Il tema della gestione dei rifiuti assume un ruolo centrale
nella nostra società, sia per quanto riguarda l’aspetto economico, sia per
quello che rappresenta in materia di rischi ambientali connessi. In un
agglomerato urbano di notevoli dimensioni, come la città metropolitana di
Firenze, la quale può vantare poco più di un milione di persone residenti, la
raccolta, lo stoccaggio, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti sono materie
da affrontare con una mentalità che focalizzi sia l’esigenza di ottimizzare i
processi sia le peculiarità dei vari territori nel quale si opera. La direttiva
2008/98/CE stabilisce a livello europeo quale sia la gerarchia piramidale del
processo di gestione dei rifiuti: “prevenzione, riutilizzo, riciclaggio,
recupero per altri scopi, come l’energia e lo smaltimento”; questa direttiva
chiarisce in maniera univoca come si debbano muovere le realtà locali facenti
parti dell’unione sul tema dei rifiuti, inoltre stabilisce un obiettivo
comunitario per le percentuali di raccolta differenziata in tutta l’unione
entro il 2020, cioè il raggiungimento del 70% di differenziata sul totale dei
rifiuti prodotti.
Per quanto riguarda la nostra realtà territoriale di ambito nel
prossimo futuro si arriverà a una gestione unica di tutto il ciclo dei rifiuti tramite
un ATO, acronimo di Ambito Territoriale Ottimale, per permettere un servizio
integrato, comprendente la gestione degli impianti di trattamento e le
discariche che sono presenti sul nostro territorio, al momento la gara è in
corso di svolgimento, anche se a breve si avvierà verso la chiusura.
Ormai sono molti anni che il tema della raccolta
differenziata occupa una parte importante della vita politica del nostro Comune,
e grazie al lavoro delle amministrazioni precedenti e a quello di quella
odierna siamo giunti a definire un nuovo modello, che unisca le peculiarità di
quelli che sono stati adottati dai comuni limitrofi.
Il modello che è stato proposto e approvato prima in II°
commissione poi nel Consiglio di Luglio 2015 prevede una raccolta mista:
-
Per i residui organici (come gli scarti di cucina, gli
sfalci e le potature), gli imballaggi (come i contenitori in plastica, metalli
e tetrapak) e la carta si effettuerà una raccolta domiciliare porta a porta con
rilevamento puntuale dei conferimenti, il gestore provvederà a fornire ad ogni
utenza un contenitore apposito dove stoccare i rifiuti;
-
Per l’indifferenziato saranno disponibili dei cassonetti
stradali di prossimità, questi saranno dotati di un sistema a controllo del
volume del conferimento, grazie ad una chiavetta che verrà fornita agli utenti,
e che potrà sbloccare l’apertura di questi;
-
Il vetro verrà raccolto nelle classiche campane stradali;
-
Permarranno sul territorio i cassonetti per la
raccolta di abiti usati.
La raccolta casa per casa verrà effettuata in giorni
specifici, definiti dal gestore, e divisi secondo il tipo di materiale da
raccogliere; diversamente la permanenza dei cassonetti dell’indifferenziato con
chiavetta permetterà alle utenze di disfarsi dei propri rifiuti in qualsiasi
momento. Il modello è in fase di elaborazione e entrerà in funzione da
Settembre 2016 su tutto il territorio comunale. Una novità interessate è la completa
georeferenziazione, cioè la tracciabilità tramite tecnologie simili a quelle
del sistema GPS, che abbiamo nei nostri smartphone, dei conferimenti
dell’utenza, in questo modo potremo visualizzare da casa tutte le nostre
operazioni, tramite un servizio internet, con indicazione anche degli eventuali
errori di inserimento rilevati dagli operatori. Questa tecnologia punta ad
eliminare l’anonimato per i conferimenti e una incentivazione nella
responsabilizzazione dell’utenza, cercando di mitigare i comportamenti deleteri
e sbagliati, come l’abbandono di rifiuti, piaga che affligge tutto il nostro
territorio. Il sistema di cassonetti di prossimità con la chiavetta permetterà
di inserire i rifiuti indifferenziati solo a coloro che sono autorizzati a
farlo, questo sistema è una risposta al problema del conferimento non autorizzato, pratica molto
diffusa e nella maggior parte dei casi non sanzionabile, ma la migliore
soluzione resta comunque una profonda sensibilizzazione della comunità intera sul
tema.
Per quanto
riguarda l’aspetto puramente tariffario l’adozione di questo modello
modificherà il modo con cui solitamente paghiamo il servizio grazie ad un
sistema di agevolazione e di incentivazione agli utenti più virtuosi in ambito
di differenziazione, andando ad ammortizzare il costo del servizio.
Publiambiente
e Quadrifoglio hanno elaborato una stima della futura quantità di rifiuti
prodotta, basandosi sullo storico e sull’esperienza derivante dagli altri
comuni, nella tabella si può vedere la differenza tra la produzione dei rifiuti
oggi nel comune di Lastra a Signa e quella stimata in seguito all’adozione del
modello, due sono i dati più interessanti: il primo è la forte riduzione della
produzione di rifiuto indifferenziato, con una caduta stimata del 72%, il
secondo dato riguarda il totale di rifiuti prodotti, che passerà da 590 kg/(ab
x anno) a 440 kg/(ab x anno), con una riduzione di 110 kg/(ab x anno). Credo
che questo ultimo dato sia di notevole importanza in quanto è un indicatore di
come la raccolta differenziata sia da un lato uno strumento per creare una
ricchezza dal rifiuto, introducendo la possibilità di reimmettere in commercio
materiali che altrimenti sarebbero andati in discarica, in accordo a quanto
stabilito dalle direttive europee, e dall’altro lato un metodo per ridurne
sensibilmente la produzione, in quanto ogni utente potrà effettivamente vedere
e valutare il volume prodotto.
previsioni
produzione rifiuti in seguito ad adozione del nuovo modello
|
Il sistema
cosi come è stato creato si propone di arrivare a regime a una percentuale di
raccolta del 77%, quindi ben oltre il limite minimo imposto dall’unione, questo
dato è in linea con quello che viene già fatto negli altri comuni dell’area
fiorentina. Oltre a tutti i passaggi amministrativi che comporta l’adozione di
questo metodo di raccolta, è molto importante porre una attenzione particolare
alla formazione e alla sensibilizzazione della comunità, e noi come Partito
Democratico di Lastra a Signa dovremo fare la nostra parte. Se tutti noi
possiamo con ragionevolezza riconoscere l’importanza di questo nuovo modello,
dobbiamo essere consapevoli che solo con una collaborazione attiva di tutti i
cittadini possiamo veramente far fruttare questa occasione, sia per un
beneficio nel breve termine, ma soprattutto per quello che riguarda il futuro
della nostra città.
Duccio Zingoni
Segreteria PD Lastra a Signa – Responsabile Ambiente
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