Programma elettorale di Emanuele Caporaso
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sabato, aprile 30, 2016
giovedì, aprile 28, 2016
Incontro in Regione sulla Viabilità nella Piana
La viabilità
nella Piana il tema all’ordine del giorno dell’incontro
tenutosi l’altro ieri in Regione fra le delegazioni dei rappresentanti
dei territori di Campi, Signa e Lastra e Signa e il capogruppo del PD in
regione Marras e i consiglieri regionali Monni e Bambagioni.
Le delegazioni erano formate
dagli amministratori e dalle segreterie PD dei tre Comuni; durante l’incontro,
per Lastra a Signa sono intervenuti il sindaco Angela Bagni e il segretario del PD Alessio Ferracani.
A Marras è stato
consegnato un documento a firma delle segreterie PD, come richiesta per
sostenere con il massimo impegno l’azione
per iniziare concretamente a
cantierare le opere previste per
migliorare la viabilità tra Lastra a Signa, Signa e Campi con
infrastrutture e con il nuovo attraversamento sull’ Arno.
Il problema della viabilità
nella Piana non è un problema che interessa solo questi tre Comuni, e le opere
per il suo miglioramento erano state inserite in un quadro di priorità
che la Regione stessa nel corso degli anni aveva fatto proprie e soprattutto le
aveva considerate di interesse regionale, in una logica non solo di
decongestionamento dei flussi di traffico sulla Piana, ma anche di
miglioramento infrastrutturale fondamentale per la competitività
del sistema economico regionale.
Il segretario Ferracani
sottolinea < la comunione d’intenti tra gli amministratori locali e il partito
riguardo alla necessità
di concretizzare l’ impegno assunto in campagna elettorale
sul tema della viabilità, e della realizzazione di opere che
sono per i nostri territori
assolutamente prioritarie e da troppo tempo
promesse >
venerdì, aprile 22, 2016
L'essere partigiani
Il 25 aprile 2016 sarà il
71° anniversario della Festa di Liberazione.
Tante le iniziative che in tutta Italia
celebreranno la vittoriosa lotta condotta dai partigiani durante la seconda
guerra mondiale contro il regime fascista.
Il ricordo, la riflessione, la
commemorazione sono indispensabili per non disperdere nei vari passaggi
generazionali la memoria dell'olocausto e dell'occupazione nazifascista.
Anche il nostro Comune, da sempre impegnato
nella tutela dei valori della Resistenza, ha promosso ed organizzato varie
iniziative insieme alla locale sezione dell' ANPI.
Tra queste segnalo l'inaugurazione della
nuova denominazione dell’area compresa tra via Matteotti, via Cadorna e via
Livornese che sarà intitolata a “Sandro
Pertini presidente della Repubblica
Italiana”, grande partigiano ed esponente di primo piano del Comitato di
Liberazione Nazionale Alta Italia.
Le tante e meritevoli iniziative
contribuiscono a mantenere viva in noi la consapevolezza dei fatti, ma non
allontanano lo spettro che ciò possa di nuovo accadere.
Nel mondo, in Europa, vicino a noi,
l’intolleranza e le discriminazioni negli anni non si sono ridotte.
Il terrorismo, le barriere issate contro
l'immigrazione, la concentrazione delle ricchezze nelle mani di pochi
testimoniano la prevalenza dell’ interesse particolare sul perseguimento del
benessere generale.
Ma per fortuna sono tante le persone che
ogni giorno si impegnano per il bene comune, per il miglioramento della vita
dei singoli e delle comunità: prestano il loro impegno nelle istituzioni, nelle
associazioni, nella scienza, nella medicina, nella cultura.
Sono queste donne e questi uomini i modelli
che devono ispirare i nostri comportamenti.
Persone comuni che conducono un'esistenza straordinaria
perché fondata su solidi valori come il rispetto degli altri, la valorizzazione
delle differenze, il confronto
costruttivo delle idee.
Persone che hanno scelto da che parte
stare.
Il
25 Aprile è anche la loro festa!
Il Segretario
Alessio Ferracani
Edilizia scolastica tra bisogni e opportunità
L’anno scolastico sta volgendo al termine, e questo è
il primo dall’entrata in vigore della legge 107/2015 più nota come “Buona
scuola”,
certamente tanti di noi, studenti, genitori, docenti o personale scolastico,
magari ricorderanno quest’anno scolastico, ad esempio, per le tante innovazioni
nella programmazione dell’offerta formativa, per la celerità con la quale si è data
attuazione alle legge, davvero senza precedenti, per le numerose assunzioni e per il concorso
docenti del quale è da poco scaduto il termine di presentazione delle domande.
Una legge che mette nuovamente al centro l’autonomia scolastica, e che
finalmente rimette risorse per la scuola nel bilancio dello stato e nei bilanci
delle scuole, dopo anni tristissimi di soli tagli.
Ma
un altro elemento caratterizzante di questa legge è certamente il fatto che
prevede e sistematizza misure importanti che riguardano l’edilizia scolastica,
del resto Matteo Renzi fin dal suo discorso di insediamento annunciò che per
prima cosa si sarebbe recato in visita ad una scuola, esattamente come faceva
da Sindaco, e nel segnare la centralità
della scuola, pose a tutto il Parlamento,
la domanda retorica che tanti sindaci, con lui, si erano posti negli
ultimi anni e cioè “Con quale credibilità possiamo dire questo se continuiamo a
tenere gli investimenti nell'edilizia scolastica bloccati da un Patto di
stabilità interno che almeno su questa parte va cambiato subito? Come si può
pensare che il Comune, la Provincia abbiano competenza sull'edilizia scolastica
senza però avere la possibilità di spendere soldi che sono lì bloccati perché
esistono norme che si preoccupano della stabilità burocratica ma non si rendono
conto della stabilità delle aule in cui vanno a studiare i nostri figli?”
Pochi
giorni dopo il suo insediamento, il Presidente del Consiglio scrive una lettera a tutti sindaci del Paese, avviando
così l’iniziativa #scuolenuove, che ha raccolto i progetti più urgenti da
realizzare e segnalati dalle Amministrazioni comunali, per rispondere, in
termini di infrastrutture scolastiche ai bisogni locali. Alcuni enti chiedevano solamente di
potere utilizzare le proprie risorse derogando al patto di stabilità interno. Infatti, anche gli enti locali contribuiscono
al rispetto dei parametri europei per il bilancio dello stato. Con parole che
spero comprensibili anche per i non addetti ai lavori, possiamo dire che lo
stato, fissa un obiettivo di bilancio per l’ente locale e questo lo rispetta se
porta il proprio bilancio non solo a pareggio, ma con un “utile” che
corrisponde all’obiettivo prefissato. Quindi, i Sindaci chiedevano di potere spendere
i soldi del proprio bilancio per la realizzazione degli interventi di edilizia
scolastica, semplicemente chiedevano che la spesa per il progetto presentato a
valere sull’iniziativa #scuolenuove non venisse calcolata ai fini del rispetto
dell’obiettivo assegnato, per contribuire al mantenimento del patto di
stabilità nazionale.
Con
il successivo decreto Legge 66/2014, 454 comuni hanno ottenuto, appunto, lo
sblocco del patto di stabilità.. E’ impressionante pensare che l’iniziativa
#scuolenuove, tramite l'allentamento del
patto di stabilità interno, tra il 2014 e il 2015 , ha consentito complessivamente
in Italia, la realizzazione di 364
milioni di interventi e nel 2016 sono
stati attribuiti ulteriori 480 milioni di euro di deroga agli enti locali per
le spese in materia di edilizia scolastica.
Anche
il nostro Comune ha beneficiato dello sblocco del patto di stabilità grazie all’iniziativa
#scuolenuove, infatti l’importante intervento di ristrutturazione della scuola
primaria L.A. Alberti, con il rifacimento della copertura
del tetto realizzata con criteri antisismici e la ristrutturazione dei
locali, per un importo complessivo di
150.000 euro è stato incluso tra i progetti le cui spese andavano in deroga.
Certamente l’intervento è stato realizzato con i soldi del nostro Comune, non abbiamo ottenuto un
finanziamento aggiuntivo rispetto alle nostre risorse, ma di sicuro questa
deroga ha consentito al Comune un margine di azione, che diversamente non
avrebbe avuto sull’intero bilancio.
Nel
maggio del 2015, l’Italia, poi, si è
dotata per la prima volta di uno strumento triennale di
programmazione nazionale di edilizia scolastica, che raccoglie gli
interventi sulla base delle priorità indicate dalle Regioni nei propri piani
triennale dell’edilizia scolastica. La programmazione per il triennio 2015/2017
evidenzia un fabbisogno totale di 3,7
miliardi per più di 6000 interventi richiesti dalle Regioni perché segnalati alle
stesse come prioritari da parte degli enti locali. Circa 1300 di questi
interventi sono stati finanziati con 905 milioni a valere sui
mutui della Banca Europea per gli Investimenti, che sono dei mutui agevolati con oneri di ammortamento a carico dello Stato e possono essere accesi dalle Regioni, e che
vedranno come beneficiari dei
mutui gli enti locali proprietari degli immobili ai quali è stato imposto di
essere celeri ed efficaci, e di procedere all'aggiudicazione almeno provvisoria
degli interventi entro il 31 ottobre 2015.
A settembre
2015 Con
decreto congiunto del Ministero
dell’Istruzione, del Ministrero
dell’Economia e delle Finanze, e del Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti, è stata
autorizzato l’utilizzo
dei contributi pluriennali di 40 milioni decorrenti dal 2015 e
fino al 2044, da parte delle regioni, per il finanziamento degli interventi
inclusi nei piani regionali di edilizia scolastica. La Regione Toscana ha da
pochi giorni approvato il Piano del fabbisogno in materia di edilizia
scolastica per il triennio 2015-2017, nella graduatoria degli
interventi presentati alla Regione ai sensi dell’art. 10 del DL n.
104/2013 e sue modifiche e integrazioni. troviamo inserito nell’elenco dei
progetti finanziati, l’intervento di manutenzione straordinaria per la
realizzazione della scala antiincendio della scuola L.B. Alberti del valore di poco meno di 75.000 euro
infatti. Questa opportunità prevista dalla legge
104/2013 come modificata anche dalla
legge sulla “Buona scuola” è volta a favorire interventi straordinari di
ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico, efficientamento energetico di immobili di
proprietà pubblica adibiti a scuole, ed anche
la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici, compresa la
realizzazione di palestre nelle scuole o gli interventi per il miglioramento
delle palestre scolastiche esistenti, le
regioni interessate potevano essere autorizzate dai ministeri competenti a
stipulare mutui trentennali con
oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la Banca europea per gli
investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa, la Cassa depositi e
prestiti e con i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria ai sensi
del d.lgs. 385/1993. A tal fine, sono stati stanziati grazie alla previsioni della legge “Buona
Scuola”, contributi pluriennali per €
40 milioni per il 2015 e per €
50 milioni annui per la durata del mutuo. Questo incremento servirà a
finanziare più velocemente i progetti di
edilizia scolastica del piano triennale.
Va ricordato che, coerentemente con le azioni già
intraprese dal governo, la legge sulla “Buona Scuola” ha introdotto fin dalla sua
entrata in vigore alcune norme in materia di edilizia scolastica che andavano
nella direzione dello snellimento delle procedure e dello svincolo di risorse
già disponibili per i comuni. Ad esempio la legge prevede misure per l'accelerazione delle procedure, infatti in soli 45 giorni si devono ottenere tutti i pareri, visti e nulla osta,
riguardanti gli interventi urgenti per la messa in sicurezza e la realizzazione
di nuovi edifici scolastici. Decorso il termine si danno per acquisiti con esito positivo, sono solo 30
i giorni per ottenere il parere dei provveditorati per le Opere
pubbliche relative ai finanziamenti di cui alle delibere CIPE 32/1 e 6/12.
Per prevenire eventi di crollo dei relativi solai e controsoffitti, la legge “Buona Scuola” ha autorizzato la spesa di 40 milioni di euro per l’anno 2015 per finanziare indagini diagnostiche degli edifici scolastici ed è stato emanato il concorso di idee per acquisire idee progettuali “per la realizzazione di scuole innovative da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall'apertura al territorio, la cui realizzazione sarà garantita da un fondo apposito messo a disposizione da Inail (350 milioni di euro)”.
Per prevenire eventi di crollo dei relativi solai e controsoffitti, la legge “Buona Scuola” ha autorizzato la spesa di 40 milioni di euro per l’anno 2015 per finanziare indagini diagnostiche degli edifici scolastici ed è stato emanato il concorso di idee per acquisire idee progettuali “per la realizzazione di scuole innovative da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall'apertura al territorio, la cui realizzazione sarà garantita da un fondo apposito messo a disposizione da Inail (350 milioni di euro)”.
Tutta
questa attività del Governo e del parlamento, tutte queste opportunità sia di
sblocco del patto di stabilità, ma anche
di opportunità di finanziamento per scuole innovative sul piano delle scelte di
layout interno, di materiali, ecosostenibili ed ecocompatibili, e di efficienza
energetica degli edifici, impongo agli enti locali e in particolare agli uffici
tecnici di tenersi sempre pronti con progetti da presentare per cogliere le
opportunità, come accade anche a Lastra a Signa.
Infatti,
anche gli ultimi progetti di manutenzione straordinaria delle scuole, la cui
realizzazione è prevista nel 2016 sono stati presentati dagli Uffici Comunali a valere sulla più recente opportunità per
richiedere lo sblocco del patto di stabilità, l’iniziativa, #sbloccascuole
prevista dalla legge di stabilità 2016 art.1 c. 713. Il programma dei principali interventi di manutenzione straordinaria sulle scuole per il 2016 prevede:
-
il
rifacimento degli infissi e interventi edilizi resisi necessari a seguito del
più ampio intervento sulla copertura e sui muri perimetrali (cappotto
temermico) dell’edificio ove è presente
a piano terra la Scuola dell’Infanzia S. Caterina;
-
le
riprese del cemento armato, e alcune facciate della scuola primaria di Santa
Maria a Castagnolo,
-
il
rifacimento della copertura secondo la normativa antisismica della scuola Don
Gnocchi a Ginestra Fiorentina;
Altri plessi saranno interessati da
interventi volti al miglioramento della sicurezza degli edifici scolastici.
Cominciare
a progettare il futuro dell’edilizia scolastica nel nostro Comune significa
avere idee chiare e progetti pronti per trovare opportunità di concreta
realizzazione, darsi un piano pluriennale di interventi in materia di edilizia
scolastico è lo strumento che consentirà, con risorse proprie e/o intercettando
opportunità e finanziamenti, di rispondere ai bisogni della Scuola in termini
di infrastrutture .
Insomma,
l’Italia che riparte e riparte proprio dalla Scuola e dalle scuole c’è, una
sfida della quale anche Lastra a Signa è e sempre più sarà protagonista!
Annamaria Di
Giovanni
Segreteria
PD Lastra a Signa – Responsabile Scuola
La Riforma e il Referendum Costituzionale
Il
19 febbraio scorso ho avuto l’occasione, della quale ringrazio il segretario
comunale, di partecipare insieme a molti altri, eravamo più di un centinaio,
come rappresentante del PD del comune di Lastra a Signa al Seminario che si è
tenuto a Firenze dal titolo “LE RAGIONI DELLA RIFORMA COSTITUZIONALE IL SÌ CHE CAMBIA
LE COSE” tenuto dal Prof. Carlo Fusaro, notissimo costituzionalista italiano, la
definirei quindi un’occasione
interessante e ghiotta.
La
prima cosa che ho pensato mentre andavo al seminario, era relativa alla tematica
trattata che immaginavo approfondita in modo verboso e pesante, ricordando le
tediose lezioni di educazione civica che abbiamo sopportato nei vari gradi
dell’istruzione obbligatoria, nelle quali già alle elementari ci insegnavano la
complessa struttura dello Stato italiano. In effetti una delle questioni
veramente ostiche, che è rimasta tale sino alla fine delle scuole superiori, era
proprio capire la differenza tra Camera e Senato perché ci sembravano, scusate
la semplificazione, la stessa cosa, se non per il fatto che, per votare i
senatori, si devono avere 25 anni compiuti. Negli anni successivi, ovviamente
un po’ di chiarezza è arrivata, anche se una certa foschia è rimasta comunque,
una sensazione di fondo di aver a che fare con uno sdoppiamento delle camera.
Sono rimasta quindi sorpresa quando Carlo Fusaro ha esordito in modo diretto,
raccontando che, nel corso di una sua ricerca, leggendo i discorsi tenuti dai
padri costituenti alla presentazione della costituzione nel 1947, aveva riscontrato
che già nutrivano dubbi sul modello di parlamento che prevedeva le due camere
sul quale, infine, avevano trovato un accordo (tra l’altro una proposta che la
commissione incaricata fece all’Aula nel gennaio del ’47 prevedeva proprio un
“Senato” composto da rappresentanti dei consigli regionali). In effetti Fusaro specifica molto chiaramente, anche se
di per sé poco importante, che in nessun paese del mondo il parlamento ha
questa struttura, con due diverse assemblee, entrambe elette direttamente che
fanno le stesse cose. Questa riforma è partita da lontano, non ero ancora
maggiorenne, quando già se ne parlava, credo che siano passati una trentina di
anni, non mi sembra una genesi affrettata, tutt’altro, anche l’attuale percorso
è durato quasi tre anni, e tutte le proposte di riforma fallite fino ad ora, hanno
puntato ad una differenziazione tra Camera e Senato.
I
cittadini saranno chiamati quindi, il prossimo ottobre, a contribuire a questa
riforma votando al referendum confermativo della riforma costituzionale
approvata dal governo. Non trattandosi di un referendum abrogativo ma
confermativo non è previsto un quorum, non esiste quindi la possibilità di non
“sentirsi all’altezza” di decidere, come ad esempio per i referendum abrogativi
con quesiti tecnici come quello appena passato. Il cittadino si dovrà
esprimere, come già successo in passato, su una tematica di fondamentale
importanza quale la modifica della nostra costituzione che richiede una legittimazione
popolare. La riforma interviene sulla seconda parte della costituzione quella
che si occupa dell’organizzazione dei poteri pubblici, la prima parte quella
dei principi fondamentali non è stata toccata (salvo una modifica all’Art. 48) e,
nei 45 articoli toccati dalla riforma dopo
le variazioni di Camera e Senato, la modifica sostanziale in quasi tutti gli
articoli riguarda il cambiamento del senato.
Vediamola
sinteticamente nel dettaglio:
- riforma del parlamento: trasformando il senato
in un’assemblea di rappresentanza di Comuni e Regioni molto più contenuta
(95 membri VS 315 attuali);
- ai governi basterà la fiducia della sola Camera;
- rafforza il governo con corsie preferenziali su
provvedimenti legislativi di interesse nazionale;
- rafforza la partecipazione attraverso iniziativa
popolare e referendum;
- elimina l’incongruenza democratica di una
seconda camera con i poteri della prima alla cui elezione però non
partecipano i cittadini tra 18 e 25 anni;
- cancella il riferimento alle province;
- abolisce il CNEL ( Consiglio Nazionale
dell’Economia e del Lavoro)
- ridisegna i rapporti fra stato e regioni dando
più potere legislativo allo stato, più influenza di regioni e Comuni sullo
stato attraverso il nuovo “senato”;
Ci
troveremo a breve, come ulteriore preziosa occasione di confronto, a
contribuire ad organizzare e a partecipare, anche sul nostro territorio
comunale, ai comitati per il Sì; i comitati saranno semplicemente aperti a
tutti, a tutti quelli che sosterranno questa posizione attraverso una mobilitazione
trasversale, come indicato chiaramente anche dal segretario del PD Toscano Dario Parrini.
In
rete è possibile trovare le modifiche articolo per articolo, addirittura
commentate da vari specialisti, non mi dilungo sull’approfondimento che ognuno
può fare sviluppando le tematiche di interesse personale.
Vi
lascio in ultimo una riflessione, la nostra generazione e l’attuale governo si
prenderanno la responsabilità di una scelta, che le generazioni e i governi
precedenti non hanno voluto compiere, io sono pronta e mi sento sulle spalle la
responsabilità di scegliere per la mia comunità.
Gisella Lucchese
Segreteria PD Lastra a Signa – Responsabile Formazione