Il consiglio comunale, nella seduta
del 27 settembre, ha approvato le delibere sul Regolamento per la disciplina
di applicazione dell’IMU e quella relativa alle aliquote e detrazioni.
Dopo una discussione sul regolamento, che ha visto
tutte le forze politiche concordi sul giudicare negativamente la legge sull’IMU, il consiglio ha discusso delle
proposte dell'amministrazione sulle aliquote dell’IMU.
Rispetto alle previsioni
governative (3.600.000 euro) i versamenti
effettuati dopo la prima rata sono stati
inferiori anche alle caute previsioni del comune (in bilancio erano previsti
3.100.000).
Per compensare questo calo di entrate si è reso necessario rivedere alcune aliquote.
I margini offerti dalla normativa nazionale per
l’applicazione di questa imposta sono
molto limitati e non è stato possibile
poter articolare e/o differenziare molto le tipologie di aliquote perchè l' IMU è
un’imposta nuova, non esistono dati "storici" a disposizione per poter
comprendere esattamente gli effetti delle variazioni delle aliquote.
Nonostante tutto l’amministrazione ha mantenuto la
promessa fatta al momento dell'approvazione del bilancio di previsione di non aumentare l'aliquota sulla prima casa!
Le aliquote approvate dal consiglio:
- Aliquota ordinaria 0,96%
- immobili adibiti ad abitazione principale e relative
pertinenze (comprese le fattispecie assimilate di cui all’art. 4, comma 2 del
Regolamento Comunale per l’applicazione dell’IMU) 0,40%
- immobili accampionati a civile
abitazione locati con contratto a canone
concordato, ai sensi dell’art. 2, comma 3, della Legge 431/98 - 0,76%
- immobili tenuti a disposizione
da almeno un anno 1,06%
Nel corso della seduta
consigliare sono state apportate, dalla maggioranza, delle
modifiche sia al regolamento e
soprattutto alle aliquote.
In particolare sono state introdotte due nuove aliquote:
e) immobili concessi in comodato gratuito a parenti in
linea retta entro il primo grado: 0,86%
f) aree fabbricabili: 1,06%
Avremmo voluto fare qualcosa in più
per le attività produttive; purtroppo, i vincoli di bilancio per il momento non
ce lo hanno consentito. C'è da ricordare che il maggior aggravio per
cittadini e imprese non è dovuto alla manovra tariffaria comunale - che prevede
un incasso uguale alla vecchia ICI - bensì alla struttura stessa dell’IMU, metà
del cui gettito viene incassato dallo Stato.
In ogni caso, Lastra a Signa, dopo
la scelta di non aumentare l'addizionale Irpef, con la manovra sull'Imu
si conferma uno dei Comuni con la minore pressione fiscale della zona e con un
livello di servizi molto elevato.
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