranza che
ripongo nella politica nel senso piu’ nobile del termine,mi è resa
ancor piu’ viva dopo la lettura di un libro,”Il Sogno spezzato”
di Walter Veltroni.Il libro racchiude le idee,i pensieri,i testi di
Robert Kennedy politico statunitense ( Morto in seguito ad un
attentato subito all’interno di un Hotel a Los Angeles dove si era
recato per festeggiare la vittoria conseguita alle primarie in
California) fratello minore di John Fitzgerald
Kennedy, (35° Presidente
degli Stati Uniti). Dai discorsi politici che Robert Kennedy
teneva,si puo’ ricavarne una profonda intelligenza,una profonda
umanita’,una profonda caratura politica,la costante ricerca di dare
attraverso la politica un orizzonte per la societa’. Il messaggio
che Robert Kennedy voleva mandarci attraverso i suoi discorsi,è
che la politica anche nelle tematiche piu’ difficile e complicate
non deve mai perdere la speranza di proporsi come mezzo per risolvere
questi problemi,perché solo con una politica con la P maiuscola
certe tematiche possono essere affrontate e risolte. Di politici come
i fratelli Kennedy ne avrebbe bisogno forse l’Europa, perché la
crisi che stiamo vivendo è si di matrice economica, però è anche
una crisi politica perché negli ultimi decenni in Europa in entrambi
gli schieramenti sono mancate personalita’ in grado di capire e
interpretare i cambiamenti e i processi che hanno investito il
vecchio continente e tutto il mondo.
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