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venerdì, marzo 23, 2012

Il coraggio dei giovani


Riportiamo di seguito l'introduzione fatta da Giulio Villani all'ultimo incontro dei giovani democratici di Lastra a Signa.  I giovani democratici di Lastra non hanno ancora un proprio Blog  per cui li ospitiamo volentieri in questo spazio.


Voglio iniziare questo mio discorso introduttivo con un messaggio di speranza per le sfide che ci attendono nel breve e nel lungo periodo, insieme dobbiamo avere il coraggio di intraprendere un ciclo riformista di azione, i conservatori, le destre italiane ed europee hanno giocato le loro carte,ora tocca a noi. Dobbiamo capovolgere e presentare nel nostro paese e nel resto d’Europa un modello di politica diametralmente opposto da quello che abbiamo conosciuto negli ultimi anni con i governi di destra. Dobbiamo riaccendere la speranza per un’Europa diversa da quella che abbiamo visto in azione negli ultimi anni,meno egoista meno autoritaria,che non abbia paura del futuro e delle problematiche che ha di fronte.

Dopo aver lanciato questo messaggio,desidero soffermarmi un attimo sulle vicende della politica italiana. Negli ultimi mesi l’apprezzamento nei confronti dell’esecutivo presieduto dal Professore Mario Monti è cresciuto notevolmente (n.d.r questa introduzione è stata preparata prima della vicenda sull'articolo 18) , sicuramente questo governo è composto da personalita’ competenti ed apprezzate sia in Italia che in Europa, questo governo in un attimo ci ha fatto dimenticare degli atteggiamenti e delle dichiarazioni di alcuni esponenti del precedente governo,i quali spesso e volentieri hanno messo in cattiva luce l’immagine dell’Italia all’estero. Il governo Monti fin dai primi giorni dal suo insediamento ha dato l’impressione a tutta l’opinione pubblica nazionale ed internazione di essere preparato e rapido nell’azione di governo, di avere la forza di prendere decisioni forti e talvolta impopolari (Riforma sistema previdenziale) cosa che è mancata invece al governo Berlusconi, infatti l’agenda politica italiana degli ultimi anni si è imbarbarita notevolmente,l’azione politica era lontana dalle esigenze dei cittadini italiani; di conseguenza settimana dopo settimana mese dopo mese, la credibilita’ del governo Berlusconi stava scendendo inesorabilmente portando L’Italia verso il baratro. La politica italiana,ed in particolar modo tutta l’aria del centrosinistra non deve stare a guardare anzi deve compattarsi, deve tornare a bussare alle porte di ogni casa italiana,deve avere il coraggio di orientare l’Italia verso un disegno riformista, penso che questo è un paese giovane, pero’ nella sua giovane innocenza porta con se ancora troppi luoghi comuni, troppa diseguaglianza,troppa precarieta’,troppe ingiustizie,la costante certezza che non cambi mai niente,per cui tutto rimane sempre come prima.Dal mio punto di vista, in passato abbiamo avuto un ‘occasione politica per poter colmare queste falle,quell’occasione si è chiamata ULIVO,quella coalizione nata a meta’ degli anni 90’ fu in grado di mettere insieme in un‘unica coalizione le principali culture riformiste: la socialdemocratica,la cattolica-democratica e la liberal-democratica. Sulla carta questa coalizione aveva tutte le caratteristiche per poter portare l’Italia fuori dal pantano,purtroppo dopo la vittoria alle elezioni politiche del 1996,la stagione dell’Ulivo non decollo’ nella maniera in cui tutti noi ci saremmo aspettati ,fu un occasione persa; anche se non vanno dimenticati alcuni ottimi risultati quali l’ingresso nella moneta unica,la riduzione dell’inflazione,la spinta alla crescita economica. 
Guardando a quella esperienza pero’ non dobbiamo piangergi addosso,l’attuale segretario del Partito Democratico Pierlugi Bersani in passato ha dichiarato di volere ricostruire il cantiere dell’ULIVO. Il segretario in questa sua volonta’ politica ha tutto il mio appoggio e penso di tanti altri militanti,in quanto a distanza di molti anni dobbiamo fare tesoro di quello che di buono ci ha lasciato quell’esperienza,stando attenti a non ricommettere gli errori di un tempo anche perchè ,lasciare nuovamente l’Italia in mano alla destra che abbiamo conosciuto negli ultimi anni sarebbe qualcosa di imperdonabile alla luce dei disastri che hanno commesso da un punto di vista economico,culturale e sociale.In questo momento di forte scoramento tra la politica e la societa’ italiana,la speranza che ripongo nella politica nel senso piu’ nobile del termine,mi è resa ancor piu’ viva dopo la lettura di un libro,”Il Sogno spezzato” di Walter Veltroni.Il libro racchiude le idee,i pensieri,i testi di Robert Kennedy politico statunitense ( Morto in seguito ad un attentato subito all’interno di un Hotel a Los Angeles dove si era recato per festeggiare la vittoria conseguita alle primarie in California) fratello minore di John Fitzgerald Kennedy, (35° Presidente degli Stati Uniti). Dai discorsi politici che Robert Kennedy teneva,si puo’ ricavarne una profonda intelligenza,una profonda umanita’,una profonda caratura politica,la costante ricerca di dare attraverso la politica un orizzonte per la societa’. Il messaggio che Robert Kennedy voleva mandarci attraverso i suoi discorsi,è che la politica anche nelle tematiche piu’ difficile e complicate non deve mai perdere la speranza di proporsi come mezzo per risolvere questi problemi,perché solo con una politica con la P maiuscola certe tematiche possono essere affrontate e risolte. Di politici come i fratelli Kennedy ne avrebbe bisogno forse l’Europa, perché la crisi che stiamo vivendo è si di matrice economica, però è anche una crisi politica perché negli ultimi decenni in Europa in entrambi gli schieramenti sono mancate personalita’ in grado di capire e interpretare i cambiamenti e i processi che hanno investito il vecchio continente e tutto il mondo.

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