martedì, dicembre 06, 2016

Ringraziamenti e orgoglio!

Sono stati oltre 33 milioni i cittadini italiani che domenica 4 dicembre si sono espressi sulla proposta di riforma della Costituzione.
19 milioni e quattrocentomila cittadini (il 59%) hanno scelto le ragioni del NO, prevalendo sui 13 milioni e quattrocentomila cittadini (il 41%) che hanno scelto le ragioni del Sì. Prima ancora di esprimere qualche considerazione sul risultato, voglio evidenziare che è stata una bella giornata di democrazia trascorsa e terminata in un contesto di grande e reciproco rispetto tra le parti che sostenevano le opposte posizioni. L'Italia si conferma una democrazia solida, che tutti noi dobbiamo impegnarci a preservare. A livello nazionale giudico la vittoria del NO come una vittoria netta e, in ogni caso, inevitabile.
Certamente questo è stato il risultato anche di una lotta impari che ha favorito l'aggregazione in chiave distruttiva di quasi tutte le forze politiche contro una proposta di cambiamento e di semplificazione del paese sostenuta principalmente da un solo partito. Dal mio punto di vista poi, sono stati compiuti errori di valutazione, non solo della scala delle priorità del paese ma anche di impostazione della campagna elettorale. E' anche vero che con il senno di poi è troppo facile giudicare e puntare il dito su cosa non ha funzionato o su ciò che avrebbe potuto essere: noi oggi abbiamo l'obbligo di assumerci la responsabilità e trarne le conseguenze. Il Presidente del Consiglio ne ha immediatamente preso atto e lo ha fatto!
Vedremo nei prossimi giorni come evolverà il quadro politico confidando nell'equilibrio e nella saggezza che saprà dimostrare il Presidente Mattarella.
Fatta questa premessa arrivo a noi: in Toscana i risultati sono stati molto positivi: 74,5% di votanti con oltre 1 milione e centomila cittadini (52,5%) che si sono espresse per il Sì, contro 1 milione di persone (47,5%) che hanno votato No.
A Lastra a Signa i risultati sono ancora migliori: 76,9% di votanti, 57,5% per il Sì e 42,5% per il No.
Guardando anche ad altri Comuni vicini confermo che il risultato nel nostro territorio è stato molto positivo in termini comparativi. Ma qui tengo in modo particolare a valorizzare anche un altro risultato che giudico ancora più importante e cioè quello rappresentato dal grande impegno che il gruppo dirigente locale del PD ha costantemente assicurato lungo tutta questa sentita maratona. I nostri concittadini hanno avuto il piacere di conoscere, comprendere e confrontarsi sul contenuto della riforma costituzionale grazie alla disponibilità di Lorenzo Marchionni che, nonostante gli impegni professionali e quelli di grande responsabilità in importanti società del Comune di Firenze, ha subito aderito al nostro invito interpretando, in modo esemplare, il ruolo di coordinatore e di portavoce dei comitati per il Sì di Lastra a Signa.
Il suo è stato in impegno vissuto tra le persone, in confronti veri; argomentando sempre, con grande pacatezza, le proprie idee e la propria vasta conoscenza della materia. Penso ai miei colleghi e amici della Segreteria, al Presidente, ai Coordinatori dei circoli territoriali, a quelli dei Comitati referendari che hanno contribuito dedicando tanto del loro tempo a organizzare iniziative, informare le persone, ricevere istanze, sempre in maniera aperta al confronto e con il sorriso sulle labbra.
Penso alla nostra Sindaca Angela Bagni e alla sua squadra di governo, ai consiglieri del PD che fin da subito con grande senso di responsabilità e di maturità hanno sostenuto la riforma mettendoci spesso la faccia. Penso ai semplici militanti e ai tanti volontari e cittadini che hanno partecipato e animato dibattiti ed eventi.
Questo metodo ha consentito al PD Lastrigiano di aprirsi verso la cittadinanza e di riappropriarsi di luoghi per troppo tempo dimenticati. Tante sono state le persone che, pur non riconoscendosi direttamente nel PD, ci hanno riconosciuto l'impegno e la volontà di proporre cambiamento ed innovazione nell'interesse della collettività.
Secondo me è questa la principale eredità che la battaglia referendaria oggi ci lascia. Adesso la sfida di questo gruppo dirigente deve essere quella di non disperdere questo importante patrimonio, di capitalizzarlo guardando con fiducia al futuro nella consapevolezza che, nonostante questa sconfitta, il PD rimane una forza credibile e aperta al contributo di tutti coloro che vorranno allargare il consenso dei cittadini su un programma di governo e di modernizzazione del nostro paese.
Oggi alle persone che ho citato sopra sento il dovere di dire grazie, un grazie non formale ma sincero e profondo.
Insieme a loro ho sperato che fossero maturi i tempi perchè il sogno di un paese migliore potesse concretizzarsi. Non è andata così ma sono sicuro che avremo la forza di ripartire!
Grazie di cuore anche a tutti coloro che fino dalle prime ore della mattina con la presenza ai seggi hanno confermato che ancora ci sono persone che hanno a cuore l'interesse dei cittadini e il buon funzionamento delle regole democratiche.

Alessio Ferracani

Segretario comunale PD Lastra a Signa

mercoledì, novembre 30, 2016

Io risponderò Sì

Democrazia, semplificazione, risparmio, stabilità ed equilibrio: sono queste le promesse della riforma che verrà votata il 4 dicembre. Sono anche le parole che dovrebbero guidare il mandato di un Sindaco e di chiunque lavori per il bene pubblico. Al referendum io voterò sì perché credo a queste promesse, perché mi riconosco in certi principi, e perché sono fermamente convinta che decidere di cambiare sia un atto di buon senso.
Non ci sono ragioni per opporsi al risparmio –decine di milioni di euro –che deriverà dall'abolizione delle province e del CNEL e dalla nuova struttura del Senato. Peraltro, il Il CNEL è un organo consultivo che può promuovere disegni di legge, una funzione quasi mai esercitata nella sua storia.
Non ci sono ragioni nemmeno per rifiutare un Senato che si riduce da 320 a 100 membri,  e di cui faranno parte 21 sindaci e 74 consiglieri regionali, tutti senza indennità. Avremo un organo che rappresenta davvero le autonomie locali, e che al suo interno avrà i più naturali e vicini interlocutori dei cittadini. In più, con la fine del bicameralismo perfetto –un sistema unico al mondo -l'iter legislativo risulterà più snello.
La riforma del Titolo V della Costituzione riuscirà finalmente a garantire stabilità nel rapporto fra Stato e regioni, attraverso l'eliminazione delle materie concorrenti e la chiara distinzione fra competenze statali e regionali. Questo punto si è reso necessario a seguito di circa 1500 contenziosi posti davanti alla Corte Costituzionale negli ultimi 15 anni. La precisazione delle competenze porterà benefici non solo ai cittadini ma anche alle imprese, capaci di operare al meglio in stati ben regolati e amministrati in modo uniforme.
La nuova ripartizione delle funzioni cancellerà le differenze regionali in materia di asili nido e di sanità, ad esempio, rendendo omogenea l'applicazione della legge 194 e del piano contro la violenza. Come donna chiamata a esercitare un ruolo pubblico, so che introdurre per la prima volta nella Costituzione il principio dell'equilibrio della rappresentanza è un passo fondamentale verso l'effettiva parità di genere.
Prima di concludere vorrei sottolineare che, a conclusione del referendum, sarà di sicuro la democrazia a vincere: la decisione ultima e vincolante spetta a ciascuno di noi. Non solo: è utile sottolineare che la riforma non tocca poteri, definizioni o competenze del governo. Non c'è alcuna deriva autoritaria nella garanzia di un premiodi maggioranza: si raggiungerà quella governabilità che troppo spesso è mancata nella storia della Repubblica.
Vorrei che pensassimo al voto del 4 dicembre in un'ottica più ampia, che inizia dalle riforma della buona scuola e del mercato del lavoro per arrivare all'introduzione delle unioni civili e della legge a sostegno delle persone disabili prive dell'aiuto della famiglia, e che va oltre l'opportunità politica e il personalismo. La riforma non è perfetta: come ogni altro testo di legge sarà passibile di interventi successivi, interpretazioni e controversie. Votare sì non  significa porre fine a tutti i problemi del Paese: è una risposta alle necessità del presente. Come donna, cittadina e sindaco so di essere responsabile in questo senso: alle domande eai bisogni delle persone è necessario rispondere. Io risponderò sì.

Angela Bagni

Sindaco di Lastra a Signa

E' il tuo momento!

 E’ il tuo momento: dopo gli infiniti dibattiti sulla riforma costituzionale in cui, a seconda delle convenienze del momento, si sono messe al centro argomentazioni talvolta sul merito della proposta di riforma, molte altre su argomentiche nulla hanno a che fare con la Costituzione e il miglioramento del funzionamento dell'apparato statale.
Potrai quindi già intuire che le ragioni che mi hanno spinto a scrivere questo piccolo contributo, non sono quelle per tediarti elencando  una volta in più le ragioni giuridiche per le quali vale la pena di votare Sì (alle quali, peraltro, personalmente credo fermamente), ma solo per stimolare una riflessione   sincera  prescindendo, per un momento, da tutto quello che ci hanno detto in questi mesi.
In questi giorni pensando alle vere ragioni per le quali vale la pena scommettere sul cambiamento ho ricordato che,  quando da ragazzo ho iniziato ad aver a che fare  con i primi  adempimenti burocratici quotidiani, che fosse il banale pagamento di un bollettino postale o la necessità di accedere o ottenere una risposta da una struttura pubblica,  spesso, mi sono imbattuto in difficoltà   non sempre facili da comprendere e talvolta da tollerare.
Allo stesso tempo in questi contesti, ma anche in altri,  sono stato spesso spettatore di lamentele di tutti i tipi sul fatto che in Italia va tutto male,  che  tutto è eccessivamente complicato, che ci sono troppi soggetti che hanno competenza a decidere e che quindi nessuno decide nulla e che, alla fine, non si riuscirà mai a cambiare le cose.
Adesso anche dalle tue mani passa la possibilità di promuovere l' avvio di un cambiamento reale.
Rispetto tutti coloro che  hanno deciso che nessun cambiamento è possibile e neppure desiderabile e quindi si sono convintamente schierati per il No, ma  sento forte il dovere  di fare un appello a tutte le persone che ancora non hanno deciso se e come votare dicendo loro che, a distanza di decenni, è arrivato il momento in cui oggi le loro volontà  potranno realmente cambiareil paese,  renderlo  più semplice, più efficiente, meno litigioso e anche meno costoso.
Ti invito ad andare a votare, affidandoti alla ragione ma anche al tuo istinto (che sono certo non potrà fallire) sulla scelta giusta da fare per consegnare un futuro migliore  a te e ai tuoi figli.
Il  4 dicembre 2016 davanti a te avrai l'opportunità di essere protagonista, falla valere!

Alessio Ferracani

Segretario Comunale PD Lastra a Signa

domenica, novembre 27, 2016

Sindaci in piazza

#Basta un sindaco
#Sindaci in piazza
 
Martedì 29 novembre in oltre mille piazze italiane i sindaci che hanno aderito all' appello #Basta un sindaco saranno in piazza per spiegare ai loro concittadini le ragioni del Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre.
I sindaci risponderanno alle domande sulla riforma costituzionale spiegando come votare Sì a questa riforma possa incidere positivamente sulla qualità della vita quotidiana.


sabato, novembre 05, 2016

Inaugurazione della Sede del Comitato - comunicato

Presenti all’ inaugurazione della sede del Comitato Basta un Sì il segretario comunale Alessio Ferracani, il coordinatore e portavoce dei Comitati per il Sì di Lastra a Signa Lorenzo Marchionni, il sindaco Angela Bagni, il vicesindaco Leonardo Cappellini, gli assessori Stefano Calistri e Massimo Lari, i consiglieri comunali e numerosi dirigenti del PD lastrigiano.

Per il segretario Alessio Ferracani, < questa sede è un messaggio a tutti i cittadini di un’ apertura al confronto> perché, come ha ben evidenziato Lorenzo Marchionni < ci dobbiamo confrontare con gli indecisi, non tanto con chi frequentiamo e sappiamo avere già un’opinione a favore del Sì o del No, quanto con le persone con cui abitualmente non ci relazioniamo; è con loro che dobbiamo cercare un confronto e sostenere le ragioni del votare Sì>


Comitato Basta un Sì  - Via Dante Alighieri angolo Piazza Garibaldi, Lastra a Signa


giovedì, ottobre 27, 2016

La raccolta dei rifiuti a Lastra a Signa: si cambia

Mi trovo a scrivere questo contributo a distanza di 8 mesi dal precedente quando ormai siamo quasi al termine del lungo percorso iniziato nel Luglio 2015 in consiglio comunale, proseguito con il lavoro dell’amministrazione e segnato nell’ultimo periodo da numerose assemblee su tutto il territorio che hanno coinvolto una larga fetta della popolazione. Quello che ci apprestiamo a introdurre nelle vite dei cittadini è una piccola rivoluzione, anche se di enorme impatto per tutti noi e per il nostro futuro. Una rivoluzione che impatterà sulla vita di tutti i giorni “costringendoci” ad identificare il rifiuto non più come un materiale di cui dobbiamo liberarci ma come una risorsa preziosa, che se correttamente utilizzata e gestita può tornare a nuova vita.

Dai primi di gennaio partirà il servizio vero e proprio, con la raccolta porta a porta di carta, multimateriale e organico, e con la sostituzione dei cassonetti, introducendo quelli a controllo volumetrico; per ora gli incaricati di publiambiente sono andati casa per casa a consegnare (senza costi per l’utente) il materiale per effettuare la differenziata, cioè i bidoncini e i sacchetti che contengono un identificatore per riconoscere e geolocalizzare il conferimento (in particolare si tratta di un chip RFID, simile a quello che è montato a bordo dei telepass, per i bidoncini, e un codice a barre per i sacchetti del multimateriale) (per avere informazioni più dettagliate sul sistema rimando al mio vecchio articolo di Marzo 2016: ww.partitodemocraticolastra.com/2016/03/il-nuovo-modello-di-raccolta-dei.html) . Naturalmente il servizio non partirà subito con un taglio netto rispetto al passato, ma è stato previsto un tempo di assestamento, nel quale i controlli effettuati dal personale sul conferimento dei singoli cittadini non implicheranno necessariamente una penalizzazione nel caso di errori, questo viene fatto per permettere agli utenti di acquisire una certa abilità e dimestichezza con il trattamento dell’immondizia.

A cavallo tra il mese di Settembre e quello di Ottobre si sono svolte 18 Assemblee pubbliche in tutte le zone della nostra città (centro e le varie frazioni), nelle quali due funzionari hanno spiegato pazientemente e con dovizia di particolari il nuovo sistema di raccolta, illustrando, con numerosi esempi, come debbano essere trattati i rifiuti, e al termine hanno risposto a tutte le domande che venivano poste. Personalmente ho avuto modo di assistere ad alcune di queste assemblee ed ho notato che, nonostante sia presente un vago sentimento di apprensione e di timore, che credo sia comprensibile, quasi tutti i partecipanti hanno mostrato interesse e anche un certo grado di comprensione dell’importanza del passaggio sia per l’immediato che per il remoto futuro. Di particolare interesse è stato l’esempio che veniva fatto a tutte le assemblee, che voglio riportare in questo intervento per l’impatto psicologico che ha avuto sulle persone: ogni abitante (bambini compresi) del comune di Lastra a Signa produce circa 9 m3 di spazzatura all’anno, moltiplicatelo per i 20’156 abitanti della nostra città, il risultato è (circa) 181'404 m3, l’equivalente di un palazzo di 6 piani con le dimensioni di un campo da calcio. Questo è solo un piccolo esercizio matematico, ma che ci fa capire fino in fondo quanta spazzatura produciamo, che, se non trattata in maniera corretta, sarà un peso per le future generazioni. Infatti il sistema dei rifiuti è ad un turning point, la discarica di Montespertoli è quasi satura, e quella di Case Passerini non potrà sostenere un afflusso di immondizia pari a quello odierno, la soluzione più logica diventa necessariamente quella di potenziare notevolmente la percentuale di differenziata sul totale, in modo da avere una materia sufficientemente buona per poter essere lavorata e riutilizzata, evitando il conferimento in discarica.

Permettetemi infine di fare due precisazioni, che possono essere utili a tutti noi per avere un quadro completo della soluzione presentata:
  • In primo luogo vorrei enunciare un principio, cioè quello che permea tutto il sistema di raccolta: il principio di “artigianalità” (non è un termine di mia invenzione, lo riporto cosi come è stato definito dagli stessi funzionari). Con questo concetto si cerca di spiegare che il modello non è rigido ed immutabile, ma dinamico ed adattivo ad ogni situazione, gli stessi incaricati di publiambiente valutano nello specifico ogni caso, cercando soluzioni ai numerosi problemi legati sia alla non omogenea conformazione del territorio, come ad esempio le abitazioni che non sono in prossimità della strada, e che quindi creano un problema per la raccolta dei bidoncini, sia ai vari problemi familiari, come la presenza di persone anziane o bambini che producono una ingente quantità di rifiuti indifferenziati (ad es. i pannolini), che causerebbero uno sforamento dei limiti di conferimento previsti per ottenere il bonus sulla bolletta, in questo caso specifico l’amministrazione ha risposto introducendo la possibilità di aumentare questo limite, su richiesta della famiglia.
  • In secondo luogo la questione della riduzione della tariffa, l’amministrazione sta lavorando ad un provvedimento che permetta di ottenere questo bonus a tutti quegli utenti che, con comportamenti virtuosi, contribuiscono in maniera significativa all’aumento della quantità di differenziata prodotta. Il provvedimento vero e proprio sarà allegato alla prima bolletta successiva all’inizio del servizio che arriverà a casa degli utenti. Comunque si baserà essenzialmente a due parametri:
    1. Il primo di questi, necessario per poter accedere alla riduzione, è il mantenimento del numero di svuotamenti dell’indifferenziato al di sotto della soglia di 1 conferimento per persona al mese, se si supera questo limite non si hanno penalizzazioni di nessun tipo, ma non si potrà accedere al bonus.
    2. Il secondo è il rapporto tra il volume dei rifiuti indifferenziati e il volume totale dei rifiuti prodotti da ogni utenza, ed in base a questo si otterranno diverse percentuali di riduzione della tariffa.

Nonostante tutti gli sforzi che possiamo fare nel breve periodo, il problema dei rifiuti non può essere affrontato solo con l’introduzione dei sistemi di raccolta differenziata, il traguardo a cui noi dobbiamo guardare è quello di una riduzione dei rifiuti prodotti a monte, attraverso una riconversione dell’apparato industriale. Non sarà un obiettivo facile da ottenere, forse sarà ancora più difficile dell’introduzione della differenziata, ci vorranno anni, se non decenni, ma la strada è necessariamente questa, in accordo anche con tutti i regolamenti dell’Unione Europea sul tema dei rifiuti.

Duccio Zingoni
Responsabile Ambiente Segreteria PD Lastra

sabato, ottobre 15, 2016

Manifestazione 29 Ottobre

Sabato 29 Ottobre - Roma, Piazza del Popolo Manifestazione Nazionale
Il Partito di Lastra a Signa organizza un bus, per prenotare il posto:
Nello 3498531518


lunedì, ottobre 10, 2016

Manifestazione nazionale

Il prossimo 29 Ottobre il Partito Democratico organizzerò una grande manifestazione in Piazza del Popolo a Roma, sarà un momento importante di partecipazione anche a sostegno dell'imminente referendum costituzionale. Il Partito Democratico di Lastra organizzerà un pullmann per recarsi alla manifestazione. A breve verranno forniti maggiori dettagli logistici

martedì, settembre 27, 2016

Votare Sì

Il superamento del bicameralismo perfetto, ovvero del meccanismo per il quale una norma deve uscire nella stessa identica forma dalla doppia approvazione di Camera dei Deputati e Senato (altrimenti continuando a “rimbalzare” tra i due rami del Parlamento) merita di essere superato sin dall’entrata in vigore - nel lontano 1948 - della Costituzione della Repubblica italiana.
Il procedimento disegnato dall’art. 45 della Costituzione, infatti, era ben lontano dalla perfezione già nella mente dei costituenti i quali vi ricorsero solo per l’impossibilità politica di assegnare, allora, ad una delle due camere quella di rappresentanza delle autonomie locali.
La riforma costituzionale su cui noi cittadini siamo quindi chiamati ad esprimerci col prossimo referendum ha quindi merito di sviluppare tale nodo irrisolto dai costituenti, mantenendo il Senato come luogo di rappresentanza delle autonomie locali.
In termini economici ciò non significa soltanto risparmiare sulle indennità dei membri che ne faranno parte, i quali agiranno in rappresentanza di Regioni e Città e senza indennità aggiuntive, ma assicurerà altresì quel coordinamento tra le amministrazioni decentrate che permetterà di meglio pianificare opere ed investimenti strategici.
Il Senato, anche nella sua nuova veste, continuerà ad indicare alcuni Giudici della Corte Costituzionale e ad eleggere il Presidente della Repubblica in seduta comune con la Camera dei Deputati ma non voterà più la fiducia al Governo la cui durata in carica sarà quindi rimessa solo al voto della Camera dei Deputati.
Ciò favorirà la governabilità del Paese, evitando che i Governi cadano ostaggio (e vittime) del voto (di fiducia) da parte di maggioranze “ballerine" di una delle due Camere e di Parlamentari che, con troppa facilità, hanno cambiato più casacche nel corso della stessa legislatura. Un legge elettorale in grado di assicurare una maggioranza netta all’esito del voto ed un Governo pur sempre legato al voto di fiducia (e di sfiducia) della Camera elettiva assicurerà, senza far venire meno alcuno degli ulteriori “contrappesi" previsti dal nostro ordinamento (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale su tutti) di misurare al meglio l’efficacia dell’azione dell’Esecutivo senza assistere al consueto rimpallo di responsabilità tra forze politiche oppure al ritornello del “bastava farlo lavorare”.
Significa, in altri termini, consegnare agli elettori il miglior metodo di verifica del proprio eletto in Parlamento e del Governo in carica.
In tal senso, peraltro, debbono essere lette le ulteriori disposizioni di riforma della Carta Costituzionale tra cui, solo per citarne alcune, quella sull’iniziativa di voto popolare, della quale - per la prima volta - si assicura l’effettivo svolgimento, ed i diversi iter di approvazione delle leggi, con il coinvolgimento eventuale o necessario del nuovo Senato, ma pur sempre orientate a rispettare tempi rapidi che, sempre nella logica del permettere di valutarne e misurarne l’azione, diano al Governo la possibilità di richiedere al Parlamento la pronta approvazione di norme ritenute importanti per la vita e la competitività del Paese.
Su questo punto, visti i continui tentativi di confondere le idee, è bene essere ben chiari: al Governo continua a competere la funzione esecutiva ed al Parlamento quella legislativa. Chiedere al Parlamento l’esame di alcuni disegni di legge governativi entro un tempo ragionevole (70 giorni) non mi pare possa farsi passare come usurpazione del potere legislativo alle Camere, cui compete e continuerà a competere. Chi alimenta certi infondati timori dovrebbe piuttosto spiegare a cosa è dovuto da decenni a questa parte il necessario abuso da parte di tutti Governi che si sono succeduti allo strumento della decretazione d’urgenza, con continui (ed inascoltati) richiami da parte della Corte Costituzionale.
Ma un’ultima nota credo convinca della bontà di questa riforma e convinca, al tempo stesso, sulla fragilità dei suoi detrattori. La Costituzione della Repubblica Italiana è una delle più belle del mondo e lo è soprattutto nella Parte Prima, gli articoli dall'1 al 54. I Costituenti sono riusciti ad esprimere al meglio la lezione amaramente appresa dal secondo conflitto mondiale ed a fissare principi immortali cui ispirare la vita del Paese. Ebbene, questa parte della Carta rimane assolutamente immutata.
La riforma, infatti, interessa la seconda parte della Costituzione, già modificata da una passata modifica datata 2001, che, pur di sinistra, ha più che altro creato conflitti tra lo Stato e le Regioni, con conseguente superlavoro della Corte Costituzionale, con ciò fallendo le premesse della riforma stessa.
A distanza di 15 anni e dopo numerosi tentativi già falliti in Parlamento, a testimoniare che la necessità di una riforma era ed è sentita come necessaria anche da chi oggi afferma il contrario, questa Legislatura e questo Governo sono riusciti nell’incredibile impresa, dopo 6 distinte approvazioni a larga maggioranza in entrambe le Camere, a farla arrivare al definitivo vaglio del cittadino elettore.
L’iter legislativo si è svolto nel pieno rispetto dell’art. 138 della Costituzione ed il Parlamento ha agito nel pieno delle proprie funzioni e della propria legittimazione, come confermato dalla stessa Corte Costituzionale.
Votare sì è il modo per dare al Paese un futuro migliore e dargli l’opportunità di assicurare davvero, legiferando e governando, il raggiungimento dei principi fondanti la nostra Costituzione.


Lorenzo
Marchionni
Coordinatore e portavoce dei Comitati per il Sì di Lastra a Signa

giovedì, settembre 22, 2016

Comitati referendari - comunicazioni

Il comitato nazionale per il Si al referendum costituzionale mette a disposizione la casella email eventi@bastaunsi.it per pubblicare sul sito internet www.bastaunsi.it e sui social network nazionali gli eventi promossi sui territori.
Inoltre è possibile usufruire di un numero verde per la gestione dei comitati, numero verde 800894587 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18).

mercoledì, settembre 14, 2016

Cena di solidarietà in favore delle popolazioni colpite dal sisma

Il Partito Democratico di Lastra a Signa aderisce all'iniziativa promossa dall'Amministrazione Comunale il prossimo 23 Settembre in favore delle popolazioni colpite dal sisma


mercoledì, settembre 07, 2016

Giovedi 8 Settembre - Matteo Renzi alla festa dell'unità delle Cascine

Di seguito la lettera del nostro segretario Fabio Incatasciato:
Carissime/i,

Giovedì 08 Settembre, intorno alle ore 21, sarà presente alla Festa de l'Unità Metropolitana delle Cascine il nostro Segretario e Presidente del Consiglio MATTEO RENZI.

Già nella conferenza di presentazione dello scorso Agosto annunciammo che Matteo sarebbe venuto nei giorni successivi a incontrare la nostra gente negli spazi e negli stand che anche quest'anno abbiamo organizzato. 

Come il Segretario nazionale ha annunciato nell'ultima sua enews, dopo domani (giovedì 08 Settembre) tutta la nostra comunità, le volontarie, i volontari e le numerose persone presenti ogni sera, potranno incontrare Matteo Renzi completando così venti giorni intensi di dibattiti, appuntamenti ed occasioni di confronto.

Vi aspettiamo, facendo appello di diffondere la notizia e di venire alla festa con un discreto anticipo.

Un abbraccio,

Fabio Incatasciato
Segretario Metropolitano

sabato, luglio 02, 2016

Elezione del nuovo segretario del Cicolo PD di Tripetetolo

Durante l'assemblea degli iscritti del circolo di Tripetetolo è stato eletto all'unanimità Eugenio D'Amico come nuovo segretario

venerdì, luglio 01, 2016

Intorno alla Festa - Tra le antiche mura: percorsi per il restauro e la valorizzazione del centro storico lastrigiano

L'iniziativa, promossa dal Circolo PD Le Cascine, vuole essere una occasione per conoscere l'evoluzione della legislazione nazionale e regionale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali, le azioni che la nostra amministrazione comunale sta mettendo in campo per le antiche mura, e in generale per promuovere il centro storico di Lastra a Signa, ma anche per conoscere alcuni progetti che scuola, cooperazione e associazionismo, promuovono per tutelare i beni culturali e più in generale il diritto alla bellezza e alla salvaguardia dello spirito del luogo, anche e sopratutto per le generazioni più giovani e future.

Il circolo promuove inoltre l'iniziativa 2016 del FAI Fondo Ambiente Italiano - I luoghi del cuore,  in particolare per far conoscere a tutti che il  "centro storico Lastra a Signa"  è già "un luogo del cuore", e tutti possiamo iniziare a votare e farlo votare , lo trovate insieme alle informazioni sull'iniziativa sul sito  http://iluoghidelcuore.it/,  bastano pochi passi per ricercarlo e votarlo.

Vi aspettiamo Mercoledì 6 luglio  ore 18 -  presso il  Circolo ARCI Le Cascine.

sabato, giugno 25, 2016

Festa dell'Unità di Lastra a Signa


Anche a Lastra a Signa, dopo qualche anno di assenza, torna la festa de l'Unità.
Sarà una tre giorni in cui cittadini e militanti potranno incontrare i dirigenti e gli amministratori comunali. Ci saranno momenti di approfondimento sulle principali questioni di attualità nazionale ed internazionale, ma soprattutto sarà l'occasione per discutere di politica e dei bisogni di Lastra a Signa. Non mancheranno le occasioni per stare insieme con un pò di attività fisica e con una buona bevuta.
Colgo l'occasione per ringraziare di cuore tutti i volontari, i dirigenti del PD e gli amministratori che hanno collaborato all'organizzazione della festa e che continueranno a farlo per assicurarne la buona riuscita. Ringrazio il circolo di Tripetetolo che si è subito reso disponibile ad ospitarci. Ringrazio i circoli del PD che "intorno" alla festa hanno organizzato eventi politici e conviviali.
Ringrazio soprattutto tutti i cittadini che in questi tre giorni vorranno passare un pò di tempo insieme a noi !

Il Segretario
Alessio Ferracani

Partito di governo

Sono passati poco più di 8 anni dalla nascita del Partito Democratico e in troppi ancora si attardano a leggerlo come una fusione (a freddo) dei due partiti che maggiormente avevano segnato le vicende politiche dell'Italia dal dopoguerra. 
Una lettura sbagliata e maliziosa, utile per non lasciare spazio ad una esperienza innovativa, capace di dare risposte alle sollecitazioni del domani, del dopodomani, del futuro.
La storia va sempre studiata, per arricchire conoscenze e stimolare il confronto. Il passato, invece, non può essere una zavorra quando si tratta di volgere lo sguardo verso orizzonti da esplorare.
Dopo otto anni il Partito Democratico è adulto e non vuole più le briglie di chi lo ha generato. Tanti dirigenti, tra i meno giovani, non provengono da alcuno di quei due partiti. Altrettanti, tra le nuove generazioni, hanno visto nel PD una novità per la quale valeva la pena di provare e di credere.
Il PD è rimasto l'unica forza politica che, orgogliosamente, conserva nel nome la parola Partito ed agli elettori chiede fiducia per i valori che lo caratterizzano, per l'organizzazione capillare sul territorio, per il suo gruppo dirigente che sa guardare avanti con fiducia.
Lo Statuto (articolo 1, punto 7) afferma: "Il Partito Democratico propone un programma di governo per l'Italia e si impegna a realizzarlo in maniera coerente, nel riconoscimento dell'autonomia delle istituzioni.......".Una precisa indicazione ad assumersi responsabilità di Governo ed a non limitarsi alla denuncia, alla mobilitazione, alla testimonianza.
Dopo le elezioni del febbraio 2013, il Partito Democratico non si è tirato indietro, accettando di guidare Il Paese in coalizione con altre forze politiche così lontane dal nostro sentire. Dal Presidente Napolitano una precisa indicazione: "Riformare l'Italia per rilanciarla nel contesto Internazionale."
Un obiettivo strategico che richiedeva determinazione e speditezza.
Solo con la nascita del Governo Renzi ha preso avvio un convinto processo di riforme, che in poco più di due anni ha visto approvate la Riforma Elettorale, la Buona Scuola, il Jobs Act, la riforma della Pubblica Amministrazione, la legge sulle Unioni Civili, nuove regole per il Terzo Settore e, la più importante, la revisione della Carta Costituzione (nella parte che non tocca i principi).
Una azione di Governo che, seppure in coalizione, si è mantenuta ancorata ai principi e ai valori fondativi del Partito Democratico, sempre indirizzata a ricercare soluzioni possibili per tutti i cittadini, con particolare attenzione ai più deboli ed esposti.
Qui sta la forza del Partito Democratico. Una forza politica vicina alla gente, che raccoglie istanze e le indirizza verso le Istituzioni, che sostiene le azioni del Governo anche quando rischia l'impopolarità.
Oltre al Governo del Paese, amministriamo la maggioranza di Regioni, Grandi Città e Comuni, dando prova di buongoverno e di coerenza rispetto ai programmi elettorali.
Il Partito Democratico di Lastra a Signa sta dando prova di come sia possibile coniugare l'iniziativa politica del partito con l'attività dell'Amministrazione Comunale.
Proprio sui temi locali, l'Assemblea dell'Unione Comunale si confronta con il Sindaco e la Giunta sui passaggi più significativi dell'azione amministrativa, mantenendo invariati i rispettivi campi di intervento.
Un breve pezzo di strada già percorso, incamminati verso un futuro sempre più a portata di tutti, anche dei meno fortunati.


Ugo Bercigli
Presidente dell’ Assemblea PD Lastra a Signa


Basta un Sì a Lastra

Tutti vogliono cambiare, si può fare anche a Lastra.
Il modo migliore è pensare a 5 nomi di amici con i quali visitare il sito http://www.bastaunsi.it  e costituire, in maniera semplice, un comitato tramite il link https://social.bastaunsi.it/login-comitato.
Una volta fatto basta inviare alla direzione lastrigiana una mail all’indirizzo bastaunsialastra@yahoo.com. Vi risponderà il coordinatore Lorenzo Marchionni resosi disponibile per poter dialogare circolarmente e creare nei prossimi mesi un programma di iniziative e di lavoro organico.

Nello Ciletti

Segreteria PD Lastra a Signa – Responsabile Organizzazione

venerdì, maggio 27, 2016

#Basta un sì

Avviata la campagna per il Sì al referendum confermativo della Riforma costituzionale, si costruisce la rete dei Comitati sul territorio: oggi l’incontro di Alessio Ferracani e Gabriele Scalini, segretari di Lastra a Signa e Signa con Leonardo Sorelli, resp. org. PD Metr. Firenze

martedì, maggio 24, 2016

Piana Tour

Monia Monni, Consigliere Regionale e Vice Presidente del gruppo PD, ha intrapreso un tour nella Piana che definisce “un viaggio in tutto il collegio elettorale per, da una parte, raccontare il lavoro svolto in questi mesi e, dall’ altra, rimanere in contatto e ascoltare le proposte dei cittadini.”

L’appuntamento  a Lastra a Signa è per lunedì 30 maggio alle ore 21.00 presso il Circolo ARCI Tripetetolo, Via Livornese 108

Per Info:


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Venerdi 17 giugno ore 18,30 presso il Circolo l’Ulivo
Workshop
Lo sviluppo della ‪#‎bandaUltralarga‬ 
nella piana



Sanità e Territorio - Comunicato

Una serata ben riuscita quella organizzata il 28 aprile dal Circolo Le Cascine su ‘Sanità e Territorio’ .
L’iniziativa, che ha visto una grande partecipazione di cittadini, si è articolata in una ricca serie di contributi di rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni, di medici e operatori del settore e si è conclusa con l’intervento di Stefania Saccardi, Assessore Regionale al diritto alla Salute.
Presente in sala Monia Monni, consigliere regionale, che ha contribuito al successo dell’iniziativa.
Nella sua introduzione ai lavori,  il Segretario del PD lastrigiano Alessio Ferracani ha sottolineato quanto sia importante il tessuto di associazionismo che si integra con il sistema sanitario regionale e ne è complementare.
Enrico Panzi, Presidente SDS Firenze Nord Ovest, nel suo intervento ha evidenziato come la riforma dei servizi sanitari dia forza e responsabilità ai territori e alle comunità..
 Il Sindaco Angela Bagni ha messo l’accento sull’ importanza della prevenzione come investimento nella qualità della vita, e sul ruolo che il mondo dello sport riveste nell’ acquisizione e nel mantenimento di  corretti e sani stili di vita, oltre che nell’ attuazione dei progetti di integrazione  come “Un Calcio per Tutti” . Ha evidenziato il ruolo strategico del modello lastrigiano del centro residenziale per anziani, una realtà pubblica che, promuovendo il benessere degli ospiti tutti autosufficienti, evita così maggiori e successivi costi al sistema sanitario regionale.
A conclusione, l’Assessore Stefania Saccardi che nel suo intervento ha parlato della necessità di riorganizzare i servizi in base ai mutamenti dei bisogni delle persone, della scommessa sul territorio investendo sulle organizzazioni e sulle sperimentazioni presenti e rafforzando la medicina generale che ha un ruolo strategico nella prevenzione, del ruolo del volontariato nei servizi alla persona , di quanto sia essenziale investire nelle politiche sociali. In risposta ai bisogni dei cittadini ha preannunciato azioni di miglioramento del servizio di prenotazione degli esami diagnostici e visite specialistiche sia in termini di attesa, sia in termini di una dislocazione sul territorio che tenga conto della tipologia di utenza,  con particolare attenzione alle fasce più deboli, e ha segnalato come il suo Assessorato sta lavorando perché vengano avviati percorsi adattati di accesso al pronto soccorso per le persone anziane e per le persone con disabilità grave.

Per la ricchezza degli interventi e per l’attenzione dei partecipanti questa iniziativa è stata davvero una bella opportunità per parlare e confrontarsi sui molteplici aspetti della riforma dei servizi sanitari in Toscana con i rappresentanti del territorio.

La posta in gioco

Con le prossime elezioni amministrative di maggio si sceglieranno i sindaci di alcune grandi città, Roma in testa.  Amministrative che avranno una forte valenza politica in preparazione della madre di tutte le battaglie, il referendum  confermativo costituzionale di ottobre 2016.
Un referendum che sta diventando ,per i sostenitori del NO, l’occasione principe per mandare a casa Renzi  e  questo governo al di là del merito della questione, tra l’altro ampiamente discussa.  Governo nato,ribadiamolo, con la chiara e dichiarata missione di fare quelle riforme costituzionali che aspettiamo  da 30 anni (convegni, dibattiti, commissioni bicamerali, ecc.) per aggiornare un sistema anchilosato  e farraginoso con un eccessivo numero di parlamentari.
Registriamo un attacco concentrico che va dall’estrema sinistra all’estrema destra , Lega , grillini,  passando per pezzi della magistratura, del giornalismo,  dell’apparato burocratico –amministrativo  con motivazioni spesso opposte e contrastanti. Ma con un timore di fondo: che la politica e il governo (qualunque esso sia)  riacquisti una propria forza e autorevolezza togliendo rendite di posizione e annullando  ruoli di supplenza…. altro che pericolo per la democrazia.
Un ruolo determinante compete al nostro partito che dovrà essere il pro-motore dei comitati per il SI, con la consapevolezza che se perdiamo questo referendum non solo sarà la fine di Renzi e di questo governo (salti di gioia) ma anche del Partito Democratico che in questi anni abbiamo faticosamente costruito.
 Dal mucchio di macerie che ne deriverà ben difficilmente si potrà ricostruire un soggetto politico di questa forza e incisività.
Sarebbe opportuno che persino le polemiche, spesso episodiche  e personalistiche , che dirigenti (anche storici) del nostro partito hanno fomentato, anziché generare sconcerto e disaffezione si trasformassero in un dibattito serio e approfondito , in vista anche del congresso PD.  Per  esempio  discutere sul doppio ruolo presidente del consiglio- segretario . Un’ anomala  pesantezza che deve essere superata con un segretario  tempo pieno .
E’ vero che siamo il primo partito ,ma il centro-destra,anche se diviso e in fisiologica crisi di leadership,  è ancora numericamente maggioritario e prima o poi troverà la quadra.  Un Movimento 5 Stelle,con la sua carica antipartitica e la  sbandierata  superiorità morale (ultimamente però messa a dura prova) è ancora li che ci tallona.
 E’ necessario e urgente recuperare una maggiore presenza sul territorio, visti anche i recenti episodi  (Roma, commissariamenti  vari). Un partito radicato di persone in carne ed ossa, non solo di web o blog , che discute, che si rinnova , che cambia dove c’e da cambiare è un insostituibile strumento  di democrazia
Faccio l’esempio della nostra realtà Lastrigiana. Qui c’è  un PD  che anche grazie al DNA dei vecchi partiti “genitori” è cresciuto , si è rinnovato, ha sempre discusso  e soprattutto ha prodotto un classe dirigente di donne e uomini  giovane e preparata, protagonista nell’amministrazione e nell’associazionismo.
Con un pizzico di orgoglio e soddisfazione noi “vecchi militanti” possiamo dire di aver ben seminato.

Brunello Bertelli

Assemblea PD Lastra a Signa

Il perché dei Circoli

Lo scorso 28 aprile, al circolo de Le Cascine, si è svolta l'iniziativa "Sanità e Territorio" con la presenza di numerosi addetti ai lavori e la partecipazione dell'Assessore regionale al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi.
E' stato un evento ben organizzato dal coordinamento del circolo guidato da Annamaria Di Giovanni. Evento che ha saputo coinvolgere gli iscritti dell'Unione comunale di Lastra a Signa e i cittadini. Hanno parlato politici ed esperti di settore, persone conosciute dalla comunità, a cui ognuno di noi può avere la necessità di rivolgersi.
Come sempre dovrebbe essere, si è percepita la voglia di approfondire, di partecipare per conoscere.
Non è, forse, quello che ci aspettiamo da un circolo? Che crei l'occasione per conoscere ciò che fanno i nostri livelli amministrativi (locale, regionale, statale), ne parlino in modo chiaro e aperto, senza retorica? Dove chi ha voglia ascolta, fa domande, si fa un'idea. In un periodo in cui ci arrivano notizie continuamente, in ogni modo, sopratutto virtuale, e dove si ha poco tempo ed inclinazione ad approfondire, le serate a cui può dar vita un circolo territoriale del PD, sono fondamentali.
I circoli PD dell'Unione di Lastra a Signa sono 5, ben dislocati sul territorio. Ognuno di noi ha vicino a casa propria almeno un circolo, se non più di uno. Come Unione comunale li pensiamo nel loro insieme, crediamo che abbiano potenzialità maggiori quando uniscono le forze. Certamente le singole specificità non devono essere disperse fino a quando i nostri iscritti gli riconosceranno un valore e le riterranno importanti.
L'impegno dell'Unione comunale è rivolto a sostenere e supportare i circoli nelle loro attività. Proprio in quest'ottica, come Esecutivo, gli abbiamo chiesto di inviarci le iniziative che hanno in piano per i prossimi mesi così da inserirle in un unico calendario e valorizzarle con tutti gli iscritti.
Infine voglio rivolgermi a chi legge ed è un iscritto che vorrebbe impegnarsi maggiormente e a chi non è iscritto ma vorrebbe conoscere il nostro partito più da vicino.
I nostri circoli sono aperti a chi ha una domanda o una proposta. Chi è giovane e ha certezze, a chi lo è un po' meno (giovane e certo) ma vuole mettere a disposizione la sua professionalità ed esperienza, a chi è in pensione e ha un po' più di tempo.
Il PD di Lastra chiede, a chi ha voglia di fare volontariato con noi, cosa gli interessa e poi gli dà spazio e fiducia. 

Qui sotto gli indirizzi dei Circoli e i contatti dei nostri Coordinatori:

Circolo l’Ulivo - Via Turati, 4
Leonardo Cappellini (Cell. 349-4918469)

Circolo Le Cascine – Via del prato, 1
Annamaria Di Giovanni (Cell. 329-9758431)

Circolo Malmantile – Via Vecchia Pisana, 133
Aniello Ciletti (Cell. 349-8531518)

Circolo Ginestra – Via Chiantigiana ,72
Gisella Lucchese (Cell. 349.6609688)

Circolo Tripetetolo – Via Livornese,  108
Riferirsi al Segretario dell'Unione, Alessio Ferracani (Cell. 392-8036066)

Giulia Bercigli

Segreteria PD Lastra a Signa – Responsabile Coordinamento Circoli

giovedì, maggio 19, 2016

Referendum: Banchino al mercato del PD di Lastra

AL VIA LA CAMPAGNA REFERENDARIA PER IL SI'
SABATO 21 MAGGIO  REFERENDUM DAY : raccolta delle firme per chiedere il referendum confermativo sulla Riforma Costituzionale.
Noi saremo presenti al mercato di Lastra a Signa (nei pressi dello stadio) dalle ore 9 alle 13
L'avvocato Lorenzo Marchionni è il coordinatore per Lastra a Signa del Comitato per la Riforma Costituzionale. Marchionni si è reso disponibile a ricoprire questo ruolo a seguito del colloquio avuto con il segretario Ferracani e con il responsabile organizzazione Ciletti.

giovedì, maggio 12, 2016

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Iniziativa PD a LASTRA A SIGNA
Venerdi 17 giugno ore 18,30 presso il Circolo l’Ulivo
Workshop
Lo sviluppo della ‪#‎bandaUltralarga‬ 
nella piana










sabato, aprile 30, 2016

Sanità e Territorio

Grande partecipazione all'iniziativa organizzata dal Circolo Le Cascine su Sanità e Territorio, a cui è intervenuta Stefania Saccardi, Assessore Regionale al diritto alla Salute





giovedì, aprile 28, 2016

Incontro in Regione sulla Viabilità nella Piana

La viabilità nella Piana il tema allordine del giorno dellincontro tenutosi laltro ieri in Regione fra le delegazioni dei rappresentanti dei territori di Campi, Signa e Lastra e Signa e il capogruppo del PD in regione Marras e i consiglieri regionali Monni e Bambagioni.
Le delegazioni erano formate dagli amministratori e dalle segreterie PD dei tre Comuni; durante lincontro, per Lastra a Signa sono intervenuti il sindaco Angela Bagni e il segretario del PD Alessio Ferracani.
A Marras è stato consegnato un documento a firma delle segreterie PD, come richiesta per sostenere con il massimo impegno lazione  per  iniziare concretamente a cantierare  le opere previste per migliorare la viabilità tra Lastra a Signa, Signa e Campi con infrastrutture e con il nuovo attraversamento sull Arno.
Il problema della viabilità nella Piana non è un problema che interessa solo questi tre Comuni, e le opere per il suo miglioramento erano state inserite in un quadro di priorità che la Regione stessa nel corso degli anni aveva fatto proprie e soprattutto le aveva considerate di interesse regionale, in una logica non solo di decongestionamento dei flussi di traffico sulla Piana, ma anche di miglioramento infrastrutturale fondamentale per la competitività del sistema economico regionale.

Il segretario Ferracani sottolinea  < la comunione dintenti  tra gli amministratori locali e il partito riguardo alla necessità  di concretizzare l impegno assunto in campagna elettorale sul tema della viabilità, e della realizzazione di opere che sono per  i nostri territori assolutamente prioritarie e da troppo tempo  promesse >

venerdì, aprile 22, 2016

Sanità e Territorio

Il Circolo PD "Le Cascine" organizza:

L'essere partigiani

Il 25 aprile 2016 sarà il 71° anniversario della Festa di Liberazione.

Tante le iniziative che in tutta Italia celebreranno la vittoriosa lotta condotta dai partigiani durante la seconda guerra mondiale contro il regime fascista.

Il ricordo, la riflessione, la commemorazione sono indispensabili per non disperdere nei vari passaggi generazionali la memoria dell'olocausto e dell'occupazione nazifascista.

Anche il nostro Comune, da sempre impegnato nella tutela dei valori della Resistenza, ha promosso ed organizzato varie iniziative insieme alla locale sezione dell' ANPI.
Tra queste segnalo l'inaugurazione della nuova denominazione dell’area compresa tra via Matteotti, via Cadorna e via Livornese che sarà intitolata a “Sandro Pertini presidente della Repubblica Italiana”, grande partigiano ed esponente di primo piano del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.

Le tante e meritevoli iniziative contribuiscono a mantenere viva in noi la consapevolezza dei fatti, ma non allontanano lo spettro che ciò possa di nuovo accadere.

Nel mondo, in Europa, vicino a noi, l’intolleranza e le discriminazioni negli anni non si sono ridotte.

Il terrorismo, le barriere issate contro l'immigrazione, la concentrazione delle ricchezze nelle mani di pochi testimoniano la prevalenza dell’ interesse particolare sul perseguimento del benessere generale.

Ma per fortuna sono tante le persone che ogni giorno si impegnano per il bene comune, per il miglioramento della vita dei singoli e delle comunità: prestano il loro impegno nelle istituzioni, nelle associazioni, nella scienza, nella medicina, nella cultura.

Sono queste donne e questi uomini i modelli che devono ispirare i nostri comportamenti.
Persone comuni che conducono un'esistenza straordinaria perché fondata su solidi valori come il rispetto degli altri, la valorizzazione delle differenze,  il confronto costruttivo delle idee.
Persone che hanno scelto da che parte stare.

Il 25 Aprile è anche la loro festa!


Il Segretario

Alessio Ferracani

Edilizia scolastica tra bisogni e opportunità

L’anno scolastico sta volgendo al termine, e questo è il primo dall’entrata in vigore della legge 107/2015 più nota come “Buona scuola”, certamente tanti di noi, studenti, genitori, docenti o personale scolastico, magari ricorderanno quest’anno scolastico, ad esempio, per le tante innovazioni nella programmazione dell’offerta formativa,  per la celerità con la quale si è data attuazione alle legge, davvero senza precedenti,  per le numerose assunzioni e per il concorso docenti del quale è da poco scaduto il termine di presentazione delle domande. Una legge che mette nuovamente al centro l’autonomia scolastica, e che finalmente rimette risorse per la scuola nel bilancio dello stato e nei bilanci delle scuole, dopo anni tristissimi di soli tagli.

Ma un altro elemento caratterizzante di questa legge è certamente il fatto che prevede e sistematizza misure importanti che riguardano l’edilizia scolastica, del resto Matteo Renzi fin dal suo discorso di insediamento annunciò che per prima cosa si sarebbe recato in visita ad una scuola, esattamente come faceva da Sindaco,  e nel segnare la centralità della scuola, pose a tutto il Parlamento,  la domanda retorica che tanti sindaci, con lui, si erano posti negli ultimi anni e cioè “Con quale credibilità possiamo dire questo se continuiamo a tenere gli investimenti nell'edilizia scolastica bloccati da un Patto di stabilità interno che almeno su questa parte va cambiato subito? Come si può pensare che il Comune, la Provincia abbiano competenza sull'edilizia scolastica senza però avere la possibilità di spendere soldi che sono lì bloccati perché esistono norme che si preoccupano della stabilità burocratica ma non si rendono conto della stabilità delle aule in cui vanno a studiare i nostri figli?”

Pochi giorni dopo il suo insediamento, il Presidente del Consiglio scrive una  lettera a tutti sindaci del Paese, avviando così l’iniziativa #scuolenuove, che ha raccolto i progetti più urgenti da realizzare e segnalati dalle Amministrazioni comunali, per rispondere, in termini di infrastrutture scolastiche ai bisogni  locali. Alcuni enti chiedevano solamente di potere utilizzare le proprie risorse derogando al  patto di stabilità interno.  Infatti, anche gli enti locali contribuiscono al rispetto dei parametri europei per il bilancio dello stato. Con parole che spero comprensibili anche per i non addetti ai lavori, possiamo dire che lo stato, fissa un obiettivo di bilancio per l’ente locale e questo lo rispetta se porta il proprio bilancio non solo a pareggio, ma con un “utile” che corrisponde all’obiettivo prefissato. Quindi, i Sindaci chiedevano di potere spendere i soldi del proprio bilancio per la realizzazione degli interventi di edilizia scolastica, semplicemente chiedevano che la spesa per il progetto presentato a valere sull’iniziativa #scuolenuove non venisse calcolata ai fini del rispetto dell’obiettivo assegnato, per contribuire al mantenimento del patto di stabilità nazionale.
Con il successivo decreto Legge 66/2014,  454 comuni  hanno ottenuto, appunto, lo sblocco del  patto di stabilità..  E’ impressionante pensare che l’iniziativa #scuolenuove,  tramite l'allentamento del patto di stabilità interno, tra il 2014 e il 2015 , ha consentito complessivamente in Italia,  la realizzazione di 364 milioni di interventi e  nel 2016 sono stati attribuiti ulteriori 480 milioni di euro di deroga agli enti locali per le spese in materia di edilizia scolastica.
Anche il nostro Comune ha beneficiato dello sblocco del patto di stabilità grazie all’iniziativa #scuolenuove, infatti l’importante intervento di ristrutturazione della scuola primaria  L.A.  Alberti, con il rifacimento della copertura del tetto realizzata con criteri antisismici e la ristrutturazione dei locali,  per un importo complessivo di 150.000 euro è stato incluso tra i progetti le cui spese andavano in deroga. Certamente l’intervento è stato realizzato con i soldi  del nostro Comune, non abbiamo ottenuto un finanziamento aggiuntivo rispetto alle nostre risorse, ma di sicuro questa deroga ha consentito al Comune un margine di azione, che diversamente non avrebbe avuto sull’intero bilancio.
Nel maggio del 2015, l’Italia, poi,  si è dotata per la prima volta di uno strumento triennale  di  programmazione nazionale di edilizia scolastica, che raccoglie gli interventi sulla base delle priorità indicate dalle Regioni nei propri piani triennale dell’edilizia scolastica. La programmazione per il triennio 2015/2017  evidenzia un fabbisogno totale di 3,7 miliardi per più di 6000 interventi richiesti dalle Regioni perché segnalati alle stesse come prioritari da parte degli enti locali. Circa 1300 di questi interventi sono stati finanziati con  905 milioni a valere sui  mutui della Banca Europea per gli Investimenti,  che sono dei mutui agevolati con oneri di ammortamento a carico dello Stato e  possono essere accesi dalle Regioni, e che vedranno come beneficiari dei mutui gli enti locali proprietari degli immobili ai quali è stato imposto di essere celeri ed efficaci, e di procedere all'aggiudicazione almeno provvisoria degli interventi entro il 31 ottobre 2015.
A settembre 2015 Con decreto congiunto  del Ministero dell’Istruzione, del  Ministrero dell’Economia e delle Finanze, e del  Ministero  dell’Infrastrutture e dei Trasporti, è stata autorizzato l’utilizzo dei contributi pluriennali di 40 milioni decorrenti dal 2015 e fino al 2044, da parte delle regioni, per il finanziamento degli interventi inclusi nei piani regionali di edilizia scolastica. La Regione Toscana ha da pochi giorni  approvato il Piano del fabbisogno in materia di edilizia scolastica per il triennio 2015-2017, nella graduatoria degli  interventi presentati alla Regione ai sensi dell’art. 10 del DL n. 104/2013 e sue modifiche e integrazioni.  troviamo inserito nell’elenco dei progetti finanziati, l’intervento di manutenzione straordinaria per la realizzazione della scala antiincendio della scuola L.B. Alberti  del valore di poco meno di 75.000 euro infatti.   Questa opportunità prevista dalla legge 104/2013 come  modificata anche dalla legge sulla “Buona scuola”  è volta a  favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico,  efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti a scuole, ed anche  la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici, compresa la realizzazione di palestre nelle scuole o gli interventi per il miglioramento delle palestre scolastiche esistenti,  le regioni interessate potevano essere autorizzate dai ministeri competenti a stipulare mutui trentennali con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti, la Banca di Sviluppo del Consiglio d'Europa, la Cassa depositi e prestiti e con i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria ai sensi del d.lgs. 385/1993. A tal fine, sono stati stanziati  grazie alla previsioni della legge “Buona Scuola”, contributi pluriennali per € 40 milioni per il 2015 e per € 50 milioni annui per la durata del mutuo. Questo incremento servirà a finanziare  più velocemente i progetti di edilizia scolastica del piano triennale.
Va ricordato che, coerentemente con le azioni già intraprese dal governo,  la legge sulla  “Buona Scuola” ha introdotto fin dalla sua entrata in vigore alcune norme in materia di edilizia scolastica che andavano nella direzione dello snellimento delle procedure e dello svincolo di risorse già disponibili per i comuni. Ad esempio la legge prevede  misure per l'accelerazione delle procedure, infatti  in soli 45 giorni si devono  ottenere tutti i pareri, visti e nulla osta, riguardanti gli interventi urgenti per la messa in sicurezza e la realizzazione di nuovi edifici scolastici. Decorso il termine si danno per  acquisiti con esito positivo, sono  solo 30 i giorni per ottenere il parere dei provveditorati per le Opere pubbliche relative ai finanziamenti di cui alle delibere CIPE 32/1 e 6/12.


Per prevenire eventi di crollo dei relativi solai e controsoffitti, la legge  “Buona Scuola” ha autorizzato la spesa di 40 milioni di euro per l’anno 2015 per finanziare indagini diagnostiche degli edifici scolastici ed è stato emanato il concorso di idee per  acquisire idee progettuali “per la realizzazione di scuole innovative da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall'apertura al territorio, la cui realizzazione sarà garantita da un fondo apposito messo a disposizione da Inail (350 milioni di euro)”.
Tutta questa attività del Governo e del parlamento, tutte queste opportunità sia di sblocco del patto  di stabilità, ma anche di opportunità di finanziamento per scuole innovative sul piano delle scelte di layout interno, di materiali, ecosostenibili ed ecocompatibili, e di efficienza energetica degli edifici, impongo agli enti locali e in particolare agli uffici tecnici di tenersi sempre pronti con progetti da presentare per cogliere le opportunità, come accade anche a Lastra a Signa.
Infatti, anche gli ultimi progetti di manutenzione straordinaria delle scuole, la cui realizzazione è prevista nel 2016 sono stati presentati dagli Uffici  Comunali  a valere sulla più recente opportunità per richiedere lo sblocco del patto di stabilità, l’iniziativa, #sbloccascuole prevista dalla legge di stabilità 2016 art.1 c. 713.
Il programma dei principali  interventi di manutenzione straordinaria sulle scuole per il 2016 prevede:
-          il rifacimento degli infissi e interventi edilizi resisi necessari a seguito del più ampio intervento sulla copertura e sui muri perimetrali (cappotto temermico)  dell’edificio ove è presente a piano terra la Scuola dell’Infanzia S. Caterina;
-          le riprese del cemento armato, e alcune facciate della scuola primaria di Santa Maria a Castagnolo,
-          il rifacimento della copertura secondo la normativa antisismica della scuola Don Gnocchi a Ginestra Fiorentina;
Altri plessi saranno interessati da interventi volti al miglioramento della sicurezza degli edifici scolastici.
Cominciare a progettare il futuro dell’edilizia scolastica nel nostro Comune significa avere idee chiare e progetti pronti per trovare opportunità di concreta realizzazione, darsi un piano pluriennale di interventi in materia di edilizia scolastico è lo strumento che consentirà, con risorse proprie e/o intercettando opportunità e finanziamenti, di rispondere ai bisogni della Scuola in termini di infrastrutture . 
Insomma, l’Italia che riparte e riparte proprio dalla Scuola e dalle scuole c’è, una sfida della quale anche Lastra a Signa è e sempre più sarà protagonista!

Annamaria Di Giovanni

Segreteria PD Lastra a Signa – Responsabile Scuola