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giovedì, ottobre 27, 2016

La raccolta dei rifiuti a Lastra a Signa: si cambia

Mi trovo a scrivere questo contributo a distanza di 8 mesi dal precedente quando ormai siamo quasi al termine del lungo percorso iniziato nel Luglio 2015 in consiglio comunale, proseguito con il lavoro dell’amministrazione e segnato nell’ultimo periodo da numerose assemblee su tutto il territorio che hanno coinvolto una larga fetta della popolazione. Quello che ci apprestiamo a introdurre nelle vite dei cittadini è una piccola rivoluzione, anche se di enorme impatto per tutti noi e per il nostro futuro. Una rivoluzione che impatterà sulla vita di tutti i giorni “costringendoci” ad identificare il rifiuto non più come un materiale di cui dobbiamo liberarci ma come una risorsa preziosa, che se correttamente utilizzata e gestita può tornare a nuova vita.

Dai primi di gennaio partirà il servizio vero e proprio, con la raccolta porta a porta di carta, multimateriale e organico, e con la sostituzione dei cassonetti, introducendo quelli a controllo volumetrico; per ora gli incaricati di publiambiente sono andati casa per casa a consegnare (senza costi per l’utente) il materiale per effettuare la differenziata, cioè i bidoncini e i sacchetti che contengono un identificatore per riconoscere e geolocalizzare il conferimento (in particolare si tratta di un chip RFID, simile a quello che è montato a bordo dei telepass, per i bidoncini, e un codice a barre per i sacchetti del multimateriale) (per avere informazioni più dettagliate sul sistema rimando al mio vecchio articolo di Marzo 2016: ww.partitodemocraticolastra.com/2016/03/il-nuovo-modello-di-raccolta-dei.html) . Naturalmente il servizio non partirà subito con un taglio netto rispetto al passato, ma è stato previsto un tempo di assestamento, nel quale i controlli effettuati dal personale sul conferimento dei singoli cittadini non implicheranno necessariamente una penalizzazione nel caso di errori, questo viene fatto per permettere agli utenti di acquisire una certa abilità e dimestichezza con il trattamento dell’immondizia.

A cavallo tra il mese di Settembre e quello di Ottobre si sono svolte 18 Assemblee pubbliche in tutte le zone della nostra città (centro e le varie frazioni), nelle quali due funzionari hanno spiegato pazientemente e con dovizia di particolari il nuovo sistema di raccolta, illustrando, con numerosi esempi, come debbano essere trattati i rifiuti, e al termine hanno risposto a tutte le domande che venivano poste. Personalmente ho avuto modo di assistere ad alcune di queste assemblee ed ho notato che, nonostante sia presente un vago sentimento di apprensione e di timore, che credo sia comprensibile, quasi tutti i partecipanti hanno mostrato interesse e anche un certo grado di comprensione dell’importanza del passaggio sia per l’immediato che per il remoto futuro. Di particolare interesse è stato l’esempio che veniva fatto a tutte le assemblee, che voglio riportare in questo intervento per l’impatto psicologico che ha avuto sulle persone: ogni abitante (bambini compresi) del comune di Lastra a Signa produce circa 9 m3 di spazzatura all’anno, moltiplicatelo per i 20’156 abitanti della nostra città, il risultato è (circa) 181'404 m3, l’equivalente di un palazzo di 6 piani con le dimensioni di un campo da calcio. Questo è solo un piccolo esercizio matematico, ma che ci fa capire fino in fondo quanta spazzatura produciamo, che, se non trattata in maniera corretta, sarà un peso per le future generazioni. Infatti il sistema dei rifiuti è ad un turning point, la discarica di Montespertoli è quasi satura, e quella di Case Passerini non potrà sostenere un afflusso di immondizia pari a quello odierno, la soluzione più logica diventa necessariamente quella di potenziare notevolmente la percentuale di differenziata sul totale, in modo da avere una materia sufficientemente buona per poter essere lavorata e riutilizzata, evitando il conferimento in discarica.

Permettetemi infine di fare due precisazioni, che possono essere utili a tutti noi per avere un quadro completo della soluzione presentata:
  • In primo luogo vorrei enunciare un principio, cioè quello che permea tutto il sistema di raccolta: il principio di “artigianalità” (non è un termine di mia invenzione, lo riporto cosi come è stato definito dagli stessi funzionari). Con questo concetto si cerca di spiegare che il modello non è rigido ed immutabile, ma dinamico ed adattivo ad ogni situazione, gli stessi incaricati di publiambiente valutano nello specifico ogni caso, cercando soluzioni ai numerosi problemi legati sia alla non omogenea conformazione del territorio, come ad esempio le abitazioni che non sono in prossimità della strada, e che quindi creano un problema per la raccolta dei bidoncini, sia ai vari problemi familiari, come la presenza di persone anziane o bambini che producono una ingente quantità di rifiuti indifferenziati (ad es. i pannolini), che causerebbero uno sforamento dei limiti di conferimento previsti per ottenere il bonus sulla bolletta, in questo caso specifico l’amministrazione ha risposto introducendo la possibilità di aumentare questo limite, su richiesta della famiglia.
  • In secondo luogo la questione della riduzione della tariffa, l’amministrazione sta lavorando ad un provvedimento che permetta di ottenere questo bonus a tutti quegli utenti che, con comportamenti virtuosi, contribuiscono in maniera significativa all’aumento della quantità di differenziata prodotta. Il provvedimento vero e proprio sarà allegato alla prima bolletta successiva all’inizio del servizio che arriverà a casa degli utenti. Comunque si baserà essenzialmente a due parametri:
    1. Il primo di questi, necessario per poter accedere alla riduzione, è il mantenimento del numero di svuotamenti dell’indifferenziato al di sotto della soglia di 1 conferimento per persona al mese, se si supera questo limite non si hanno penalizzazioni di nessun tipo, ma non si potrà accedere al bonus.
    2. Il secondo è il rapporto tra il volume dei rifiuti indifferenziati e il volume totale dei rifiuti prodotti da ogni utenza, ed in base a questo si otterranno diverse percentuali di riduzione della tariffa.

Nonostante tutti gli sforzi che possiamo fare nel breve periodo, il problema dei rifiuti non può essere affrontato solo con l’introduzione dei sistemi di raccolta differenziata, il traguardo a cui noi dobbiamo guardare è quello di una riduzione dei rifiuti prodotti a monte, attraverso una riconversione dell’apparato industriale. Non sarà un obiettivo facile da ottenere, forse sarà ancora più difficile dell’introduzione della differenziata, ci vorranno anni, se non decenni, ma la strada è necessariamente questa, in accordo anche con tutti i regolamenti dell’Unione Europea sul tema dei rifiuti.

Duccio Zingoni
Responsabile Ambiente Segreteria PD Lastra

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