LA SALUTE PRIMA DI TUTTO!
L'esperienza della pandemia l'ha dimostrato, ancora una volta.
Non pare, però, che il Governo la pensi allo stesso modo.
Cambiano le carte in tavola creando incertezza e scaricando la realizzazione di queste strutture sui fondi destinati agli interventi sugli ospedali.
Di intervenire subito con una variazione di bilancio e riportare, già nel 2023, la quota di finanziamento della sanità ai livelli del 2022, ovvero almeno al 7% del PIL;
Di introdurre una norma che preveda che il finanziamento del fondo sanitario nazionale non possa mai scendere sotto il 7,5% del PIL, indipendentemente dal colore politico del governo;
Di fermare subito il taglio del 30% degli interventi previsti dal PNRR sulla sanità territoriale (Case della Comunità, ospedali di comunità e di una rete di telemedicina su tutto il territorio) e di stanziare le risorse per il personale pubblico necessario a farle funzionare;
Di fermare subito il progetto di autonomia differenziata del Ministro Calderoli che riguarda anche la sanità, perché non possiamo aumentare le disparità tra cittadini. Dobbiamo ridurle.