Ho letto le domande e le risposte di questo blog che sono arrivate sul nostro Comune.
Ecco che, anche io, ho sentito il dovere di rispondere sui temi che mi coinvolgono in prima persona come amministratore. Tanto per fare chiarezza articolerò il mio intervento rispondendo con un unico testo ai due cittadini che hanno dato il loro contributo.
Gentile Anonimo,
Villa Caruso con il suo patrimonio e il suo museo non è un "pozzo senza fine": è un bene della comunità che costa alla collettività 96.000 euro l'anno, il museo 29.000 (che lo scorso anno, in pochi mesi, con 5000 visitatori ha versato quasi 8000 euro nelle casse comunali) per un totale di 135.000 euro, compreso il personale e il direttore. Altri musei e/o istituzioni costano di più ma nessuno si sogna di dire che ad esempio il Museo Archeologico di Carmignano o il Museo di Montelupo sono un danno per l'economia dei luoghi che li ospitano, anzi i cittadini - almeno quelli più accorti - li ritengono il vanto e l'orgoglio della della comunità.
Certo stiamo cercando di fare economie e di non aumentare le spese; certo faremo un bando per dare in gestione una parte della villa (la fattoria) ma è anche certo che per noi Villa Caruso Bellosguardo è e resta un valore.
Ecco che, anche io, ho sentito il dovere di rispondere sui temi che mi coinvolgono in prima persona come amministratore. Tanto per fare chiarezza articolerò il mio intervento rispondendo con un unico testo ai due cittadini che hanno dato il loro contributo.
Gentile Anonimo,
Villa Caruso con il suo patrimonio e il suo museo non è un "pozzo senza fine": è un bene della comunità che costa alla collettività 96.000 euro l'anno, il museo 29.000 (che lo scorso anno, in pochi mesi, con 5000 visitatori ha versato quasi 8000 euro nelle casse comunali) per un totale di 135.000 euro, compreso il personale e il direttore. Altri musei e/o istituzioni costano di più ma nessuno si sogna di dire che ad esempio il Museo Archeologico di Carmignano o il Museo di Montelupo sono un danno per l'economia dei luoghi che li ospitano, anzi i cittadini - almeno quelli più accorti - li ritengono il vanto e l'orgoglio della della comunità.
Certo stiamo cercando di fare economie e di non aumentare le spese; certo faremo un bando per dare in gestione una parte della villa (la fattoria) ma è anche certo che per noi Villa Caruso Bellosguardo è e resta un valore.
Nessuno sta lucrando e non c'è nessun "nascondiglio di burocrati sfaccendati per non dire di peggio": è con spirito di sacrificio, con l'impegno di tutti i giorni, con poche risorse che siamo riusciti a mettere al centro dell'attenzione del mondo il nostro Comune, che si chiama LASTRA A SIGNA da secoli, tanto per rispondere al richiamo al marketing.
Lo faremo ancora, sempre più convinti che come diceva don Lorenzo Milani (si può cercare in rete, ma anche in libreria o in biblioteca) la conoscenza e la cultura non devono essere alla portata di pochi ma sono il fondamento stesso della democrazia: "solo la conoscenza ci può rendere uomini liberi".
Tutto questo lo possiamo fare insieme, anche e soprattutto con il contributo di cittadini che giustamente pungolano l'amministrazione a fare meglio. Di conseguenza ben vengano le critiche, ma che siano costruttive e che valutino realmente, senza vecchi o nuovi pregiudizi, la situazione attuale; situazione che posso descrivere ancora più dettagliatamente, non per cercare di convincere ma per onestà e per rendere giustizia anche a coloro che lavorano tutti i giorni nell'Associazione.
La qualità di un museo non dipende dal valore delle opere che espone e dal tema che tratta, ma dal livello di fruizione che garantisce dei beni e soprattutto dalla capacità che ha di mettere in relazione la collezione con il pubblico. Il Museo Caruso si muove in questo ambito e non si rivolge pertanto solo agli appassionati di lirica che costituiscono una parte, neanche prevalente, dei suoi visitatori. Lo dimostrano le decine di famiglie che con i ragazzi partecipano alle sue attività, da "Il tesoro c'è, ma lo devi trovare tua" a "A casa di Enrico", tanto per fare alcuni esempi. Sempre su questa linea il museo promuove la cultura musicale che ci vede, come si sa, agli ultimi posti in Europa. Sempre su questo tema in estate inaugureremo una ludo biblioteca per bambini. Come si vede, una macchina culturale attiva e non un deposito di cimeli.
Gentile Sandra M5S,
per restare al merito delle questioni che lei pone, in questa legislatura abbiamo celebrato e realizzato mostre su Mario Moschi, Dino Campana, Egisto Ferroni, Enrico Caruso, Carlo Buti, Antonio Manzi; per l'anno in corso, Gino Bechi e Angelo De Gubernatis.
Questo il programma per il 2014:
- celebrazioni di Alessandro Bicchierai, per i 280 anni dalla nascita (1734);
- commemorazione di Pasquale Benini, a 160 anni dalla decorazione ottenuta per meriti industriali dal granduca Leopoldo II (1854);
- il 22 marzo del 1614 ricorrono 500 anni dalla morte di Salviati e in quell'occasione è nostra intenzione fare un convegno sulle lettere di Galileo, del quale peraltro ricorre il 450° della nascita (15 febbraio del 1564);
- ricorderemo infine Leon Battista Alberti e il suo soggiorno a San Martino, che iniziò nel 1434.
Basta dunque guardare la realtà, e non solo “la rete”, per capire che Come vede siamo (stati) attenti e stiamo valorizzando le risorse culturali, umane, e storiche del territorio. Lo facciamo quando ci sono le occasioni per farlo e non senza una fase progettuale, che spesso ovviamente non appare fino al momento in cui si realizza.
Detto questo mi faccia fare una considerazione sul suo modo di etichettare le persone senza conoscerle, che francamente mi pare superficiale se non presuntuoso. Cercare su Internet è pittosto facile, far nascere e crescere un progetto - mi creda - lo è molto meno. Se vuole si metta in gioco, collabori con l'amministrazione affinché il nostro territorio sia presente sui tavoli decisionali, divenga più bello, importante e accogliente. Io sono sempre disponibile a condividere le idee con le persone che vogliono bene al nostro comune e vogliono costruire un futuro migliore. Io credo ad un futuro e a un paese ancora più bello; per questo abbiamo riaperto un Teatro con una importante programmazione, con un progetto di formazione che parte dalle scuole materne fino ad arrivare agli adulti; per questo abbiamo aperto un museo unico al mondo, apprezzato da tutti coloro che lo visitano; per questo abbiamo fatto un progetto di riqualificazione delle zone agricole in golena d'Arno coinvolgendo i comuni limitrofi, Regione e Provincia; per questo siamo diventati la città di riferimento dello Zafferano Italiano; per questo stiamo attenti a intercettare progetti come l'“agricoltura sociale” rivolta alle cooperative; per questo in biblioteca si alternano grandi artisti contemporanei che portano le loro opere a contatto con il pubblico; Per questo abbiamo fatto un percorso di sensibilizzazione alla lotta contro le mafie; per questo abbiamo deliberato la costituzione di due Centri Commerciali Naturali; per questo abbiamo cercato di migliorare fiere, mercati e sagre - e tanto altro ancora.
Certo si può fare meglio e di più, ed è per questo che ben vengano persone di buona volontà che portino idee e contribuiscano ad un percorso di sviluppo comune.
Marco Capaccioli
Assesore Cultura e Turismo,
Attività produttive e Commercio,
Comucazione e informazione
Come potete vedere firmandomi con nome e cognome metto, oltre all’entusiasmo, all’impegno, alla fiducia e alla speranza, anche la faccia. L'illusione di pensare la Rete come la panacea, in cui ogni voce “vale uno” (e si vede quanto poco sia vero) induce in molti l'estasi di sentirsi vendicatori mascherati da un nick o una sigla. Poi purtroppo o per fortuna si entra nel mondo reale, dove ci si incontra e ci si scontra tra persone. Ed è a questo punto che solitamente i Robin Hood della tastiera si fanno di fumo: quando il gioco si fa duro, i puri cominciano a scappare.
Lo faremo ancora, sempre più convinti che come diceva don Lorenzo Milani (si può cercare in rete, ma anche in libreria o in biblioteca) la conoscenza e la cultura non devono essere alla portata di pochi ma sono il fondamento stesso della democrazia: "solo la conoscenza ci può rendere uomini liberi".
Tutto questo lo possiamo fare insieme, anche e soprattutto con il contributo di cittadini che giustamente pungolano l'amministrazione a fare meglio. Di conseguenza ben vengano le critiche, ma che siano costruttive e che valutino realmente, senza vecchi o nuovi pregiudizi, la situazione attuale; situazione che posso descrivere ancora più dettagliatamente, non per cercare di convincere ma per onestà e per rendere giustizia anche a coloro che lavorano tutti i giorni nell'Associazione.
La qualità di un museo non dipende dal valore delle opere che espone e dal tema che tratta, ma dal livello di fruizione che garantisce dei beni e soprattutto dalla capacità che ha di mettere in relazione la collezione con il pubblico. Il Museo Caruso si muove in questo ambito e non si rivolge pertanto solo agli appassionati di lirica che costituiscono una parte, neanche prevalente, dei suoi visitatori. Lo dimostrano le decine di famiglie che con i ragazzi partecipano alle sue attività, da "Il tesoro c'è, ma lo devi trovare tua" a "A casa di Enrico", tanto per fare alcuni esempi. Sempre su questa linea il museo promuove la cultura musicale che ci vede, come si sa, agli ultimi posti in Europa. Sempre su questo tema in estate inaugureremo una ludo biblioteca per bambini. Come si vede, una macchina culturale attiva e non un deposito di cimeli.
Gentile Sandra M5S,
per restare al merito delle questioni che lei pone, in questa legislatura abbiamo celebrato e realizzato mostre su Mario Moschi, Dino Campana, Egisto Ferroni, Enrico Caruso, Carlo Buti, Antonio Manzi; per l'anno in corso, Gino Bechi e Angelo De Gubernatis.
Questo il programma per il 2014:
- celebrazioni di Alessandro Bicchierai, per i 280 anni dalla nascita (1734);
- commemorazione di Pasquale Benini, a 160 anni dalla decorazione ottenuta per meriti industriali dal granduca Leopoldo II (1854);
- il 22 marzo del 1614 ricorrono 500 anni dalla morte di Salviati e in quell'occasione è nostra intenzione fare un convegno sulle lettere di Galileo, del quale peraltro ricorre il 450° della nascita (15 febbraio del 1564);
- ricorderemo infine Leon Battista Alberti e il suo soggiorno a San Martino, che iniziò nel 1434.
Basta dunque guardare la realtà, e non solo “la rete”, per capire che Come vede siamo (stati) attenti e stiamo valorizzando le risorse culturali, umane, e storiche del territorio. Lo facciamo quando ci sono le occasioni per farlo e non senza una fase progettuale, che spesso ovviamente non appare fino al momento in cui si realizza.
Detto questo mi faccia fare una considerazione sul suo modo di etichettare le persone senza conoscerle, che francamente mi pare superficiale se non presuntuoso. Cercare su Internet è pittosto facile, far nascere e crescere un progetto - mi creda - lo è molto meno. Se vuole si metta in gioco, collabori con l'amministrazione affinché il nostro territorio sia presente sui tavoli decisionali, divenga più bello, importante e accogliente. Io sono sempre disponibile a condividere le idee con le persone che vogliono bene al nostro comune e vogliono costruire un futuro migliore. Io credo ad un futuro e a un paese ancora più bello; per questo abbiamo riaperto un Teatro con una importante programmazione, con un progetto di formazione che parte dalle scuole materne fino ad arrivare agli adulti; per questo abbiamo aperto un museo unico al mondo, apprezzato da tutti coloro che lo visitano; per questo abbiamo fatto un progetto di riqualificazione delle zone agricole in golena d'Arno coinvolgendo i comuni limitrofi, Regione e Provincia; per questo siamo diventati la città di riferimento dello Zafferano Italiano; per questo stiamo attenti a intercettare progetti come l'“agricoltura sociale” rivolta alle cooperative; per questo in biblioteca si alternano grandi artisti contemporanei che portano le loro opere a contatto con il pubblico; Per questo abbiamo fatto un percorso di sensibilizzazione alla lotta contro le mafie; per questo abbiamo deliberato la costituzione di due Centri Commerciali Naturali; per questo abbiamo cercato di migliorare fiere, mercati e sagre - e tanto altro ancora.
Certo si può fare meglio e di più, ed è per questo che ben vengano persone di buona volontà che portino idee e contribuiscano ad un percorso di sviluppo comune.
Marco Capaccioli
Assesore Cultura e Turismo,
Attività produttive e Commercio,
Comucazione e informazione
Come potete vedere firmandomi con nome e cognome metto, oltre all’entusiasmo, all’impegno, alla fiducia e alla speranza, anche la faccia. L'illusione di pensare la Rete come la panacea, in cui ogni voce “vale uno” (e si vede quanto poco sia vero) induce in molti l'estasi di sentirsi vendicatori mascherati da un nick o una sigla. Poi purtroppo o per fortuna si entra nel mondo reale, dove ci si incontra e ci si scontra tra persone. Ed è a questo punto che solitamente i Robin Hood della tastiera si fanno di fumo: quando il gioco si fa duro, i puri cominciano a scappare.
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