venerdì, marzo 25, 2016

Viabilità, molto più di una striscia di asfalto

Da sempre il termine “strada” è sinonimo di collegamento, ovvero il percorso più agevole attraverso il quale spostarsi per raggiungere la località desiderata. Negli anni l’importanza di tali infrastrutture è cresciuta sempre più e già all’epoca romana la nostra penisola era solcata da importanti opere stradali che consentivano principalmente il rifornimento di materie prime, funzione quest’ultima che agevolò la crescita degli insediamenti umani proprio lungo il percorso di queste che erano diventante vere e proprie opere strategiche per la sopravvivenza dell’impero stesso, per avere un’idea basta pensare al percorso della statale Aurelia che ancora oggi consente da Roma di arrivare al confine francese.
Nel tempo molto è cambiato ma la funzione primaria di “collegamento” è rimasta; oggi la rete stradale si è ampliata a dismisura diventando sempre più capillare, inoltre essa si è “specializzata” ed infatti a seconda dello scopo al quale deve assolvere oggi una strada risponde a requisiti totalmente diversi, pensiamo ad esempio ai canoni richiesti per la rete autostradale o piuttosto a quelli per la strada cittadina, due tipologie molto poco simili ma ugualmente molto importanti.
Si potrebbe fare un paragone tra la rete stradale ed internet, entrambe di uso quotidiano, entrambe sempre più vaste, entrambe sempre più veloci , entrambe sempre più specializzate con l’unica differenza che su una si naviga realmente mentre sull’altra si naviga in modalità virtuale.
Per avere un’idea di quello che è l’apparato viario attuale basta dare uno sguardo dall’alto sui nostri territori, operazione estremamente semplice con gli attuali mezzi satellitari; si capisce subito che stiamo parlando di una rete imponente, che raggiunge la sua massima densità in corrispondenza dei centri abitati, la quale richiede, sia per essere manotenuta che per essere sviluppata, di ingenti risorse umane ed economiche. Gli aspetti sui quali intervenire sono molteplici, non si tratta solo di tenere in buono stato il manto stradale, occorre investire in sicurezza (attiva e passiva),  in segnaletica, nella pulizia dei margini e delle banchine,  e nello sviluppo, all’occorrenza, di nuovi percorsi necessari principalmente sia a snellire il traffico automobilistico che a riportare ad una dimensione “più umana” i centri delle nostre città.
Venendo al comune di Lastra a Signa esso presenta una rete stradale molto articolata sia per l’estensione molto ampia del territorio comunale, circa 43Kmq, sia per la morfologia del territorio, sia per la dislocazione delle due frazioni principali, Ginestra F.na e Malmantile, le quali distano alcuni chilometri dal capoluogo; è chiaro che non tutta la rete stradale che insiste sul territorio è di competenza comunale ma l’amministrazione è spesso vista dal cittadino come riferimento anche quando la strada in questione è, per esempio, una provinciale, d’altro canto l’amministrazione comunale “sente” come proprie le problematiche legate alla sicurezza stradale, anche se queste interessano strade non comunali, agendo di conseguenza nelle sedi opportune.
Come accennato precedentemente il capitolo “rete stradale” è un capitolo oneroso e necessita di una accurata pianificazione da parte del’amministrazione comunale la quale deve ripartire in maniera adeguata  le risorse in modo da poter assolvere alla programmazione definita, nello specifico:

1-      Manutenzione
2-      Sicurezza
3-      Sviluppo

1)      Manutenzione: al di là della manutenzione ordinaria, e dei ripristini di emergenza, l’intervento più massiccio riguarderà il capoluogo lastrigiano per il quale sono previste delle riasfaltature in diverse zone della cittadina; l’amministrazione ha infatti deciso di investire in queste opere circa 800.000 euro provenienti da parte dell’avanzo (di amministrazione appunto ), un segnale ed un impegno importante, un primo passo nella direzione di cercare, nel lungo periodo, di far fronte quantomeno alle situazioni più delicate che riguardano le strade comunali; è chiaro che visti gli elevatissimi costi richiesti per ogni metro di asfalto posato, costi sui quali forse occorrerebbe fare una riflessione, e vista l’entità delle rete stradale comunale sarebbero necessarie risorse molto più ingenti ma le voci di spesa in bilancio sono molte ed occorre bilanciarle attentamente affinchè siano garantiti anche i servizi essenziali alla cittadinanza. Le riasfaltature di cui sopra saranno appaltate più o meno entro metà anno ed i lavori dovrebbero iniziare entro fine 2016; questi tempi non proprio “compressi” sono frutto delle lungaggini burocratiche che purtroppo troppo spesso zavorrano l’azione degli enti comunali, la politica ha scelto, le risorse economiche ci sono, ma i tempi dettati dalla legge sono sinceramente troppo dilatati rispetto alle esigenze della società moderna. Pur non avendone competenza diretta è chiaro che l’amministrazione tiene sott’occhio anche la situazione delle provinciali che nel nostro comune non sono poca cosa, attivandosi con gli enti sovra comunali ( ex provincia ora città metropolitana) affinchè siano attuati gli interventi necessari.
2)      Sicurezza: quando parliamo di strade è chiaro che non può essere trascurata la voce “sicurezza”. I livelli di traffico raggiunti, le prestazioni dei veicoli moderni e la purtroppo non sempre corretta condotta dei guidatori, siano essi di auto che di moto, costringe a mettere in campo tutta una serie di accorgimenti volti a migliorare sia la sicurezza passiva che quella attiva delle nostre strade. E’ evidente che negli attraversamenti cittadini, pur se le velocità sono relativamente più basse, aumentano i fattori di rischio in quanto crescono a dismisura le fasi di incrocio, la densità dei veicoli, le distrazioni e soprattutto la possibilità di incontrare sulla sede stradale persone che si spostano a piedi nel tessuto cittadino. In tal senso su quella che è l’arteria stradale principale di Lastra a Signa, ovvero la SS67, saranno realizzati una serie di dossi per l’attraversamento pedonale, dotati di illuminazione e portale; il primo lotto di cinque  dossi comprenderà i quattro dislocati tra la “rotonda Coop” e l’ufficio postale più quello in zona “Castagnolo”; seguirà un secondo lotto per mettere i sicurezza la zona i direzione Ponte a Signa. Queste opere sono frutto dell’impegno diretto dell’ente comunale in quanto le statali, nell’attraversamento del suolo comunale, vanno a carico dello stesso. Altro intervento di rilievo sarà l’inizio della sperimentazione della messa in opera della “rotatoria naturale” nella zona dell’ex mattatoio comunale; come sappiamo una delle strade più pericolose del territorio è la provinciale 72 la quale presenta alcuni punti che negli anni si sono rivelati tristemente pericolosi, uno di questi punti è proprio l’incrocio in zona “macelli”. Verrà dunque attivata questa sperimentazione nella quale l’edificio dell’ex mattatoio diverrà di fatto il centro della rotonda e il flusso di traffico sarà deviato in tal senso, inoltre chi sulla SP72 viaggia in direzione Lastra sarà costretto, nella medesima zona della rotonda, ad effettuare una chicane di rallentamento che metterà in sicurezza l’incrocio successivo. Sempre sulla SP72 l’amministrazione sta chiedendo da tempo a chi di competenza che vengano fatti degli interventi per la messa in sicurezza dei pedoni sia in località Belfiore che all’incrocio “4 strade”; altri interventi sono stati richiesti, ed i sopralluoghi son stati già effettuati ai tecnici provinciali, anche per alcuni piccoli interventi sulla SP73 che attraversa Malmantile nella zona “delle mura”.
3)      Sviluppo: spesso lo schema stradale fondamentale che consente il raggiungimento e l’attraversamento dei comuni, escludendo quindi tutta la parte di strade “nata” dalle lottizzazioni e dalla nascita dei parcheggi, è rimasto invariato nel tempo; certo, dove possibile, le sedi stradali sono state incrementate e migliorate ma i tracciati sono rimasti gli stessi anche perché sono le abitazioni che sono cresciute intorno alle direttrici principali e non viceversa.  Il nostro capoluogo comunale non fa eccezioni e di fatto, Lastra, si è sviluppata negli anni attorno alla SS67 unica strada, ad oggi, che consente l’attraversamento del capoluogo e l’imbocco del “Ponte a Signa”. Il grande incremento di traffico che si è avuto negli anni, e con esso la crescita dell’inquinamento, nonché la necessità di creare una alternativa alla SS67 per cercare di riqualificare il centro di Lastra ha portato alla necessità di creare un’opera che renda meno impattante il traffico della Tosco Romagnola e che fluidifichi il flusso di auto in direzione Signa e da quest’ultima in direzione “Indicatore”. Un’opera stradale dunque che investe in realtà tre comuni e per la quale si è riusciti a coinvolgere anche la Regione Toscana la quale cofinanzierà la realizzazione della stessa con una quota parte di circa 15mln di euro “spalmati” equamente sui tre enti interessati. Per quanto riguarda Lastra a Signa la realizzazione della variante alla SS67 impegnerà risorse per circa 3mln di euro, tra progettazione e realizzazione, e l’opera procederà per lotti a partire dal primo che comprende la nuova rampa di accesso al “Ponte a Signa” dalla via di Sotto e l’allacciamento della stessa alla statale 67 nella zona della stazione ferroviaria dove per altro è prevista la realizzazione di una rotonda. Gli ulteriori lotti si svilupperanno dalla via di Sotto in direzione Stagno fino all’uscita della S.G.C Fi-Pi-li, con opere di adeguamento e sviluppo della viabilità esistente. Allo sforzo politico fatto per riuscire a portare a livello regionale la discussione sul creare uno sviluppo della viabilità tra i comuni di Lastra, Signa e Campi, sforzo che come abbiamo detto si è concluso con lo stanziamento da parte di Regione Toscana di 15mln di euro per cofinanziare l’opera, deve seguire un altrettanto impegno della “parte” tecnica nel realizzare i progetti e nel seguire tutti i passi necessari affinchè si possa giungere nel più breve tempo possibile ad appaltare i lavori; sappiamo che non sarà semplice e che gli iter da seguire sono complessi ed articolati, soprattutto in questa fase di cambiamento a livello provinciale, ma è su temi come questo che si misurano le capacità dei funzionari addetti. Come accennato precedentemente all’interno del primo della variante alla 67 ricade, non economicamente ma sostanzialmente, anche la rotonda che è prevista nella zona della stazione, rotonda che avrebbe il compito di agevolare lo svincolo tra la SP72, proveniente da Malmantile-Ginestra, il nuovo braccio di strada proveniente dalla via di Sotto e la SS67; su questa opera, che ricordiamo essere a totale carico di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), la quale ha già stanziato le risorse per la realizzazione, grava una problematica legata alla bonifica dell’area sulla quale dovrebbe sorgere. L’amministrazione comunale, che pure è parte lesa in quanto non corresponsabile dell’inquinamento del sito, si sta adoperando con tutte le parti, Regione Toscana ed RFI, affinchè sia al più presto trovata una soluzione e si possa procedere con i lavori di realizzazione.
Anche se rientra nelle opere di sviluppo della rete stradale, e quindi calzante in questo capitolo, merita una sezione a parte il progetto del nuovo attraversamento sull’Arno, in viabilità ordinaria, che dovrebbe sorgere in quello che era il corridoio di passaggio pensato per la bretella Lastra-Prato. Questa opera, che di fatto è diventata indispensabile, consentirebbe veramente di riqualificare completamente il nostro capoluogo creando una alternativa definitiva e conveniente in direzione Signa-Campi B. alla statale 67; meno traffico, meno inquinamento e soprattutto la possibilità di ridare una dimensione più a portata di persona di tutta la cittadina lastrigiana.
Sarebbe però un errore vedere la “questione” ponte da un’ottica prettamente campanilistica, la vera dimensione di quest’ultimo infatti è quella regionale. Più motivi concorrono nel dare a questa opera un rilievo sovra comunale: il primo è che ad oggi è impensabile, con il tessuto cittadino che si è sviluppato nella provincia di Firenze in direzione mare (la cosiddetta “piana”), che per attraversare l’Arno, con un ponte fruibile a 360°, si debba passare dal “Ponte all’Indiano” (per altro opera mai finita completamente) al ponte di Sovigliana ad Empoli; il secondo è che non possiamo rimanere indifferenti ai cambiamenti sui territori che quest’opera andrebbe a servire, infatti da una parte abbiamo in progetto lo sviluppo dello scalo aeroportuale di Firenze, con il conseguente incremento del numero dei passeggeri, dall’altra la nascita di un nuovo polo di grandi firme nel comune di Scandicci ed infine la necessità dei territori come quello Lastrigiano di divenire “appetibili” al flusso economico che si muove verso Firenze; il terzo ed ultimo motivo crediamo vada ricercato nel bilanciamento tra quello che viene chiesto ad un territorio ed alla sua comunità e quello che viene dato, Lastra a Signa in questi anni ha accolto sul proprio territorio opere e funzioni strategiche per l’intera regione, basti pensare all’attraversamento dell Fi-Pi-Li, alla stazione ferroviaria (fondamentale per il traffico ferroviario in direzione Pisa e Siena), al depuratore od al corridoio di volo dell’aeroporto fiorentino, e se è vero che di queste opere fruiscono anche i lastrigiani è anche vero che la bilancia rimane sempre in passivo per il nostro comune che meriterebbe quantomeno un alleggerimento sostanziale del traffico sulla SS67 che solo il nuovo ponte potrebbe dare.
Un nuovo ponte non sarebbe solo un’opera “tecnica” che darebbe grosso sollievo alla viabilità ordinaria che abbiamo imparato a conoscere in questi anni, ma sarebbe soprattutto un atto frutto di quella programmazione politica condivisa che dovrebbe stare alla base delle tanto auspicate unioni tra comuni di cui molto viene detto in questi giorni, non esiste unione se non c’è condivisione programmatica e progettuale dei territori e dei servizi e, per dirla con un termine molto in auge di questi tempi, occorre prima avere una unione di fatto e poi eventualmente sancirla con un atto formale.
Viabilità, un tema importante, un tema complesso ed articolato che richiede risorse finanziarie e l’impegno di quelle umane, un tema che si lega a problematiche che quotidianamente tutti noi viviamo e sulle quali dobbiamo investire affinchè negli anni possano essere ridotte ed in alcuni casi superate.

Viabilità, molto più di una striscia di asfalto……….


Emanuele Caporaso
Segreteria PD Lastra a Signa- Responsabile Viabilità

Il nuovo modello di raccolta dei rifiuti del comune di Lastra a Signa

Il tema della gestione dei rifiuti assume un ruolo centrale nella nostra società, sia per quanto riguarda l’aspetto economico, sia per quello che rappresenta in materia di rischi ambientali connessi. In un agglomerato urbano di notevoli dimensioni, come la città metropolitana di Firenze, la quale può vantare poco più di un milione di persone residenti, la raccolta, lo stoccaggio, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti sono materie da affrontare con una mentalità che focalizzi sia l’esigenza di ottimizzare i processi sia le peculiarità dei vari territori nel quale si opera. La direttiva 2008/98/CE stabilisce a livello europeo quale sia la gerarchia piramidale del processo di gestione dei rifiuti: “prevenzione, riutilizzo, riciclaggio, recupero per altri scopi, come l’energia e lo smaltimento”; questa direttiva chiarisce in maniera univoca come si debbano muovere le realtà locali facenti parti dell’unione sul tema dei rifiuti, inoltre stabilisce un obiettivo comunitario per le percentuali di raccolta differenziata in tutta l’unione entro il 2020, cioè il raggiungimento del 70% di differenziata sul totale dei rifiuti prodotti.
Per quanto riguarda la nostra realtà territoriale di ambito nel prossimo futuro si arriverà a una gestione unica di tutto il ciclo dei rifiuti tramite un ATO, acronimo di Ambito Territoriale Ottimale, per permettere un servizio integrato, comprendente la gestione degli impianti di trattamento e le discariche che sono presenti sul nostro territorio, al momento la gara è in corso di svolgimento, anche se a breve si avvierà verso la chiusura.

Ormai sono molti anni che il tema della raccolta differenziata occupa una parte importante della vita politica del nostro Comune, e grazie al lavoro delle amministrazioni precedenti e a quello di quella odierna siamo giunti a definire un nuovo modello, che unisca le peculiarità di quelli che sono stati adottati dai comuni limitrofi.
Il modello che è stato proposto e approvato prima in II° commissione poi nel Consiglio di Luglio 2015 prevede una raccolta mista:
-          Per i residui organici (come gli scarti di cucina, gli sfalci e le potature), gli imballaggi (come i contenitori in plastica, metalli e tetrapak) e la carta si effettuerà una raccolta domiciliare porta a porta con rilevamento puntuale dei conferimenti, il gestore provvederà a fornire ad ogni utenza un contenitore apposito dove stoccare i rifiuti;
-          Per l’indifferenziato saranno disponibili dei cassonetti stradali di prossimità, questi saranno dotati di un sistema a controllo del volume del conferimento, grazie ad una chiavetta che verrà fornita agli utenti, e che potrà sbloccare l’apertura di questi;
-          Il vetro verrà raccolto nelle classiche campane stradali;
-          Permarranno sul territorio i cassonetti per la raccolta di abiti usati.
La raccolta casa per casa verrà effettuata in giorni specifici, definiti dal gestore, e divisi secondo il tipo di materiale da raccogliere; diversamente la permanenza dei cassonetti dell’indifferenziato con chiavetta permetterà alle utenze di disfarsi dei propri rifiuti in qualsiasi momento. Il modello è in fase di elaborazione e entrerà in funzione da Settembre 2016 su tutto il territorio comunale. Una novità interessate è la completa georeferenziazione, cioè la tracciabilità tramite tecnologie simili a quelle del sistema GPS, che abbiamo nei nostri smartphone, dei conferimenti dell’utenza, in questo modo potremo visualizzare da casa tutte le nostre operazioni, tramite un servizio internet, con indicazione anche degli eventuali errori di inserimento rilevati dagli operatori. Questa tecnologia punta ad eliminare l’anonimato per i conferimenti e una incentivazione nella responsabilizzazione dell’utenza, cercando di mitigare i comportamenti deleteri e sbagliati, come l’abbandono di rifiuti, piaga che affligge tutto il nostro territorio. Il sistema di cassonetti di prossimità con la chiavetta permetterà di inserire i rifiuti indifferenziati solo a coloro che sono autorizzati a farlo, questo sistema è una risposta al problema del conferimento non autorizzato, pratica molto diffusa e nella maggior parte dei casi non sanzionabile, ma la migliore soluzione resta comunque una profonda sensibilizzazione della comunità intera sul tema.
Per quanto riguarda l’aspetto puramente tariffario l’adozione di questo modello modificherà il modo con cui solitamente paghiamo il servizio grazie ad un sistema di agevolazione e di incentivazione agli utenti più virtuosi in ambito di differenziazione, andando ad ammortizzare il costo del servizio.

Publiambiente e Quadrifoglio hanno elaborato una stima della futura quantità di rifiuti prodotta, basandosi sullo storico e sull’esperienza derivante dagli altri comuni, nella tabella si può vedere la differenza tra la produzione dei rifiuti oggi nel comune di Lastra a Signa e quella stimata in seguito all’adozione del modello, due sono i dati più interessanti: il primo è la forte riduzione della produzione di rifiuto indifferenziato, con una caduta stimata del 72%, il secondo dato riguarda il totale di rifiuti prodotti, che passerà da 590 kg/(ab x anno) a 440 kg/(ab x anno), con una riduzione di 110 kg/(ab x anno). Credo che questo ultimo dato sia di notevole importanza in quanto è un indicatore di come la raccolta differenziata sia da un lato uno strumento per creare una ricchezza dal rifiuto, introducendo la possibilità di reimmettere in commercio materiali che altrimenti sarebbero andati in discarica, in accordo a quanto stabilito dalle direttive europee, e dall’altro lato un metodo per ridurne sensibilmente la produzione, in quanto ogni utente potrà effettivamente vedere e valutare il volume prodotto.

previsioni produzione rifiuti in seguito ad adozione del nuovo modello

Il sistema cosi come è stato creato si propone di arrivare a regime a una percentuale di raccolta del 77%, quindi ben oltre il limite minimo imposto dall’unione, questo dato è in linea con quello che viene già fatto negli altri comuni dell’area fiorentina. Oltre a tutti i passaggi amministrativi che comporta l’adozione di questo metodo di raccolta, è molto importante porre una attenzione particolare alla formazione e alla sensibilizzazione della comunità, e noi come Partito Democratico di Lastra a Signa dovremo fare la nostra parte. Se tutti noi possiamo con ragionevolezza riconoscere l’importanza di questo nuovo modello, dobbiamo essere consapevoli che solo con una collaborazione attiva di tutti i cittadini possiamo veramente far fruttare questa occasione, sia per un beneficio nel breve termine, ma soprattutto per quello che riguarda il futuro della nostra città.


Duccio Zingoni
Segreteria PD Lastra a Signa – Responsabile Ambiente

lunedì, marzo 07, 2016

8 marzo: il rispetto è un diritto

In occasione della Giornata internazionale della donna il PD Lastra a Signa punta l’accento sulla quotidiana violenza contro le donne e adotta la campagna ‘La violenza ha mille volti. Impara a riconoscerli’.
E’ una campagna lanciata nel 2010, ed è stata creata perchè venga adottata da tutti i soggetti che ne condividono il messaggio, scaricandola dal sito liberamente e gratuitamente.
Quest’idea nasce dal lavoro di Anna Paola Concia, nel 2010 deputata PD, di Alessandra Bocchetti, saggista femminista, e di Eliana Frosali, copywriter, che l’ha tradotta in linguaggio pubblicitario chiaro e semplice: sette soggetti stampa, sette consigli utili a evitare la violenza.
Crediamo sia importante sostenere questa campagna proprio perché è una campagna preventiva; non mostra immagini di donne vittime di violenza, ma giovani donne sorridenti abbracciate ad un uomo con il volto nascosto. E’ un invito a guardare meglio, più lucidamente, l’uomo che si ha accanto.
E’ un contributo che può aiutare le donne a capire che la violenza ha mille volti, ed a riconoscerla nell’uomo che sta loro accanto; a non scambiare gli schiaffi per amore, ed a capire che è possibile scegliere di escludere dalla propria vita un uomo violento.
Le donne devono imparare ad essere consapevoli che il rispetto della propria persona, del proprio corpo è un diritto;  vogliamo un paese che rispetti le donne e per questo è necessario educare le donne e gli uomini al riconoscimento di questo diritto.
La cronaca quotidiana ci ricorda quanto frequentemente le donne subiscano violenza , soprattutto fra le pareti domestiche, e anche nel silenzio di tutte le volte in cui non fa notizia.
Dobbiamo mantenere sempre alta l’attenzione verso questa realtà di violenza sulle donne, contro le donne.
Per questo abbiamo adottato questa campagna ed invitiamo a farlo.

PD  Lastra a Signa

Link alla Campagna