venerdì, giugno 28, 2013

Mandela, un esempio per noi

Madiba sta per lasciarci. Uno degli ultimi grandi esempi della storia contemporanea sta per passare all’altro mondo. Saremo tutti più orfani, non solo perché Nelson Mandela è stato ed è una figura di riferimento del nostro tempo, ma soprattutto perché ha rappresentato ed incarnato in se stesso la parola SPERANZA.

E’ un sostantivo ormai in disuso in un paese vecchio come l’Italia, che si attorciglia dietro alle improbabili espulsioni degli esponenti grillini, polemizza intorno alle inutili spese degli F-35, vive in una condizione di perenne presente, senza mai vedere al di là del proprio naso.

Nel bel post precedente del nostro segretario viene sottolineata l’incapacità di guardare oltre.
Rileggendolo penso a Mandela, il quale dalla sua minuscola cella già si immaginava il suo paese dopo quarant’anni.

Adesso il Partito Democratico raccolga il testimone del Presidente sudafricano ed abbia la sua stessa lungimiranza.


Pietro Marinesi

mercoledì, giugno 26, 2013

Il governo del rinvio

Senza usare frasi usate da altri e senza pretesa di voler insegnare il mestiere a chi e' molto piu' esperto.... questo governo e', per ora, il governo del rinvio! IMU, IVA, F35 !
Sembra proprio un governo che  tira  a campare .... senza prendere decisioni perché  e' impossibile prendere decisioni di finanza pubblica e fare  riforme strutturali  governando con chi ci  ha portato a questo punto. 
Intanto il tempo passa e la crisi continua a fare danni alle famiglie italiane.... 



sabato, giugno 22, 2013

La viabilita' delle Signe

Stefano Giorgetti, Assessore ai Trasporti e Mobilità della Provincia di Firenze, ha illustrato qualche giorno fa lo studio condotto dal dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’università di Pisa con l’obiettivo primario di individuare le soluzioni progettuali per un miglioramento della viabilità all’interno dei centri abitati di Signa e Lastra a Signa con particolare riferimento all’unica area di collegamento tra i due agglomerati urbani, in corrispondenza del ponte. Lo studio, realizzato in collaborazione con la Provincia di Firenze e con le Amministrazioni comunali di Signa e Lastra a Signa è stato presentato nel corso di un incontro con la stampa a cui hanno preso parte anche i sindaci Carlo Nannetti, Alberto Cristianini e l’ingegner Massimo Losa dell’Università di Pisa

L’Assessore Giorgetti ha evidenziato l’aspetto principale del prospetto, quello cioè di "dividere i flussi di traffico evitando o quantomeno limitando le intersezioni che oggi sono le cause delle lunghe code". E, accanto alle deviazioni dei flussi di traffico, lo studio prefigura uno scenario fatto di rotatorie, varianti, rampe di accesso al ponte sull’Arno. Ed è proprio quest’ultima opera che, nell’immediato, interessa direttamente Lastra a Signa. Una rampa di accesso al ponte per i veicoli provenienti da Lastra a Signa e che saranno dirottati in gran parte su via di Sotto; rampa che dovrebbe partire all’altezza dell’attuale parcheggio prospiciente via del Leccio e per la quale il Sindaco Carlo Nannetti si augura "si possa giungere alla gara di affidamento lavori entro il termine del mio mandato", vale a dire tra meno di un anno. "Ovviamente" ha detto Nannetti "dato che i problemi della mobilità a Lastra a Signa interessano sia il traffico locale, che quello di attraversamento, quest’ultimo potrà trovare soluzione solo con la realizzazione di un altro ponte sull’Arno…". In generale, comunque, ha aggiunto il Sindaco di Lastra a Signa "la tappa odierna conferma il valore della collaborazione tra Enti; l’azione comune delle Amministrazioni pubbliche consente di portare a soluzione questioni di primaria importanza per le nostre comunità".
Tutti gli intervenuti hanno sottolineato come la presentazione dello studio giunga a meno di un mese di distanza dalla firma del protocollo sottoscritto lo scorso maggio dall’Assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli e i Sindaci di Campi Bisenzio, Lastra a Signa e Signa, relativo allo stanziamento regionale – circa 15 milioni di euro tra 2013 e 2014 - per l’integrazione tra viabilità locale e regionale nell’area dei tre Comuni. Pur non "accantonando l’idea della “bretella” Stagno-Prato, per cui si prevedono tempi allungati" aveva dichiarato nell’occasione l’Assessore Ceccarelli, la Regione Toscana ha "stabilito di finanziare intanto opere dai costi più accessibili". In base al protocollo, verranno realizzati, tra l’altro: il collegamento tra l’uscita della FiPiLi e il ponte sull’Arno, a Lastra a Signa e il collegamento tra il ponte sull’Arno e Indicatore, a Signa; il tutto, procedendo per lotti funzionali e con "tempi contemporanei".

In pratica lo studio ipotizza di connettere la rete secondaria (S.S. n.66 “Pistoiese” e S.S. n.67 “Livornese”) con una circonvallazione che interessa i due centri urbani. Gli interventi necessari al raggiungimento di questo obiettivo prevedono in pratica sono rappresentati da:
- Lastra a Signa: realizzazione di una rampa di accesso al ponte per i veicoli provenienti da Lastra a Signa che, per effetto di tale variante, saranno dirottati in larga parte su Via di Sotto; e realizzazione di una rotatoria in corrispondenza del viadotto della linea ferroviaria con relativo ramo di collegamento a Via di Sotto;
- Signa: completamento di Via Arte della Paglia e del suo collegamento con il Ponte attraverso la costruzione di un nuovo sottopasso ferroviario, per quanto concerne il territorio comunale di Signa.

Ancora un passo è stato fatto in attesa di un nuovo attraversamento sul fiume.

mercoledì, giugno 19, 2013

Prima il progetto...

Sui quotidiani a sulla rete gli argomenti politici preferiti sono le regole del prossimo congresso PD e la discussione su chi sarà il prossimo segretario e/o il futuro premier di un governo finalmente a guida centrosinistra.

Invece di discutere ed appassionarsi su un progetto di paese, su come vogliamo che esso sia  tra 20-30 anni siamo portati a discutere su regole e nomi.
Ad un anno dalle elezioni amministrative in molti comuni italiani, senza sapere a quanto tempo da quelle politiche, tutti concentrati a pensare a regolamenti per eleggere un leader.


Ma per fare cosa?
Per andare dove?
Per realizzare quale progetto?

Sono anni che discutiamo di come vorremmo il Partito e su come selezionare la classe dirigente ma evitiamo di parlare del paese che vorremmo e quando lo facciamo pensiamo a modelli culturali che non esistono più.
Quando ci renderemo conto che il tessuto sociale, economico e culturale negli ultimi 30 anni è profondamente cambiato?

Quando proveremo a dare risposte ai problemi dei cittadini che vivono in questo contesto proponendo un’idea di società basata sui valori di uguaglianza, giustizia, pari opportunità, che a partire da queste nuove condizioni propone soluzioni ai tanti problemi irrisolti negli ultimi anni come il lavoro, l’istruzione, sanità etc?
Non possiamo pensare che gli ultimi eventi abbiamo cancellato la profonda voglia di cambiamento presente nel paese. 
E' presente in almeno quel 50 percento di cittadini che ha preferito non andare a votare!!

Vorrei contribuire a progettare un futuro per il mio paese ed ad immaginarlo migliore di come è ora,  poi scegliere a chi affidare la “Direzione” della costruzione di quel progetto.

Più passa il tempo più mi sembra difficile, ma non significa che non vale la pena provarci.

Stefano Calistri