Malversazione ai danni dello Stato: con
questa ipotesi di reato il pm Luca Turco di Firenze ha fatto notificare
l'invito a comparire a nove nuovi indagati nell'inchiesta sul raccordo autostradale fantasma Prato-Lastra a Signa,
mai realizzato e che venne finanziato nel 2006 dalla Regione Toscana
con un contributo di 28,9 milioni di euro sul cui impiego sono in corso
indagini. I nuovi indagati sono imprenditori e dirigenti delle società
coinvolte nel progetto e si aggiungono all'ex assessore regionale alle
infrastrutture Riccardo Conti (Pd), indagato nella stessa inchiesta per
corruzione.
Secondo gli sviluppi dell'inchiesta, il denaro che la Regione assegnò ai privati per avviare la costruzione della bretella è finito nelle casse di società private e non è stato usato, diversamente dagli accordi con la Regione, per realizzare l'infrastruttura: alcune imprese riunite nella Società Infrastrutture Toscane (Sit), che avrebbe dovuto fare l'opera in base a un piano di 'project financing', hanno intascato il contributo per pagare debiti e fornitori ma anche per estinguere finanziamenti bancari. Quando la Regione Toscana, nel 2011, decise di recedere dal contratto, il maxi-contributo non venne restituito.
Tra gli indagati risultano i vertici della stessa società Sit, della Btp di Riccardo Fusi e del Consorzio Etruria.
Secondo gli inquirenti le loro società non rispettarono le finalità del 'project' sulla bretella e, frazionando la somma ricevuta tra le varie imprese, la destinarono di fatto a scopi diversi dalla costruzione dell'opera autostradale. Dalle indagini, che hanno 'tracciato' i conti correnti delle imprese coinvolte, emerge che Btp spa impiegò 14.450.000 euro, dei 28,9 dati dalla Regione, per estinguere due finanziamenti ricevuti da Unicredit; che il Consorzio Etruria (cooperative) impiegò 7.225.000 euro per estinguere debiti e pagamenti di fornitori tra l'ottobre e il novembre 2006; la società di lavori stradali Coestra spa utilizzò altri 7.225.000 negli ultimi tre mesi del 2006 per pagamenti a favore dell'Anas, della società Ergon Engineering and Contracting, nonché per estinguere debiti a favore di vari beneficiari.
Sempre secondo gli inquirenti, mentre la costruzione dell'opera non iniziava mai, la Società infrastrutture toscana (Sit) spa ricevette il 23 ottobre 2006 il contributo della Regione e il 30 ottobre 2006 lo accreditò a Bretella scarl, società mandataria dei costruttori Consorzio Etruria, Btp ed Ergon che lo stesso giorno ripartì la somma alle stesse imprese socie, nonché costruttrici.
I nuovi indagati sono gli amministratori delegati della società Sit, Franco Rapino e Ruggiero Borgia, nonché del presidente Riccardo Bicchi; il presidente di Bretella scarl, Pietro Saloi; il presidente della Btp, Riccardo Fusi; il presidente e l'ad del Consorzio Etruria, rispettivamente, Luigi Minischetti e Marco Fontanelli; l'ad di Coestra Paolo Capelli; Armando Vanni, sia come presidente del cda del Consorzio Etruria tra il 2005 e il 2007, sia successivamente come presidente della Btp dal febbraio all'ottobre 2010. I nove verranno sentiti dai pm Luca Turco e Giuseppina Mione nei prossimi giorni.
(Fonte Ansa.it)
Meglio tardi che mai! Alla fine siamo arrivati al capolinea del progetto bretella autostradale. Peccato che sia stata la procura a dare il taglio finale, e non gli amministratori dei Comuni interessati all'opera, che oltre a svendere i territori per un'opera devastante ambientalmente, non più necessaria per i collegamenti tra Livorno e Prato e quindi quantomeno per risolvere il traffico viario locale (vedasi relazione soc. Tages,) continuano a sollecitare l'opera, malgrado e nonostante tutto. Nuovamente peccato, il progetto partecipativo, poteva aiutare la maggioranza ad uscirne a testa alta. E'veramente stata un'occasione mancata.
RispondiEliminaE sapete poi come è andata a finire con la fidejussione che Generali doveva (a detta di Rossi) rimborsare? Niente di fatto, Generali non deve rimborsare. Quindi niente soldi, finito tutto, la bretella finalmente andrà solo alle brache di qualche amministratore locale, che l'ha spacciata per anni come risolutiva per il traffico locale...E come ha detto anonimo, che occasione persa con il processo di partecipazione, ve lo siete fatti soffiare dall'opposizione, bell'affare, mossa molto intelligente, complimenti!!!!!Avanti i prossimi.....ma li vogliamo un po più intelligenti. Grazie
RispondiEliminaSi ma a parte pubblicare una notizia data dai quotidiani, cosa avete da dirci come Pd di Lastra a Signa su questa questione? Cosa ci dite della promessa che il Sindaco ha fatto in fase di pubblicizzazione della sua candidatura "Il comune in comune? Diteci la verità una volta per tutte.Voglio vedere cosa vi inventerete per le prossime amministrative del 2014, ancora la solita bretella!!Siamo stufi di continue bugie, buttate giù la maschera
RispondiEliminaFrancamente di maschere non ne abbiamo. Firmiamo i nostri post con nome e cognome e lasciamo la possibilità a chiunque di scrivere quello che vogliono! Non vedo molti blog o siti con questa possibilità.
RispondiEliminaSulla Bretella in particolare abbiamo a più riprese detto quello che pensiamo: in questo blog, ai giornali e nei consigli comunali. Probabilmente la nostra posizione non è condivisa ma sicuramente è chiara, infatti molti post su questo blog la criticano. Per le prossime elezioni c'è ancora tempo. Spero proprio che per allora il problema Bretella sia in via di risoluzione, non credo che sarà oggetto ancora di una campagna elettorale.