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martedì, maggio 24, 2016

La posta in gioco

Con le prossime elezioni amministrative di maggio si sceglieranno i sindaci di alcune grandi città, Roma in testa.  Amministrative che avranno una forte valenza politica in preparazione della madre di tutte le battaglie, il referendum  confermativo costituzionale di ottobre 2016.
Un referendum che sta diventando ,per i sostenitori del NO, l’occasione principe per mandare a casa Renzi  e  questo governo al di là del merito della questione, tra l’altro ampiamente discussa.  Governo nato,ribadiamolo, con la chiara e dichiarata missione di fare quelle riforme costituzionali che aspettiamo  da 30 anni (convegni, dibattiti, commissioni bicamerali, ecc.) per aggiornare un sistema anchilosato  e farraginoso con un eccessivo numero di parlamentari.
Registriamo un attacco concentrico che va dall’estrema sinistra all’estrema destra , Lega , grillini,  passando per pezzi della magistratura, del giornalismo,  dell’apparato burocratico –amministrativo  con motivazioni spesso opposte e contrastanti. Ma con un timore di fondo: che la politica e il governo (qualunque esso sia)  riacquisti una propria forza e autorevolezza togliendo rendite di posizione e annullando  ruoli di supplenza…. altro che pericolo per la democrazia.
Un ruolo determinante compete al nostro partito che dovrà essere il pro-motore dei comitati per il SI, con la consapevolezza che se perdiamo questo referendum non solo sarà la fine di Renzi e di questo governo (salti di gioia) ma anche del Partito Democratico che in questi anni abbiamo faticosamente costruito.
 Dal mucchio di macerie che ne deriverà ben difficilmente si potrà ricostruire un soggetto politico di questa forza e incisività.
Sarebbe opportuno che persino le polemiche, spesso episodiche  e personalistiche , che dirigenti (anche storici) del nostro partito hanno fomentato, anziché generare sconcerto e disaffezione si trasformassero in un dibattito serio e approfondito , in vista anche del congresso PD.  Per  esempio  discutere sul doppio ruolo presidente del consiglio- segretario . Un’ anomala  pesantezza che deve essere superata con un segretario  tempo pieno .
E’ vero che siamo il primo partito ,ma il centro-destra,anche se diviso e in fisiologica crisi di leadership,  è ancora numericamente maggioritario e prima o poi troverà la quadra.  Un Movimento 5 Stelle,con la sua carica antipartitica e la  sbandierata  superiorità morale (ultimamente però messa a dura prova) è ancora li che ci tallona.
 E’ necessario e urgente recuperare una maggiore presenza sul territorio, visti anche i recenti episodi  (Roma, commissariamenti  vari). Un partito radicato di persone in carne ed ossa, non solo di web o blog , che discute, che si rinnova , che cambia dove c’e da cambiare è un insostituibile strumento  di democrazia
Faccio l’esempio della nostra realtà Lastrigiana. Qui c’è  un PD  che anche grazie al DNA dei vecchi partiti “genitori” è cresciuto , si è rinnovato, ha sempre discusso  e soprattutto ha prodotto un classe dirigente di donne e uomini  giovane e preparata, protagonista nell’amministrazione e nell’associazionismo.
Con un pizzico di orgoglio e soddisfazione noi “vecchi militanti” possiamo dire di aver ben seminato.

Brunello Bertelli

Assemblea PD Lastra a Signa

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