LA SALUTE PRIMA DI TUTTO!
Il sistema sanitario è la prima infrastruttura per la tenuta sociale del nostro Paese.
L'esperienza della pandemia l'ha dimostrato, ancora una volta.
Non pare, però, che il Governo la pensi allo stesso modo.
L'esperienza della pandemia l'ha dimostrato, ancora una volta.
Non pare, però, che il Governo la pensi allo stesso modo.
Con la revisione del PNRR, il Governo taglia il 30% delle case di comunità, ospedali di comunità e altri interventi previsti dal PNRR su cui la Toscana sta portando avanti il lavoro nei tempi stabiliti.
Cambiano le carte in tavola creando incertezza e scaricando la realizzazione di queste strutture sui fondi destinati agli interventi sugli ospedali.
Cambiano le carte in tavola creando incertezza e scaricando la realizzazione di queste strutture sui fondi destinati agli interventi sugli ospedali.
COSA CHIEDIAMO
Di intervenire subito con una variazione di bilancio e riportare, già nel 2023, la quota di finanziamento della sanità ai livelli del 2022, ovvero almeno al 7% del PIL;
Di introdurre una norma che preveda che il finanziamento del fondo sanitario nazionale non possa mai scendere sotto il 7,5% del PIL, indipendentemente dal colore politico del governo;
Di fermare subito il taglio del 30% degli interventi previsti dal PNRR sulla sanità territoriale (Case della Comunità, ospedali di comunità e di una rete di telemedicina su tutto il territorio) e di stanziare le risorse per il personale pubblico necessario a farle funzionare;
Di fermare subito il progetto di autonomia differenziata del Ministro Calderoli che riguarda anche la sanità, perché non possiamo aumentare le disparità tra cittadini. Dobbiamo ridurle.
Di intervenire subito con una variazione di bilancio e riportare, già nel 2023, la quota di finanziamento della sanità ai livelli del 2022, ovvero almeno al 7% del PIL;
Di introdurre una norma che preveda che il finanziamento del fondo sanitario nazionale non possa mai scendere sotto il 7,5% del PIL, indipendentemente dal colore politico del governo;
Di fermare subito il taglio del 30% degli interventi previsti dal PNRR sulla sanità territoriale (Case della Comunità, ospedali di comunità e di una rete di telemedicina su tutto il territorio) e di stanziare le risorse per il personale pubblico necessario a farle funzionare;
Di fermare subito il progetto di autonomia differenziata del Ministro Calderoli che riguarda anche la sanità, perché non possiamo aumentare le disparità tra cittadini. Dobbiamo ridurle.
Venerdì scorso abbiamo iniziato la raccolta firme al circolo ARCI di Carcheri, sabato 14 proseguiremo al nostro gazebo presso il mercato del capoluogo.
La tua partecipazione è importante, ti aspettiamo!