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giovedì, febbraio 25, 2016

Approvato all’ unanimità dal Consiglio Comunale l’ordine del giorno a sostegno del disegno di legge sulla disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili (A.S.n 2081)

Presentato dai gruppi Partito Democratico, Socialisti Italiani e Gruppo Misto,  questo documento in cui si  esprime piena condivisione dei contenuti del disegno di legge Cirinnà è stato approvato con il voto unanime del Consiglio Comunale nella seduta del 16 febbraio scorso, con l’auspicio che tale provvedimento venga approvato dal Senato e successivamente dalla Camera mantenendo dal punto di vista contenutistico l’attuale impianto.
L’ordine del giorno è stato esposto dalla consigliera Francesca Tozzi che, nella illustrazione del disegno di legge si è soffermata sull’ art. 5 , su quella stepchild adoption che è l’argomento su cui si è dibattuto e ci si è divisi per l’approvazione di questa legge.
Fino ad arrivare alla presentazione di un maxiemendamento del governo su cui la maggioranza trova l’accordo e il governo pone la fiducia; dal testo così riformulato è stato stralciato l’art. 5 e sparisce la stepchild adoption.
La possibilità di adottare il figlio del proprio partner è garantita per le coppie eterosessuali dalla Legge n.184 del 4 maggio 1983 e con l’art.5 del disegno di legge Cirinnà si era voluto estendere questo diritto anche alle coppie dello stesso sesso legate da un’unione civile.
L’intero disegno di legge introduceva nella normativa italiana l’estensione di diritti a chi ad oggi non ne ha, e la specificità dell’ art. 5 era quella di trattare di diritti delle bambine e dei bambini.
Il dibattito intorno a questo punto è stato inquinato da chi ha voluto sovrapporre al tema dell’ adozione del figlio naturale del convivente all’interno di una coppia omosessuale il tema della maternità surrogata, che peraltro riguarda le coppie omosessuali solo in percentuali minime.
Con questo disegno di legge non si voleva “aprire la strada alla pratica dell’utero in affitto”, come è affermato in maniera strumentale, ma dare tutela giuridica a legami affettivi che già esistono, ad una situazione familiare già esistente di fatto.
Oltre 700 giuristi (docenti, avvocati, magistrati) hanno firmato l’appello promosso da ‘articolo29’ a favore del testo di legge, dove si afferma che <l’adozione del figlio da parte del partner del genitore biologico rappresenta la garanzia minima per i bambini che vivono oggi con genitori dello stesso sesso. >
Oltre che amore, la genitorialità è responsabilità e cura, e così si assicurava ai bambini il diritto ad esserne destinatari.
Un altro tema che si è voluto sovrapporre nel dibattito sulla stepchild adoption è quello dell’adozione da parte di coppie omosessuali; non di questo si stava trattando perché in questo caso uno dei partner della coppia è già genitore biologico del minore. 
Maternità surrogata e accesso all’adozione anche alle coppie omosessuali sono temi indiscutibilmente da affrontare, ma doveva essere fatto in ambito diverso dalla discussione di questa legge, senza strumentalizzazioni.
Se approvata, questa legge scritta per assicurare diritti civili alle coppie di fatto e alle unioni civili, ed ai bambini che vivono nelle loro famiglie avrebbe regalato “felicità e serenità a tanti, senza toglierne a nessuno”        

Sandra Compiani

Segreteria PD Lastra-Responsabile Comunicazione

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