Mi trovo a scrivere questo contributo a distanza di 8 mesi
dal precedente quando ormai siamo quasi al termine del lungo percorso iniziato
nel Luglio 2015 in consiglio comunale, proseguito con il lavoro
dell’amministrazione e segnato nell’ultimo periodo da numerose assemblee su
tutto il territorio che hanno coinvolto una larga fetta della popolazione. Quello
che ci apprestiamo a introdurre nelle vite dei cittadini è una piccola
rivoluzione, anche se di enorme impatto per tutti noi e per il nostro futuro.
Una rivoluzione che impatterà sulla vita di tutti i giorni “costringendoci” ad identificare
il rifiuto non più come un materiale di cui dobbiamo liberarci ma come una
risorsa preziosa, che se correttamente utilizzata e gestita può tornare a nuova
vita.
Dai primi di gennaio partirà il servizio vero e proprio, con
la raccolta porta a porta di carta, multimateriale e organico, e con la
sostituzione dei cassonetti, introducendo quelli a controllo volumetrico; per
ora gli incaricati di publiambiente sono andati casa per casa a consegnare
(senza costi per l’utente) il materiale per effettuare la differenziata, cioè i
bidoncini e i sacchetti che contengono un identificatore per riconoscere e
geolocalizzare il conferimento (in particolare si tratta di un chip RFID,
simile a quello che è montato a bordo dei telepass, per i bidoncini, e un
codice a barre per i sacchetti del multimateriale) (per avere informazioni più
dettagliate sul sistema rimando al mio vecchio articolo di Marzo 2016: ww.partitodemocraticolastra.com/2016/03/il-nuovo-modello-di-raccolta-dei.html)
. Naturalmente il servizio non partirà subito con un taglio netto rispetto al
passato, ma è stato previsto un tempo di assestamento, nel quale i controlli
effettuati dal personale sul conferimento dei singoli cittadini non implicheranno
necessariamente una penalizzazione nel caso di errori, questo viene fatto per
permettere agli utenti di acquisire una certa abilità e dimestichezza con il
trattamento dell’immondizia.
A cavallo tra il mese di Settembre e quello di Ottobre si
sono svolte 18 Assemblee pubbliche in tutte le zone della nostra città (centro
e le varie frazioni), nelle quali due funzionari hanno spiegato pazientemente e
con dovizia di particolari il nuovo sistema di raccolta, illustrando, con
numerosi esempi, come debbano essere trattati i rifiuti, e al termine hanno
risposto a tutte le domande che venivano poste. Personalmente ho avuto modo di
assistere ad alcune di queste assemblee ed ho notato che, nonostante sia
presente un vago sentimento di apprensione e di timore, che credo sia comprensibile,
quasi tutti i partecipanti hanno mostrato interesse e anche un certo grado di
comprensione dell’importanza del passaggio sia per l’immediato che per il
remoto futuro. Di particolare interesse è stato l’esempio che veniva fatto a
tutte le assemblee, che voglio riportare in questo intervento per l’impatto psicologico
che ha avuto sulle persone: ogni abitante (bambini compresi) del comune di
Lastra a Signa produce circa 9 m3 di spazzatura all’anno,
moltiplicatelo per i 20’156 abitanti della nostra città, il risultato è (circa)
181'404 m3, l’equivalente di un palazzo di 6 piani con le dimensioni
di un campo da calcio. Questo è solo un piccolo esercizio matematico, ma che ci
fa capire fino in fondo quanta spazzatura produciamo, che, se non trattata in
maniera corretta, sarà un peso per le future generazioni. Infatti il sistema
dei rifiuti è ad un turning point, la discarica di Montespertoli è quasi
satura, e quella di Case Passerini non potrà sostenere un afflusso di
immondizia pari a quello odierno, la soluzione più logica diventa
necessariamente quella di potenziare notevolmente la percentuale di
differenziata sul totale, in modo da avere una materia sufficientemente buona
per poter essere lavorata e riutilizzata, evitando il conferimento in
discarica.
Permettetemi infine di fare due precisazioni, che possono essere
utili a tutti noi per avere un quadro completo della soluzione presentata:
- In primo luogo vorrei enunciare un principio, cioè quello che permea tutto il sistema di raccolta: il principio di “artigianalità” (non è un termine di mia invenzione, lo riporto cosi come è stato definito dagli stessi funzionari). Con questo concetto si cerca di spiegare che il modello non è rigido ed immutabile, ma dinamico ed adattivo ad ogni situazione, gli stessi incaricati di publiambiente valutano nello specifico ogni caso, cercando soluzioni ai numerosi problemi legati sia alla non omogenea conformazione del territorio, come ad esempio le abitazioni che non sono in prossimità della strada, e che quindi creano un problema per la raccolta dei bidoncini, sia ai vari problemi familiari, come la presenza di persone anziane o bambini che producono una ingente quantità di rifiuti indifferenziati (ad es. i pannolini), che causerebbero uno sforamento dei limiti di conferimento previsti per ottenere il bonus sulla bolletta, in questo caso specifico l’amministrazione ha risposto introducendo la possibilità di aumentare questo limite, su richiesta della famiglia.
- In secondo luogo la questione della riduzione della tariffa, l’amministrazione sta lavorando ad un provvedimento che permetta di ottenere questo bonus a tutti quegli utenti che, con comportamenti virtuosi, contribuiscono in maniera significativa all’aumento della quantità di differenziata prodotta. Il provvedimento vero e proprio sarà allegato alla prima bolletta successiva all’inizio del servizio che arriverà a casa degli utenti. Comunque si baserà essenzialmente a due parametri:
- Il primo di questi, necessario per poter accedere alla riduzione, è il mantenimento del numero di svuotamenti dell’indifferenziato al di sotto della soglia di 1 conferimento per persona al mese, se si supera questo limite non si hanno penalizzazioni di nessun tipo, ma non si potrà accedere al bonus.
- Il secondo è il rapporto tra il volume dei rifiuti indifferenziati e il volume totale dei rifiuti prodotti da ogni utenza, ed in base a questo si otterranno diverse percentuali di riduzione della tariffa.
Nonostante tutti gli sforzi che possiamo fare nel breve
periodo, il problema dei rifiuti non può essere affrontato solo con
l’introduzione dei sistemi di raccolta differenziata, il traguardo a cui noi
dobbiamo guardare è quello di una riduzione dei rifiuti prodotti a monte,
attraverso una riconversione dell’apparato industriale. Non sarà un obiettivo
facile da ottenere, forse sarà ancora più difficile dell’introduzione della
differenziata, ci vorranno anni, se non decenni, ma la strada è necessariamente
questa, in accordo anche con tutti i regolamenti dell’Unione Europea sul tema
dei rifiuti.
Duccio Zingoni
Responsabile Ambiente
Segreteria PD Lastra