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giovedì, dicembre 14, 2017

Documento su infrastrutture e mobilità del PD Metropolitano

Il Partito Democratico di Lastra a Signa esprime soddisfazione per l'inserimento delle nostre riflessioni presentate nell'ultima direzione metropolitana del Partito Democratico in merito al documento sulle infrastrutture. Riportiamo l'estratto:

"[...] Sul versante opposto, nel quadrante Ovest dell’area metropolitana, dopo l’abbandono del progetto di bretella Signa-Prato appare oggi quanto mai necessario un nuovo attraversamento dell’Arno in grado di scaricare il traffico dal Viadotto dell’Indiano e da Ponte a Signa. Occorre un completamento degli sbocchi dal Viadotto sulla viabilità di Peretola da un lato e di Ponte a Greve dall’altro, dove attualmente si verificano quotidiani disagi. Non è questa solo una richiesta dei singoli Comuni dell’area, ma uno dei punti più vulnerabili nel quadro della mobilità metropolitana, se si considerano i flussi in arrivo dall’Empolese, dal Pratese e dalla Costa. Un nuovo attraversamento è di fatto non più rimandabile. La sua assenza comporta oggi – soprattutto per Signa e Lastra a Signa – delle ricadute negative sul piano della salute, dello sviluppo economico e turistico e della riqualificazione degli spazi urbani. I livelli di traffico, oggi insostenibili, sono destinati a salire ancora con la nuova pista dell’aeroporto. Dal punto di vista strategico e in termini di ricadute per il Pil dell’area, la realizzazione di questa infrastruttura riveste quindi un’importanza pari a quella del nuovo scalo di Peretola, della Tav e della tramvia. Del resto, non si può pensare che l'assetto relativo all'attraversamento dell'Arno in direzione mare rimanga quello del 1978, anno in cui fu reso funzionale il ponte all'Indiano. Il territorio della Piana da una parte contribuisce fortemente alla ricchezza regionale, dall'altra – grazie alle infrastrutture che sostiene (autostrade, SGC, ferrovie) – ha permesso alla Toscana di avere nell'area metropolitana del capoluogo un centro strategico di interconnessione col resto della nazione. La presenza di questa rete e del carico veicolare che essa sostiene rende oggi indispensabile un nuovo attraversamento del fiume Arno nell'area che fu pensata per il passaggio della vecchia “bretella”. Non possiamo lasciare che siano le comunità locali a sostenere il peso di una viabilità spesso al collasso senza che se ne preveda in tempi certi una soluzione. [...]"


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