I risultati delle primarie per i parlamentari nel nostro comuni sono sintetizzati nella seguente tabella.
Un grazie a tutti coloro che sono venuti a votare. Soprattutto a tutti i volontari che hanno dedicato il loro tempo in questo tempo di festa senza i quali queste primarie non avrebbero potuto svolgersi.
GRAZIE
Il risultato dell'area metropolitana di FIRENZE, dove hanno votato quasi 31mila persone, sono i seguenti:
VOTANTI 30918
1. SIMONI ELISA 10535
2. NARDELLA DARIO 9188
3. DI GIORGI ROSA MARIA 7710
4. FOSSATI FILIPPO 6390
5. ERMINI DAVID 4107
6. ALBINI TEA 3849
7. BECATTINI LORENZO 3734
8. DE PASQUALE ROSA 3520
9. BILLI GIACOMO 3049
10. PASSONI ACHILLE 2588
11. FRANCO VITTORIA 2141
Adesso quanlche giorno di riposo prima della campagna elettorale per le elezioni!
Buon 2013 a tutti.
lunedì, dicembre 31, 2012
giovedì, dicembre 27, 2012
Dove e come si vota a Lastra a Signa
Le primarie Pd per selezionare i
candidati al Parlamento si svolgeranno a Firenze e in Toscana domenica 30 dicembre dalle ore 08.00 alle
ore 21.00.
Possono votare tutti coloro chi si sono registrati
all’albo degli elettori del centrosinistra in occasione delle scorse
primarie nazionali di coalizione e gli iscritti al Pd nel 2011 che hanno
rinnovato la tessera.
Si vota nel proprio comune di
residenza presso il seggio corrispondente alla propria sezione elettorale.
Ogni elettore può esprimere fino
ad un massimo di due preferenze, differenti per genere.
Qualora le due preferenze siano
dello stesso genere, la seconda nell’ordine è nulla.
I candidati per l’area
metropolitana fiorentina sono 11 e sono:
Lorenzo
Becattini,
Giacomo Billi,
Filippo
Fossati,
David
Ermini,
Elisa
Simoni,
Rosa
Maria Di Giorgi,
Dario
Nardella,
Tea
Albini,
Vittoria
Franco,
Rosa
De Pasquale,
Achille
Passoni.
I seggi dove si vota
a Lastra a Signa sono:
Circolo Arci Tripetetolo “Le due strade” Via Livornese 108: Sezioni
dalla 1 alla 14
Circolo Arci Arturo Toscanini Ginestra F.na Via Chiantigiana 72: Sezioni dalla 17 alla 19Circolo Pd Malmantile Via Vecchia Pisana 133: Sezioni 15,16 e 20
lunedì, dicembre 24, 2012
domenica, dicembre 23, 2012
Primarie parlamentari Pd. I candidati dell'area metropolitana di Firenze
Nell’area metropolitana fiorentina sono 11 i candidati alle elezioni primarie del Pd per il Parlamento, che in tutta la Toscana si svolgeranno Domenica 30 dicembre dalle 8 alle 21.
La lista è stata approvata all’unanimità ieri durante la direzione metropolitana del partito.
I candidati sono:
Lorenzo Becattini,
Giacomo Billi,
Filippo Fossati,
David Ermini,
Elisa Simoni,
Rosa Maria Di Giorgi,
Dario Nardella,
Tea Albini,
Vittoria Franco,
Rosa De Pasquale,
Achille Passoni.
Per quanto riguarda i seggi, nelle prossime ore saremo più precisi sui seggi e modalità (alla Lastra si prevede di fare 3 seggi).
Per tutte le informazioni il regolamento nazionale è consultabile al sito http://www.primarieparlamentaripd.it/.
martedì, dicembre 18, 2012
REGOLAMENTO PER LE CANDIDATURE AL PARLAMENTO
REGOLAMENTO PER LE CANDIDATURE AL PARLAMENTO PER LE ELEZIONI POLITICHE 2013
Sito nazionale ufficiale
Ai fini della più ampia partecipazione e del rinnovamento della
politica, il Partito democratico promuove primarie aperte per la
selezione delle candidature al Parlamento nazionale per le elezioni
politiche del 2013. Attraverso lo strumento delle primarie il Partito democratico intende
selezionare i propri candidati in coerenza con i suoi principi statutari
e con la vocazione di partito di governo, aperto alla società, in grado
di promuovere nelle composizione delle liste, e in particolare nelle
posizioni eleggibili, competenze di donne e di uomini.
Come affermato nell’art. 1 dello Statuto, il PD si impegna a rimuovere
gli ostacoli che si frappongono alla piena partecipazione politica
delle donne e al raggiungimento della democrazia paritaria.
1. Date e modalità di voto
1. Le primarie per la selezione del 90% delle candidature del PD al Parlamento nazionale si svolgono nei giorni 29 o 30 dicembre 2012. Non vengono computate le posizioni di capilista che saranno definite d’intesa tra la Direzione nazionale e le Unioni regionali.
2. Le Direzioni delle Unioni regionali si riuniscono entro il 21
dicembre e stabiliscono se nella regione le primarie si svolgono il 29
oppure il 30 dicembre 2012.
3. Si vota dalle ore 08.00 alle ore 21.00 del giorno stabilito dalla
relativa Unione regionale nei seggi istituiti, di norma, presso i
circoli del PD.
4. L’elettrice/ore può esprimere fino ad un massimo di due
preferenze, differenti per genere. Qualora le due preferenze siano dello
stesso genere, la seconda nell’ordine è nulla.
2. Elettori
1. Possono partecipare al voto per la selezione delle candidature al Parlamento nazionale:
a) le/gli elettrici/ori compresi nell’Albo delle primarie dell’“Italia Bene Comune”;
b) le /gli iscritte/i al PD nel 2011 che abbiano rinnovato l’adesione fino al momento del voto.
a) le/gli elettrici/ori compresi nell’Albo delle primarie dell’“Italia Bene Comune”;
b) le /gli iscritte/i al PD nel 2011 che abbiano rinnovato l’adesione fino al momento del voto.
2. Per esercitare il diritto di voto ciascun/a elettore/ice deve:
a) dichiararsi elettrice/ore del PD e sottoscrivere un pubblico appello per il voto al PD secondo le modalità di cui al Regolamento per le primarie “Italia Bene Comune”;
b) versare una sottoscrizione di almeno due euro per la campagna elettorale;
c) sottoscrivere l’impegno a riconoscere gli organismi di garanzia previsti nel presente Regolamento come uniche sedi per ogni eventuale interpretazione, contestazione o controversia riferibile all’organizzazione e allo svolgimento delle elezioni primarie.
a) dichiararsi elettrice/ore del PD e sottoscrivere un pubblico appello per il voto al PD secondo le modalità di cui al Regolamento per le primarie “Italia Bene Comune”;
b) versare una sottoscrizione di almeno due euro per la campagna elettorale;
c) sottoscrivere l’impegno a riconoscere gli organismi di garanzia previsti nel presente Regolamento come uniche sedi per ogni eventuale interpretazione, contestazione o controversia riferibile all’organizzazione e allo svolgimento delle elezioni primarie.
3. Candidati
1. Possono essere candidati/e alle primarie gli/le iscritti/e al PD e
i/le cittadini/e che si dichiarino elettori/ici del PD, che abbiano i
requisiti richiesti dalla legge e dal Codice etico del PD e che
sottoscrivano gli impegni in esso previsti. Si può essere candidati in
un solo ambito provinciale/territoriale.
2. All’atto della presentazione della candidatura ciascun/a
candidato/a dichiara di accettare in ogni sua parte il presente
Regolamento e di deferire qualsiasi controversia, quesito o
interpretazione -di tipo regolamentare, interpretativo o inerente allo
svolgimento della campagna delle operazioni di voto e di scrutinio-
esclusivamente agli organi di garanzia previsti dal presente
Regolamento.
3. I candidati devono sottoscrivere inoltre, a pena di decadenza, un impegno a:
a) svolgere la campagna elettorale con lealtà nei confronti degli altri candidati evitando ogni azione che possa lederne la dignità oppure danneggiare l’immagine del PD;
b) non avvalersi di qualsiasi forma di pubblicità a pagamento;
c) contribuire, all’atto dell’eventuale accettazione della candidatura alle elezioni politiche, all’attività del PD secondo quanto stabilito nell’apposito Regolamento finanziario del PD.
a) svolgere la campagna elettorale con lealtà nei confronti degli altri candidati evitando ogni azione che possa lederne la dignità oppure danneggiare l’immagine del PD;
b) non avvalersi di qualsiasi forma di pubblicità a pagamento;
c) contribuire, all’atto dell’eventuale accettazione della candidatura alle elezioni politiche, all’attività del PD secondo quanto stabilito nell’apposito Regolamento finanziario del PD.
4. Non sono candidabili alle primarie coloro che:
a) si trovino nelle condizioni di cui all’art. 5 del Codice etico oppure non risultino in regola con le norme che prevedono il dovere degli eletti di contribuire al finanziamento del partito, come da art. 22 comma 2 dello Statuto del PD;
b). I parlamentari europei, i Sindaci dei Comuni superiori ai 5.000 abitanti, i Presidenti dei Municipi/Circoscrizioni delle città metropolitane eletti direttamente, i Presidenti di Provincia e di Regione, gli assessori e i consiglieri regionali in carica, in Enti in cui non sia già stato disposto lo scioglimento, non sono candidabili, salvo deroghe motivate, richieste al Comitato nazionale elettorale entro il 19 dicembre, che si pronuncia sull’accoglimento o meno, d’intesa con i Segretari regionali, entro le 24 ore successive;
c) non abbiano avuto deroga dalla Direzione nazionale, come previsto all’art. 21 commi 8 e 9 dello Statuto, avendo superato quindici anni di mandato parlamentare, come da comma 3 art.21 dello Statuto;
d) i membri delle Commissioni di Garanzia.
a) si trovino nelle condizioni di cui all’art. 5 del Codice etico oppure non risultino in regola con le norme che prevedono il dovere degli eletti di contribuire al finanziamento del partito, come da art. 22 comma 2 dello Statuto del PD;
b). I parlamentari europei, i Sindaci dei Comuni superiori ai 5.000 abitanti, i Presidenti dei Municipi/Circoscrizioni delle città metropolitane eletti direttamente, i Presidenti di Provincia e di Regione, gli assessori e i consiglieri regionali in carica, in Enti in cui non sia già stato disposto lo scioglimento, non sono candidabili, salvo deroghe motivate, richieste al Comitato nazionale elettorale entro il 19 dicembre, che si pronuncia sull’accoglimento o meno, d’intesa con i Segretari regionali, entro le 24 ore successive;
c) non abbiano avuto deroga dalla Direzione nazionale, come previsto all’art. 21 commi 8 e 9 dello Statuto, avendo superato quindici anni di mandato parlamentare, come da comma 3 art.21 dello Statuto;
d) i membri delle Commissioni di Garanzia.
5. Coloro che si candidano alle primarie per il Parlamento nazionale
non possono essere candidati alle elezioni regionali e delle città
metropolitane che si svolgono contestualmente o nei 6 mesi successivi
alle elezioni politiche.
4. Formazione delle rose di candidature
1. Le rose di candidature alle primarie sono uniche per Camera e Senato e sono esaminate, definite e approvate a maggioranza dalle Direzioni dei Coordinamenti provinciali/territoriali.2. Concorrono a formare le rose di candidature alle primarie:
a) le/gli iscritte/i e le /gli elettrici/ori del PD, che entro le ore 20 del giorno precedente la riunione della relativa Direzione provinciale, abbiano raccolto sui moduli di cui all’art. 7 del presente Regolamento e depositato presso la Direzione provinciale/territoriale un numero di firme pari al 5% - e comunque non meno di 50 e non più di 500- degli iscritti PD 2011, in almeno 3 circoli, in quell’ambito provinciale/territoriale. Con la maggioranza qualificata dei due terzi dei votanti le Direzioni regionali possono ridurre la percentuale di firme necessarie dal 5% al 3% degli iscritti PD 2011. Ciascun/a iscritto/a può sottoscrivere una sola candidatura.
b) I parlamentari uscenti, iscritti ai gruppi parlamentari del PD, che ne facciano richiesta alla Direzione provinciale entro le ore 20 del giorno precedente alla riunione della stessa.
3. Le rose dei candidati/e, da sottoporre alle primarie, sono formate dalle Direzioni provinciali in un numero di candidature non superiore al doppio delle posizioni in lista complessivamente assegnate a ciascun ambito provinciale/territoriale. Le rose devono rispettare il principio della parità di genere e rispondere a criteri di radicamento territoriale, proiezione nazionale, competenza e apertura alla società;
4. Qualora le candidature proposte eccedano il doppio delle posizioni complessivamente assegnate a ciascun ambito provinciale/ territoriale, nel rispetto della parità di genere e del pluralismo, la Direzione provinciale/ territoriale decide a maggioranza dei votanti la composizione della rosa delle candidature entro il tetto indicato. La composizione di una rosa di candidature che superi il tetto indicato può essere decisa con il voto favorevole dei due terzi dei votanti.
5. Direzione nazionale
1. La Direzione nazionale:a) elegge il Comitato elettorale nazionale, composto sulla base delle funzioni statutarie e delle rappresentanze dei territori, al quale - nell’ambito dei principi del presente Regolamento e secondo il criterio della più ampia condivisione - è affidato il compito garantire il buon svolgimento della intera fase di selezione delle candidature;
b) approva i capilista sulla base delle proposte avanzate dal Segretario nazionale, sentiti i Segretari regionali;
c) indica candidature rispondenti a riconoscibili criteri di competenza e apertura alla società, con riferimento all’art 19 comma 2 lettere b,e, f dello Statuto, in misura non superiore al 10% delle candidature del PD;
d) approva in via definitiva le liste per Camera e Senato nella seduta dell’8 gennaio 2013, sulla base delle diverse fasi del procedimento istruttorio di selezione delle candidature.
2. Al fine di garantire il regolare e tempestivo svolgimento delle primarie e dei relativi adempimenti, le Unioni regionali e il Comitato elettorale nazionale, in caso di necessità e urgenza, esercitano poteri sostitutivi rispetto agli organi territoriali, previo parere delle rispettive Commissioni dei garanti.
6. Unioni regionali
1. Le Unioni regionali in raccordo con la Direzione nazionale:a) coordinano lo svolgimento delle primarie nell’ambito territoriale di competenza;
b) definiscono, a maggioranza dei votanti, i criteri per le candidature sulla base dei principi della parità di genere, della competenza e dell’apertura alla società;
c) assegnano, nella stessa seduta, a ogni Coordinamento provinciale/territoriale il numero delle candidature complessivamente spettanti per la Camera e il Senato sulla base dei risultati delle elezioni politiche 2008. Per stabilire il numero delle candidature e la proporzione delle posizioni eleggibili tra i diversi ambiti provinciali/territoriali nelle liste di Camera e Senato, si suddivide, per 1,3,5,7 e così via, il totale dei voti al PD in ciascun ambito provinciale/territoriale nelle elezioni per la Camera dei Deputati nel 2008, ottenendo una serie di quozienti di entità decrescente.
2. Le Direzioni regionali possono decidere di introdurre delle deroghe a questo metodo per assicurare una più ampia rappresentanza degli ambiti provinciali/territoriali della Regione, assegnando a quelli che non raggiungono il quoziente necessario almeno una candidatura in posizione eleggibile, oppure possono decidere di accorpare gli ambiti provinciali/territoriali che non raggiungono il quoziente necessario in aree subregionali.
3. Al fine del raggiungimento dell’obiettivo della parità di genere , ciascuna Unione regionale è impegnata a realizzare un significativo avanzamento della presenza femminile rispetto alle elezioni politiche del 2008. In ogni caso, nessuna Unione regionale può scendere sotto la soglia minima del 33% della rappresentanza di genere tra le posizioni eleggibili, al fine di concorrere all’obiettivo nazionale della soglia del 40%, cioè del rispetto della norma antidiscriminatoria.
4. Per ridurre al minimo la necessità di interventi di riequilibrio di genere su base regionale dopo le primarie, le Direzioni regionali assumono il criterio dell’alternanza di genere per gli ambiti provinciali/territoriali con più di una posizione eleggibile. In ogni caso, nella riunione del 4 o 5 gennaio 2013 le Direzioni regionali decidono l’eventuale riequilibrio di genere che si renda necessario.
5. Nella stessa seduta le Direzioni regionali formulano, nel rispetto dei risultati scaturiti dalle primarie negli ambiti provinciali/territoriali e dell’equilibrio di genere, le proposte da avanzare alla Direzione nazionale, articolandole tra Camera e Senato.
6. Il Comitato elettorale nazionale assume le proposte delle Direzioni Regionali, le integra, d’intesa con i Segretari Regionali, con le proposte di cui all’art. 5, comma 1, lettera b del presente regolamento; interviene, ove necessario, per garantire l’attuazione delle regole a garanzia della rappresentanza di genere.
7. Il Comitato elettorale nazionale propone alla Direzione nazionale le candidature al Parlamento nazionale per l’esame e la definitiva approvazione.
7. Coordinamenti provinciali/territoriali
1. Le primarie si svolgono su base provinciale, oppure, dove esistono, sulla base dell’ambito dei Coordinamenti territoriali.2. Le Direzioni provinciali/territoriali:
a) formano e deliberano, a maggioranza dei votanti, le rose di candidature nella seduta di sabato 22 o di domenica 23 dicembre 2012;
b)predispongono, almeno tre giorni prima di tali riunioni, i moduli per la raccolta delle firme degli iscritti da parte dei candidati;
c) assicurano ai/lle candidati/e l’accesso all’Anagrafe degli/lle iscritti/e PD 2011 e all’Albo degli/lle elettori/rici dell’Italia Bene Comune nel rispetto della normativa sulla privacy;
d) promuovono un’azione di comunicazione diretta a favorire la più ampia partecipazione alle primarie e la conoscenza delle candidature;
e) trasmettono, entro le ore 14 del giorno successivo lo svolgimento delle primarie, i risultati alle Unioni regionali, che a loro volta li trasmettono al Comitato elettorale nazionale.
8. Garanzie
1. La Direzione nazionale affida alla Commissione nazionale le funzioni di cui all’art.19 comma 3 c dello Statuto nazionale.2. Eventuali ricorsi, in ogni fase dello svolgimento del procedimento delle primarie, debbono essere rivolti in prima istanza alla Commissione regionale di Garanzia, che esamina e delibera entro 12 ore, e in seconda istanza alla Commissione nazionale di Garanzia, che delibera in via definitiva entro le successive 12 ore.
9. Norma di rinvio
Per quanto non espresso e previsto dal presente Regolamento, hanno valore normativo le decisioni assunte con delibera dal Comitato elettorale nazionale e dalla Commissione nazionale di Garanzia.mercoledì, dicembre 12, 2012
Primarie passate.. e future
Le primarie del centrosinistra si sono concluse
da dieci giorni ma sembrano passati anni.
Oltre ad un comprensibile calo di interesse post
voto la ri-discesa in campo di misterB ha
contributo in modo determinate a far sembrare questo evento così lontano
nel tempo.
Le primarie che hanno determinato la vittoria di
Pierluigi Bersani come candidato alla guida della coalizione di centrosinistra
sono state un momento importante che ha rivitalizzato la gente che sembrava
oramai disinteressata, ha fatto riemergere la voglia di parlare di politica e
di riavvicinarsi a quel mondo che negli ultimi tempi era così distante dai
bisogni delle persone.
Sono state un messaggio di fiducia degli italiani
verso la buona politica. La miglior risposta alla cultura dell’antipolitica che
in questi tempi si sta sempre più diffondendo.
Adesso il nostro partito non può vanificare
tutto questo patrimonio.
Vista l’impossibilità di modificare la legge
elettorale la scelta di fare primarie aperte per scegliere i nostri
rappresentanti in parlamento mi sembra opportuna visto che:
non sono stati ridotti i parlamentari e il suo compenso,
non sono state ridotte ne cancellate le province,
non è stata modificata la
legge elettorale.
Le primarie hanno reso più forte e più credibile
il nostro partito e la grande partecipazione ha fatto emergere una rinnovata attenzione
verso la politica e una voglia di cambiamento, soprattutto della classe
dirigente di questo paese.
Ora tocca al nostro partito raccogliere la sfida perché
il Pd, ed il paese, non possono permettersi di perdere questa occasione.
Stefano Calistri
domenica, dicembre 09, 2012
Sanità e Territorio: i servizi territoriali
Lunedì 10 Dicembre, alle ore 21:15, presso la Casa del Popolo di Vingone, Via Roma 166, si terrà l'iniziativa pubblica organizzata dal PD di Scandicci e dal PD di Lastra a Signa:
"Sanità e Territorio: i servizi territoriali".
L'incontro si concentrerà sui servizi sanitari presenti sul nostro territorio.
Ne parleremo con:
Luigi Marroni, Assessore Diritto alla Salute Regione Toscana.
Simone Gheri, Sindaco di Scandicci.
Sandro Fallani, Assessore al welfare di Scandicci.
Coordina il dibattito:
Maurizio Filice, Responsabile Circolo Salute PD
domenica, dicembre 02, 2012
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