Le primarie del centrosinistra si sono concluse
da dieci giorni ma sembrano passati anni.
Oltre ad un comprensibile calo di interesse post
voto la ri-discesa in campo di misterB ha
contributo in modo determinate a far sembrare questo evento così lontano
nel tempo.
Le primarie che hanno determinato la vittoria di
Pierluigi Bersani come candidato alla guida della coalizione di centrosinistra
sono state un momento importante che ha rivitalizzato la gente che sembrava
oramai disinteressata, ha fatto riemergere la voglia di parlare di politica e
di riavvicinarsi a quel mondo che negli ultimi tempi era così distante dai
bisogni delle persone.
Sono state un messaggio di fiducia degli italiani
verso la buona politica. La miglior risposta alla cultura dell’antipolitica che
in questi tempi si sta sempre più diffondendo.
Adesso il nostro partito non può vanificare
tutto questo patrimonio.
Vista l’impossibilità di modificare la legge
elettorale la scelta di fare primarie aperte per scegliere i nostri
rappresentanti in parlamento mi sembra opportuna visto che:
non sono stati ridotti i parlamentari e il suo compenso,
non sono state ridotte ne cancellate le province,
non è stata modificata la
legge elettorale.
Le primarie hanno reso più forte e più credibile
il nostro partito e la grande partecipazione ha fatto emergere una rinnovata attenzione
verso la politica e una voglia di cambiamento, soprattutto della classe
dirigente di questo paese.
Ora tocca al nostro partito raccogliere la sfida perché
il Pd, ed il paese, non possono permettersi di perdere questa occasione.
Stefano Calistri
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