Da sempre il termine
“strada” è sinonimo di collegamento, ovvero il percorso più agevole attraverso
il quale spostarsi per raggiungere la località desiderata. Negli anni
l’importanza di tali infrastrutture è cresciuta sempre più e già all’epoca
romana la nostra penisola era solcata da importanti opere stradali che
consentivano principalmente il rifornimento di materie prime, funzione
quest’ultima che agevolò la crescita degli insediamenti umani proprio lungo il
percorso di queste che erano diventante vere e proprie opere strategiche per la
sopravvivenza dell’impero stesso, per avere un’idea basta pensare al percorso
della statale Aurelia che ancora oggi consente da Roma di arrivare al confine
francese.
Nel tempo molto è
cambiato ma la funzione primaria di “collegamento” è rimasta; oggi la rete
stradale si è ampliata a dismisura diventando sempre più capillare, inoltre
essa si è “specializzata” ed infatti a seconda dello scopo al quale deve
assolvere oggi una strada risponde a requisiti totalmente diversi, pensiamo ad
esempio ai canoni richiesti per la rete autostradale o piuttosto a quelli per
la strada cittadina, due tipologie molto poco simili ma ugualmente molto
importanti.
Si potrebbe fare un
paragone tra la rete stradale ed internet, entrambe di uso quotidiano, entrambe
sempre più vaste, entrambe sempre più veloci , entrambe sempre più
specializzate con l’unica differenza che su una si naviga realmente mentre
sull’altra si naviga in modalità virtuale.
Per avere un’idea di
quello che è l’apparato viario attuale basta dare uno sguardo dall’alto sui
nostri territori, operazione estremamente semplice con gli attuali mezzi
satellitari; si capisce subito che stiamo parlando di una rete imponente, che
raggiunge la sua massima densità in corrispondenza dei centri abitati, la quale
richiede, sia per essere manotenuta che per essere sviluppata, di ingenti
risorse umane ed economiche. Gli aspetti sui quali intervenire sono molteplici,
non si tratta solo di tenere in buono stato il manto stradale, occorre
investire in sicurezza (attiva e passiva),
in segnaletica, nella pulizia dei margini e delle banchine, e nello sviluppo, all’occorrenza, di nuovi
percorsi necessari principalmente sia a snellire il traffico automobilistico che
a riportare ad una dimensione “più umana” i centri delle nostre città.
Venendo al comune di
Lastra a Signa esso presenta una rete stradale molto articolata sia per
l’estensione molto ampia del territorio comunale, circa 43Kmq, sia per la
morfologia del territorio, sia per la dislocazione delle due frazioni
principali, Ginestra F.na e Malmantile, le quali distano alcuni chilometri dal
capoluogo; è chiaro che non tutta la rete stradale che insiste sul territorio è
di competenza comunale ma l’amministrazione è spesso vista dal cittadino come
riferimento anche quando la strada in questione è, per esempio, una provinciale,
d’altro canto l’amministrazione comunale “sente” come proprie le problematiche
legate alla sicurezza stradale, anche se queste interessano strade non
comunali, agendo di conseguenza nelle sedi opportune.
Come accennato
precedentemente il capitolo “rete stradale” è un capitolo oneroso e necessita
di una accurata pianificazione da parte del’amministrazione comunale la quale
deve ripartire in maniera adeguata le
risorse in modo da poter assolvere alla programmazione definita, nello
specifico:
1- Manutenzione
2- Sicurezza
3- Sviluppo
1) Manutenzione: al
di là della manutenzione ordinaria, e dei ripristini di emergenza, l’intervento
più massiccio riguarderà il capoluogo lastrigiano per il quale sono previste
delle riasfaltature in diverse zone della cittadina; l’amministrazione ha
infatti deciso di investire in queste opere circa 800.000 euro provenienti da
parte dell’avanzo (di amministrazione appunto ), un segnale ed un impegno
importante, un primo passo nella direzione di cercare, nel lungo periodo, di
far fronte quantomeno alle situazioni più delicate che riguardano le strade
comunali; è chiaro che visti gli elevatissimi costi richiesti per ogni metro di
asfalto posato, costi sui quali forse occorrerebbe fare una riflessione, e
vista l’entità delle rete stradale comunale sarebbero necessarie risorse molto
più ingenti ma le voci di spesa in bilancio sono molte ed occorre bilanciarle
attentamente affinchè siano garantiti anche i servizi essenziali alla
cittadinanza. Le riasfaltature di cui sopra saranno appaltate più o meno entro
metà anno ed i lavori dovrebbero iniziare entro fine 2016; questi tempi non
proprio “compressi” sono frutto delle lungaggini burocratiche che purtroppo
troppo spesso zavorrano l’azione degli enti comunali, la politica ha scelto, le
risorse economiche ci sono, ma i tempi dettati dalla legge sono sinceramente
troppo dilatati rispetto alle esigenze della società moderna. Pur non avendone
competenza diretta è chiaro che l’amministrazione tiene sott’occhio anche la
situazione delle provinciali che nel nostro comune non sono poca cosa,
attivandosi con gli enti sovra comunali ( ex provincia ora città metropolitana)
affinchè siano attuati gli interventi necessari.
2) Sicurezza: quando
parliamo di strade è chiaro che non può essere trascurata la voce “sicurezza”. I
livelli di traffico raggiunti, le prestazioni dei veicoli moderni e la
purtroppo non sempre corretta condotta dei guidatori, siano essi di auto che di
moto, costringe a mettere in campo tutta una serie di accorgimenti volti a migliorare
sia la sicurezza passiva che quella attiva delle nostre strade. E’ evidente che
negli attraversamenti cittadini, pur se le velocità sono relativamente più
basse, aumentano i fattori di rischio in quanto crescono a dismisura le fasi di
incrocio, la densità dei veicoli, le distrazioni e soprattutto la possibilità
di incontrare sulla sede stradale persone che si spostano a piedi nel tessuto
cittadino. In tal senso su quella che è l’arteria stradale principale di Lastra
a Signa, ovvero la SS67, saranno realizzati una serie di dossi per
l’attraversamento pedonale, dotati di illuminazione e portale; il primo lotto
di cinque dossi comprenderà i quattro
dislocati tra la “rotonda Coop” e l’ufficio postale più quello in zona
“Castagnolo”; seguirà un secondo lotto per mettere i sicurezza la zona i
direzione Ponte a Signa. Queste opere sono frutto dell’impegno diretto
dell’ente comunale in quanto le statali, nell’attraversamento del suolo
comunale, vanno a carico dello stesso. Altro intervento di rilievo sarà
l’inizio della sperimentazione della messa in opera della “rotatoria naturale”
nella zona dell’ex mattatoio comunale; come sappiamo una delle strade più pericolose
del territorio è la provinciale 72 la quale presenta alcuni punti che negli
anni si sono rivelati tristemente pericolosi, uno di questi punti è proprio
l’incrocio in zona “macelli”. Verrà dunque attivata questa sperimentazione
nella quale l’edificio dell’ex mattatoio diverrà di fatto il centro della
rotonda e il flusso di traffico sarà deviato in tal senso, inoltre chi sulla
SP72 viaggia in direzione Lastra sarà costretto, nella medesima zona della
rotonda, ad effettuare una chicane di rallentamento che metterà in sicurezza
l’incrocio successivo. Sempre sulla SP72 l’amministrazione sta chiedendo da
tempo a chi di competenza che vengano fatti degli interventi per la messa in
sicurezza dei pedoni sia in località Belfiore che all’incrocio “4 strade”; altri
interventi sono stati richiesti, ed i sopralluoghi son stati già effettuati ai
tecnici provinciali, anche per alcuni piccoli interventi sulla SP73 che
attraversa Malmantile nella zona “delle mura”.
3) Sviluppo:
spesso lo schema stradale fondamentale che consente il raggiungimento e
l’attraversamento dei comuni, escludendo quindi tutta la parte di strade “nata”
dalle lottizzazioni e dalla nascita dei parcheggi, è rimasto invariato nel
tempo; certo, dove possibile, le sedi stradali sono state incrementate e migliorate
ma i tracciati sono rimasti gli stessi anche
perché sono le abitazioni che sono cresciute intorno alle direttrici principali
e non viceversa. Il nostro capoluogo
comunale non fa eccezioni e di fatto, Lastra, si è sviluppata negli anni
attorno alla SS67 unica strada, ad oggi, che consente l’attraversamento del
capoluogo e l’imbocco del “Ponte a Signa”. Il grande incremento di traffico che
si è avuto negli anni, e con esso la crescita dell’inquinamento, nonché la
necessità di creare una alternativa alla SS67 per cercare di riqualificare il
centro di Lastra ha portato alla necessità di creare un’opera che renda meno
impattante il traffico della Tosco Romagnola e che fluidifichi il flusso di
auto in direzione Signa e da quest’ultima in direzione “Indicatore”. Un’opera
stradale dunque che investe in realtà tre comuni e per la quale si è riusciti a
coinvolgere anche la Regione Toscana la quale cofinanzierà la realizzazione
della stessa con una quota parte di circa 15mln di euro “spalmati” equamente
sui tre enti interessati. Per quanto
riguarda Lastra a Signa la realizzazione della variante alla SS67 impegnerà
risorse per circa 3mln di euro, tra progettazione e realizzazione, e l’opera
procederà per lotti a partire dal primo che comprende la nuova rampa di accesso
al “Ponte a Signa” dalla via di Sotto e l’allacciamento della stessa alla
statale 67 nella zona della stazione ferroviaria dove per altro è prevista la
realizzazione di una rotonda. Gli ulteriori lotti si svilupperanno dalla via di
Sotto in direzione Stagno fino all’uscita della S.G.C Fi-Pi-li, con opere di
adeguamento e sviluppo della viabilità esistente. Allo sforzo politico fatto
per riuscire a portare a livello regionale la discussione sul creare uno
sviluppo della viabilità tra i comuni di Lastra, Signa e Campi, sforzo che come
abbiamo detto si è concluso con lo stanziamento da parte di Regione Toscana di
15mln di euro per cofinanziare l’opera, deve seguire un altrettanto impegno
della “parte” tecnica nel realizzare i progetti e nel seguire tutti i passi
necessari affinchè si possa giungere nel più breve tempo possibile ad appaltare
i lavori; sappiamo che non sarà semplice e che gli iter da seguire sono
complessi ed articolati, soprattutto in questa fase di cambiamento a livello
provinciale, ma è su temi come questo che si misurano le capacità dei
funzionari addetti. Come accennato precedentemente all’interno del primo della
variante alla 67 ricade, non economicamente ma sostanzialmente, anche la
rotonda che è prevista nella zona della stazione, rotonda che avrebbe il
compito di agevolare lo svincolo tra la SP72, proveniente da
Malmantile-Ginestra, il nuovo braccio di strada proveniente dalla via di Sotto
e la SS67; su questa opera, che ricordiamo essere a totale carico di RFI (Rete
Ferroviaria Italiana), la quale ha già stanziato le risorse per la
realizzazione, grava una problematica legata alla bonifica dell’area sulla
quale dovrebbe sorgere. L’amministrazione comunale, che pure è parte lesa in
quanto non corresponsabile dell’inquinamento del sito, si sta adoperando con
tutte le parti, Regione Toscana ed RFI, affinchè sia al più presto trovata una
soluzione e si possa procedere con i lavori di realizzazione.
Anche
se rientra nelle opere di sviluppo della rete stradale, e quindi calzante in
questo capitolo, merita una sezione a parte il progetto del nuovo
attraversamento sull’Arno, in viabilità ordinaria, che dovrebbe sorgere in
quello che era il corridoio di passaggio pensato per la bretella Lastra-Prato.
Questa opera, che di fatto è diventata indispensabile, consentirebbe veramente
di riqualificare completamente il nostro capoluogo creando una alternativa
definitiva e conveniente in direzione Signa-Campi B. alla statale 67; meno
traffico, meno inquinamento e soprattutto la possibilità di ridare una
dimensione più a portata di persona di tutta la cittadina lastrigiana.
Sarebbe
però un errore vedere la “questione” ponte da un’ottica prettamente
campanilistica, la vera dimensione di quest’ultimo infatti è quella regionale.
Più motivi concorrono nel dare a questa opera un rilievo sovra comunale: il
primo è che ad oggi è impensabile, con il tessuto cittadino che si è sviluppato
nella provincia di Firenze in direzione mare (la cosiddetta “piana”), che per
attraversare l’Arno, con un ponte fruibile a 360°, si debba passare dal “Ponte
all’Indiano” (per altro opera mai finita completamente) al ponte di Sovigliana
ad Empoli; il secondo è che non possiamo rimanere indifferenti ai cambiamenti
sui territori che quest’opera andrebbe a servire, infatti da una parte abbiamo
in progetto lo sviluppo dello scalo aeroportuale di Firenze, con il conseguente
incremento del numero dei passeggeri, dall’altra la nascita di un nuovo polo di
grandi firme nel comune di Scandicci ed infine la necessità dei territori come
quello Lastrigiano di divenire “appetibili” al flusso economico che si muove
verso Firenze; il terzo ed ultimo motivo crediamo vada ricercato nel
bilanciamento tra quello che viene chiesto ad un territorio ed alla sua
comunità e quello che viene dato, Lastra a Signa in questi anni ha accolto sul
proprio territorio opere e funzioni strategiche per l’intera regione, basti
pensare all’attraversamento dell Fi-Pi-Li, alla stazione ferroviaria
(fondamentale per il traffico ferroviario in direzione Pisa e Siena), al depuratore
od al corridoio di volo dell’aeroporto fiorentino, e se è vero che di queste
opere fruiscono anche i lastrigiani è anche vero che la bilancia rimane sempre
in passivo per il nostro comune che meriterebbe quantomeno un alleggerimento
sostanziale del traffico sulla SS67 che solo il nuovo ponte potrebbe dare.
Un
nuovo ponte non sarebbe solo un’opera “tecnica” che darebbe grosso sollievo
alla viabilità ordinaria che abbiamo imparato a conoscere in questi anni, ma
sarebbe soprattutto un atto frutto di quella programmazione politica condivisa
che dovrebbe stare alla base delle tanto auspicate unioni tra comuni di cui
molto viene detto in questi giorni, non esiste unione se non c’è condivisione
programmatica e progettuale dei territori e dei servizi e, per dirla con un
termine molto in auge di questi tempi, occorre prima avere una unione di fatto
e poi eventualmente sancirla con un atto formale.
Viabilità,
un tema importante, un tema complesso ed articolato che richiede risorse
finanziarie e l’impegno di quelle umane, un tema che si lega a problematiche
che quotidianamente tutti noi viviamo e sulle quali dobbiamo investire affinchè
negli anni possano essere ridotte ed in alcuni casi superate.
Viabilità,
molto più di una striscia di asfalto……….
Emanuele Caporaso
Segreteria PD Lastra a Signa- Responsabile Viabilità